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Almanacco Bergamo 1 gennaio 2022 (Sabato)

52^ settimana – Giorni inizio/fine anno 1/354 – BUON ANNO 2022
AUGURI di BUON COMPLEANNO e di BUON ONOMASTICO a tutti coloro che oggi lo festeggiano

SEI NATO OGGI? Hai una natura mobile, curiosa ed estroversa. La tua miglior dote, soprattutto nel lavoro, è la velocità con cui sai cogliere le occasioni favorevoli e concretizzare in un batter d’occhio i tuoi progetti. L’estero e i paesi lontani avranno grande importanza nella tua vita affettiva e forse proprio lontano dal tuo luogo d’origine incontrerai la tua anima gemella.

AFORISMA del GIORNO
Non esagerare con i buoni propositi e le aspettative per il nuovo anno. Il primo gennaio è solo un altro giorno. Nuovi inizi possono verificarsi in qualunque giorno, in qualunque momento.

PROVERBI
Anno nuovo vita nuova
Anno nuovo dieta nuova
Se maneggi i soldi a Capodanno li maneggi tutto l’anno
Gli anni danno i capelli bianchi


I MORTI DEL GIORNO A BERGAMO E PROVINCIA (clicca qui)

I SANTI del GIORNO

San VINCENZO MARIA STRAMBI Vescovo Passionista – San GIUSEPPE MARIA TOMASI Vescovo – San GIUSTINO Vescovo – San FULGENZIO Vescovo – La Chiesa celebra la Festa di altri 12 SANTI e 9 BEATI

CAPODANNO

Primo giorno dell’anno nuovo! Infatti, secondo il calendario gregoriano, l’inizio dell’anno cade il primo gennaio. Fu papa Innocenzo XII, nel 1691, a stabilirlo. La tradizione di festeggiare il Capodanno deriva dal culto del dio Giano e si perde nei tempi, fino ad arrivare al VII secolo, quando i pagani delle Fiandre già usavano festeggiare il passaggio al nuovo anno con vari riti. Il Capodanno è una festa sia civile che religiosa, infatti è una cosiddetta “festa di precetto” (è d’obbligo la partecipazione alla celebrazione eucaristica). Il primo dell’anno è il giorno dedicato al bilancio dell’anno appena trascorso e dei buoni propositi per quello nuovo! I mass media propongono un resoconto dell’anno e spesso stilano anche simpatiche classifiche sui personaggi più in vista. E si fanno proiezioni per il futuro con un po’ di scaramanzia e molta allegria! A casa è soliti riunirsi per pranzare insieme e per trascorrere ore in allegria. Buon Anno Nuovo a tutti.

IL PENSIERO del GIORNO (a cura di Mons. Antonio Donghi)

Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore. La grandezza dell’uomo sta nella sua capacità di custodire e di meditare nel proprio cuore la storia che ogni giorno lo accompagna. Il custodire dice l’importanza della storia o dei suoi contesti che la persona si sente chiamata a vivere, in un rifiuto radicale della superficialità esistenziale. Ogni evento nella fecondità del cuore diventa silenzio meditativo ed essenzialità espressiva. Padre, la Parola è uscita dal tuo silenzio per introdurci nella visione luminosa del tuo volto. Come Maria, desideriamo entrare nel tuo silenzio per essere in sintonia con il suo cuore. Donaci la docilità amorosa dello Spirito perché possiamo gustare la tua presenza di gloria e ruminare le parole di Gesù per diventare sacramenti di serena speranza per tutti i fratelli. Amen

La Chiesa celebra la SOLENNITA’ di MARIA SS. MADRE di DIO

Il primo gennaio la Chiesa celebra Maria Santissima Madre di Dio. Si tratta di una festa istituita da papa Pio XI nel 1931, in occasione del XV Centenario del Concilio Efesino. Maria è la madre di Gesù e la celebrazione di questa festa ruota proprio attorno alla verginità della Madonna, priva del peccato originario. Il titolo di Madre di Dio è per Maria il fondamento e la ragione della sua grandezza. Santa Maria oltre a essere madre di Cristo è anche la madre di tutti i cristiani. La Vergine infatti prima esercitò il ruolo di madre per Gesù, poi verso gli apostoli e infine verso la Chiesa che andava a costituirsi. Va detto inoltre che il culto di Maria madre di Gesù ha origini remote, probabilmente risalenti alla chiesa primitiva durante il Concilio di Efeso. . Un’antica tradizione cristiana narra che, laddove sorge la Basilica dell’Annunciazione a Nazaret, un tempo sorgeva la “casa di Maria”. La Chiesa latina, come anche le chiese orientali, ha sviluppato il culto per Maria sia nella liturgia sia nella devozione privata. Oltre a ciò, Maria è vista anche come modello di imitazione

GIORNATA MONDIALE della PACE 2022

Il primo gennaio ricorre la Giornata mondiale della pace istituita da papa Paolo VI, e celebrata per la prima volta nel 1968. Lo scopo di questa celebrazione è di dedicare la giornata di Capodanno alla riflessione ed alla preghiera per la pace, inviando ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini un messaggio che invita alla riflessione sul tema. Per l’occasione il papa ogni anni tiene un discorso, e quest’anno per la 55sima edizione Papa Francesco ha voluto trasmettere questo messaggio: “Mentre il mondo rimane nella ‘morsa’ della pandemia e si amplifica ‘l’assordante rumore di guerre e conflitti’, e mentre aumenta anche la produzione delle armi più che durante la ‘guerra fredda’ e peggiorano gli effetti di cambiamenti climatici, fame e sete, è ancora possibile costruire una ‘pace duratura’. Tra l’indifferenza egoista e la protesta violenta c’è un’opzione sempre possibile: il dialogo. Il dialogo tra le generazioni”. In questa comunicazione il Pontefice rinnova l’invito ad una alleanza tra le generazioni sottolineando l’importanza di un “nuovo paradigma culturale”, che è alla base del Patto Educativo Globale lanciato ormai due anni fa. Il tema del messaggio è incentrato su: “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”, diventando così presumibilmente il tema centrale della diplomazia vaticana durante l’anno. Papa Francesco offre una speranza concreta a questo mondo frammentato. Una speranza che prende la forma del dialogo, declinato a sua volta in ascolto, incontro tra le generazioni, educazione dei giovani, lavoro dignitoso per tutti. Passi concreti per dare risposta a quel “grido dei poveri e della terra” che non cessa di levarsi ancora oggi “per implorare giustizia e pace”.

2002 – L’EURO SOSTITUISCE le VARIE MONETE degli STATI d’EUROPA

20 anni fa in Italia e in altri undici Paesi entra in circolazione l’Euro, la moneta unica europea che nell’arco di due mesi manda in pensione le vecchie valute nazionali. Giunge così a compimento quel processo di unificazione economica-monetaria iniziato con il Trattato di Maastricht, sottoscritto nel 1993. Nel Consiglio europeo di Madrid del 1995 era stata accettata, in via definitiva, la dicitura Euro (ridotto a EUR nel codice internazionale), come forma abbreviata di Europa. Come simbolo, a seguito di un sondaggio pubblico, era stato adottato la “€”, versione stilizzata della lettera “E” modellata sulla greca epsilon (ε). Si arriva al 2002, anno dell’introduzione ufficiale con l’emissione di otto monete metalliche (si va da 1 centesimo a 2 euro) e sette banconote di diverso valore (da 5 a 500 euro). Le prime, che alternano i colori rame, oro e argento/oro, hanno un lato comune e l’altro che ritrae personalità illustri, monumenti e opere d’arte dei rispettivi paesi (per le monete italiane si va dal Colosseo impresso sui 5 centesimi all’immagine di Dante Alighieri sui 2 euro). Le banconote, invece, hanno un aspetto uniforme in tutti i contesti e variano nel colore e nelle dimensioni a seconda del taglio; il tratto comune è legato al disegno che rappresenta l’architettura europea in vari periodi storici, richiamata sul fronte da finestre o passaggi, sul retro da ponti che simboleggiano i collegamenti tra gli Stati dell’Unione. A differenza delle vecchie banconote, queste non sono in carta semplice, bensì in puro cotone, aspetto che le rende più resistenti e difficili da falsificare. Ad adottare il nuovo conio sono dieci paesi dei dodici firmatari di Maastricht (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna) più Austria e Finlandia. Una deroga speciale rispetto agli accordi di Maastricht permette a Regno Unito e Danimarca di conservare, senza alcuna scadenza temporale, le rispettive valute nazionali. In Italia dopo 140 anni di storia, iniziata all’indomani della conquista dell’Unità, la Lira perde il suo primato fino al definitivo pensionamento del 28 febbraio 2002 (termine che fa cessare il suo corso legale insieme a quello delle altre undici valute). Da questo momento gli italiani non possono più utilizzarla per i pagamenti, ma hanno dieci anni di tempo (29 febbraio 2012) per andarla a cambiare alla Banca d’Italia. Negli anni a seguire, l’ingresso di Slovenia, Cipro, Malta, Slovacchia, Estonia, Lettonia e Lituania (quest’ultima da gennaio 2015) porta a diciannove il numero dei Paesi che utilizzano l’Euro

BIBLIOTECA MAI: PROROGATA AL 10 GENNAIO LA SCADENZA DELLA MOSTRA L’ASSIETTE AU BEURRE

La mostra racconta la vita e l’impegno satirico della rivista francese L’Assiette au beurre, pubblicata a Parigi dal 1901 al 1912, esponendo 119 illustrazioni accuratamente scelte tra le 9.600 disponibili e suddivise in apposite sezioni tematiche, che rappresentano al meglio il più autentico spirito ironico e sfrontatamente critico dell’Assiette. La rivista, divenuta famosa per la sua grafica a volte graffiante a volte più raffinata, ma sempre cinica e dissacrante, ha denunciato le contraddizioni politiche e sociali di inizio ‘900, criticato con estrema ironia i vizi e i costumi della borghesia e reso una caricatura spietata dei potenti dell’epoca attraverso il suo forte carattere antimilitarista, anticolonialista e anticlericale. Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare l’esposizione, potrà quindi approfittare del periodo delle feste, durante il quale la Biblioteca Mai rimane regolarmente aperta nei giorni non festivi, con l’eccezione delle del 31 dicembre in cui osserva infatti tradizionalmente un giorno di chiusura. L’orario di visita coincide con quello dei servizi: da lunedì a venerdì dalle 8.45 alle 17.30; sabato dalle 8.45 alle 13. L’ingresso è libero, previa presentazione del green pass di un documento di riconoscimento valido.Realizzato a corredo della mostra dal curatore, Paolo Moretti, il Catalogo è messo a disposizione di tutti coloro che vorranno effettuare una donazione minima di dieci euro all’Associazione Amici della Biblioteca Angelo Mai.

LE VIE E LE PIAZZE DI BERGAMO. JACOPO DA PONTORMO

JACOPO CARUCCI, conosciuto a BERGAMO come JACOPO da PONTORNO o semplicemente Pontormo nato a Pontorme, 24 maggio 1494 – morto a Firenze, 1° gennaio 1557, è stato un pittore italiano di scuola fiorentina. Secondo il Vasari anche il padre, Bartolomeo Carrucci, era un pittore e il giovane Jacopo sia stato avviato alla carriera di pittore in considerazione del mestiere svolto dal defunto padre. La “Vita” del Vasari racconta, infatti, che dopo il suo arrivo a Firenze, voluto dalla nonna che lo affidò alla magistratura che si occupava degli orfani, amministrandone e custodendone i beni, adolescente, fu messo a bottega presso Leonardo da Vinci e poi da Piero di Cosimo, da Mariotto Albertinelli ed infine con Andrea del Sarto. A diciannove anni, nel 1513 il suo percorso di apprendista pittore si concludeva con la produzione delle sue prime opere. Tra queste, la “Visitazione” del Chiostrino dei Voti della Santissima Annunziata (1514-1515), che, rivelano chiaramente l’ispirazione alle opere di Leonardo, di Raffaello e di Fra’ Bartolomeo. Al 1515 risale anche la decorazione della Cappella dei Papi in Santa Maria Novella, realizzata in occasione della visita di Papa Leone X alla città. Intorno al 1517 il Pontormo prese parte, con la complessa tela “Giuseppe interpreta i sogni del Faraone”, alla decorazione della Camera Nuziale di Pierfrancesco Borgherini. Qualche anno dopo ricevette dai Medici il prestigioso incarico di decorare, con Franciabigio e ad Andrea del Sarto, la sala principale della Villa di Poggio a Caiano, cui lavorò dal 1519 al 1521. In seguito, per sfuggire alla peste che nel 1523 imperversava a Firenze, il Pontormo si rifugiò nella Certosa del Galluzzo, nei pressi della città, trattenendosi anche dopo la scomparsa del pericolo. Qui dipinse una serie d’affreschi dedicati alla Passione di Cristo e ispirati alle stampe di Albrecht Durer, che rivelano un mutamento stilistico, una “maniera tedesca” di dipingere. Dal 1526 al 1528 fu impegnato negli affreschi della Cappella Capponi nella chiesa di Santa Felicita, per il cui altare realizzò una pala con il “Trasporto di Cristo al Sepolcro”. Nel 1529 Jacopo da Pontormo riuscì ad acquistare una casa per abitare e lavorare, iniziando così a lavorare in una bottega propria, con propri allievi. Nello stesso periodo realizza veri e propri capolavori, quali la “Visitazione” della Pieve di San Michele di Carmignano e, fra i ritratti, il vibrante “Giovinetto” e il fiero “Alabardiere”. Dopo il 1530 Jacopo Carrucci negli affreschi delle ville di Careggi e di Castellosi, sperimentò lo stile di Michelangelo, per i quali si racconta che il pittore abbia lavorato per cinque anni dietro un tramezzo di legno, in modo da poterli ultimare da solo. Tra le opere degli ultimi anni, in larga parte distrutte o rovinate, restano comunque convincenti alcuni ritratti, come la “Dama col cagnolino” di Francoforte, che condivide la preziosità aristocratica dell’allievo Bronzino. Gli ultimi due anni di vita (1554-1556) vedono Pontormo impegnato anche nella stesura di un diario, “Il Libro mio”, assai utile per ricostruire la vita quotidiana e la complessa personalità dell’artista, morto probabilmente il 1 gennaio 1557 e sepolto, il 2 gennaio 1557, nella chiesa della Santissima Annunziata.

FARMACIE di TURNO NOTTURNO

(da questa sera ore 21 a domani 2 gennaio 2022 alle ore 9,00): TURNO NOTTURNO: Albino (Farm. Comenduno) – Antegnate – Barzana – Berbenno – BERGAMO Via San Bernardino 93 – Costa Volpino – Filago (fino alle ore 24) – Lallio – Olmo al Brembo – Premolo – San Paolo d’Argon – Seriate farm. Centrale – Treviglio Comunale 3 – Telgate – Urgnano centro (fino alle ore 24) – Zogno. FARMACIE di TURNO DIURNO durante il giorno, per sapere i turni. puoi chiamare il Numero Verde Gratuito 800.356114 “Pronto Farmacie” attivo 24 ore su 24. CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (ex Guardia Medica) tel. 116117 attivo dalle ore 20 alle ore 8 nei giorni lavorativi – 24 ore su 24 nei giorni di sabato e domenica e festivi

L’ANGOLO della CULTURA A BERGAMO

  • BERGAMO – Biblioteca A. Mai – fino al 10 genn. 2022 orari biblioteca – Mostra “L’assiette au Beurre” – Ingresso libero
  • BERGAMO – Astino Chiesa del S. Sepolcro – Esposizione del Presepio donato dalla Regione Campania – Orari 9,30 -12 e dalle 14 alle 17,00

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