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Almanacco Bergamo 11 novembre 2021 (Giovedì)

45° settimana – Giorni fine/inizio anno 50/315 – BUONA GIORNATA
AUGURI di BUON COMPLEANNO e di BUON ONOMASTICO a tutti coloro che oggi lo festeggiano

Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto ma un’abitudine.

Il SOLE sorge alle ore 07.13e tramonta alle ore 16.58 – Durata del giorno ore 09.45 (-2 minuti rispetto a ieri) – Durata della notte ore 14.16 (+2 minuti rispetto a ieri) – La LUNA crescente (visibile al 50%) sorge oggi alle ore 13.59 e tramonta alle ore 23.33.

SIGNIFICATO del NOME “MARTINOè “dedicato a Marte” il dio della guerra nell’antica Roma. Oggi è San Martino. In Italia portano qusto nome circa 26,179 persone di cui il 21,6% in Lombardia.

SEI NATO OGGI? Se siete nati in una di queste date siete molto emotivi e adattabili, ottimisti e affidabili. Avete bisogno però di spazi sicuri attorno a voi. Siete dotati per l’arte e la musica, e leali nell’amicizia. Naturalmente portati  a ricercare un ambiente armonioso, sapete sfruttare le occasioni. Siete diplomatici e lavorate meglio insieme ad altri, piuttosto che da soli. Avete bisogno di attenzione e affetto vi piace circondarvi sia di persone sia di oggetti. Temete molto la solitudine, e sentite il bisogno di vivere in mezzo alla gente. I rapporti umani e privati vengono messi davanti a tutto. L’amore, nel corso della vita sarà fonte di gioia ma anche di delusioni.

PROVERBI BERGAMASCHI
A san Martì, l’ se spusa i poarì (A san Martino si sposano i poveri)
A san Martì, ol móst l’è deentàt vì (A san Martino il mosto è diventato vino)
A san Martì, stòpa ‘l tò ì; a Nedàl, comènsa a tastàl (A san Martino tappa bene nella botte il tuo vino; a Natale incomincia ad assaggiarlo)
Chi che stóngia a san Martì, a i guadagna pa e ì (Chi pota a san Martino, guadagna pane e vino)
Dopo san Martì, l’erba l’è del bezì (Dopo san Martino, l’erba è dell’agnellino)
La stagiunina de san Martì, la düra trì dé e ü falì (L’estate di S. Martino dura tre giorni e un pochino)
San Martì l’ ghe n’ dà ai sciòr, e l’ ghe n’ tö ai poarì (San Martino dà ai ricchi e toglie ai poverelli”)
San Martì, l’è chèl di regalì (San Martino e quello dei regali (Leffe)

GIORNATA MONDIALE…
… dei poveri;
… della qualità;
… dei single;
… dei cornuti.

OGGI in QUESTO ALMANACCO

  • I MORTI DEL GIORNO A BERGAMO E PROVINCIA (clicca qui)
  • I Santi del giorno
  • Il pensiero del giorno
  • Il “Beato Palazzolo presto “Santo
  • La leggenda di San Martino
  • Bergamo e la Chiesa di San Martino (X secolo)
  • Le vie di Bergamo. Chi è Samuele Biava?
  • Europa: tutte le Regioni d’Italia in arancione tranne …
  • L’Angolo della Cultura a Bergamo
  • L’Angolo della Lettura
  • L’Angolo del Cinema
  • L’Angolo della cucina: il dolce di San Martino

I SANTI del GIORNO

San MARTINO di Tours Vescovo – nella bergamasca è Patrono di Alzano Lombardo – Entratico – Gorno – Nembro – Sarnico – Sovere – Torre Boldone – TreviglioSanta MARINA Vergine e martire – San MENNA eremita, patrono dei pellegrini, delle persone accusate ingiustamente, mercanti e dei carovanieri del deserto – San BARTOLOMEO “Il Giovane” abate – La Chiesa celebra la festa di altri SANTI e BEATI

IL PENSIERO del GIORNO  (a cura di Mons. Antonio Donghi)

“Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione” I grandi valori della vita sono nascosti nel cuore dell’uomo che li conserva sempre più puri per dare un profondo significato alle scelte quotidiane. Queste offrono volto semplice e sereno alla persona perché sono il riflesso della ricchezza interiore. Da qui nasce un cammino esistenziale di autentica reciprocità per una comune speranza. Padre, la profondità interiore della persona di Gesù non ricerca apparenze storicistiche, perché brama seminare serenità nel cuore umano mediante la semplicità ordinaria della vita. Ogni suo gesto era sacramento di bontà inesauribile. Inebriaci con il tuo Spirito perché sappiamo dire la grandezza del tuo amore attraverso la serenità del quotidiano, perché tu sei il nostro unico e luminoso Signore. Amen

Il BEATO LUIGI MARIA PALAZZOLO SARA’ SANTO

Con il riconoscimento del miracolo attribuito alla sua intercessione, sarà proclamato Santo il Beato Luigi Maria Palazzolo, sacerdote bergamasco, fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle-Istituto Palazzolo. Luigi Maria nasce il 10 dicembre 1827 a Bergamo, ultimo di otto figli, quasi tutti morti prematuramente, di Ottavio Palazzolo e Teresa Antoine, entrambi di famiglie benestanti. L’8 agosto 1837 Luigi rimane orfano di padre. Riceve dalla madre, molto religiosa al pari del marito, un’educazione improntata alla carità verso i poveri e gli ammalati. Ordinato presbitero della diocesi di Bergamo nel 1850, si dedica all’educazione dei ragazzi abbandonati sin dai primi tempi del suo sacerdozio. Con il tempo comprende di doversi occupare anche delle ragazze, avviando l’Opera di Santa Dorotea nel popoloso e povero quartiere bergamasco di San Bernardino. Persuaso di dover affiancare alle ragazze delle educatrici esperte, il 22 maggio 1869, con Teresa Gabrielli, inizia l’Istituto delle “Suore delle Poverelle”, impegnate a condividere in tutto la vita dei poveri. Fonda anche un istituto maschile, i Fratelli della Sacra Famiglia, che però si estingue nel 1928. Don Luigi muore a Bergamo nella Casa Madre del suo Istituto, il 15 giugno 1886. E’ stato beatificato il 19 marzo 1963 nella Basilica di San Pietro a Roma da San Giovanni XXIII. Per la diocesi di Bergamo e le Suore delle Poverelle, la sua memoria liturgica è stata stabilita il 22 maggio, giorno anniversario della fondazione dell’Istituto. I suoi resti mortali sono venerati a Bergamo, nella chiesa della Casa Madre in via San Bernardino.

La LEGGENDA di San MARTINO

Una leggenda narra che un giorno d’autunno – molto probabilmente proprio l’11 novembre – mentre usciva a cavallo da una delle porte della città di Amiens, in Francia, Martino si imbatté in un uomo molto povero, nudo e infreddolito. In quel giorno, in cui era proprio il maltempo a farla da padrone, San Martino si impietosì e decise di aiutare il povero. Senza pensarci due volte tagliò il suo mantello di lana per donargliene metà. Di fronte a quel nobile gesto, la pioggia dopo pochi istanti smise di cadere, il cielo si aprì e spuntò il sole, facendo diventare la temperatura subito più mite. Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui il mendicante al quale aveva donato il mantello. Quindi leggenda vuole che, ogni anno, ci sia un’interruzione dalla morsa del freddo per commemorare quanto aveva fatto quell’11 novembre. Guardando invece alla storia del santo, risulta che Martino da Tours nacque intorno al 317 da una nobile famiglia. Si convertì al cristianesimo dopo l’episodio del mantello, fu battezzato e dopo vent’anni di carriera militare divenne Vescovo di Tours nel 371. Fu lui a fondare il monastero di Ligugé, il più antico d’Europa. Morì l’8 novembre del 397, a Candes, vicino a Tours.

BERGAMO: la CHIESA di San MARTINO della PIGRIZIA

E una attività scolastico / formativa programmata, in cui gli studenti sono inseriti in aziende, Piccola chiesetta dedicata a San Martino, conosciuta come San Martino della Pigrizia dove Martino non è il santo dei pigri ma la Pigrizia, con la maiuscola, era una località di Bergamo, per la precisione uno dei fianchi che circondano la valle di Astino. Veniva così chiamata perchè prendeva meno sole dei luoghi circostanti, e l’agricoltura procedeva in maniera più lenta… il terreno era un po’ pigro, insomma in origine la località era San Martino ad Pigriziam. Sulla via che percorreva la linea di cresta, ovvero l’attuale via San Martino della Pigrizia, fin dalla fine del IX secolo sorgeva, in località Corna, nei pressi di una bella sorgente, una chiesetta, dedicata a San Martino: chiesa che, con infiniti rimaneggiamenti, è giunta fino ai nostri giorni. Per distinguerla dalle numerose altre chiese dedicate al santo che sorgono nella nostra provincia, quella sui colli prese il nome dal luogo in cui sorgeva, e divenne San Martino alla Pigrizia (ad Pigritiam), che poi, un po’ impropriamente, si trasformò in San Martino della Pigrizia.

LE VIE DI BERGAMO. CHI E’ SAMUELE BIAVA?

nato anato a Vercurago il 2 aprile 1792 – morto a Bergamo l’11 novembre 1870. La città di Bergamo gli ha dedicato una Via. E’ stato un poeta italiano, autore di liriche popolareggianti, discendeva da una nobile famiglia di >Noti bergamaschi. venne istruito da un maestro locale, riuscì ad apprendere il latino dal somasco padre Rotigni e frequentò il vicino collegio Celana come alunno esterno per uno o due anni. Durante gli anni del dominio napoleonico in Italia, il poeta scrisse nel 1810 un sonetto per il matrimonio di Napoleone con Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, e un’ode per la nascita del Re di Roma del 1811. Iniziò gli studi universitari a Padova e li concluse a Pavia dove si laureò in giurisprudenza nel 1814 dopo la quale iniziò la carriera da insegnante, prima da supplente e poi con la cattedra nel 1819 al civico ginnasio di Santa Marta. La laurea in giurisprudenza lo portò nel 1821 a difendere il filosofo Gian Domenico Romagnosi, al quale venne solamente proibito di insegnare. A Milano strinse amicizia con Alessandro Manzoni, Antonio Rosmini, Carlo Cattaneo, Niccolò Tommaseo con il quale tenne una lunghissima corrispondenza epistolare. Nel 1826 pubblicò l’Esperimento di melodie liriche e due anni dopo, un libretto di poesie popolari, intitolato Melodie Lombarde, che venne fortemente criticato dalla Biblioteca Italiana che chiese al governo che gli venissero ritirate le funzioni di insegnante. In sua difesa scrissero Tommaseo e Cattaneo che riuscirono a mettere in evidenza l’originalità e le novità introdotte da questo libretto. Dal 1833 si mise a tradurre in versi per musica inni e preghiere liturgiche, raccogliendole più tardi in un libretto che intitolò Melodie sacre. Nel 1850, dopo aver raggiunto il limite d’età smise di insegnare, ma continuò a scrivere negli ultimi venti anni trascorsi a Bergamo presso la sorella. Morì l’11 novembre del 1870 dopo aver ricevuto il titolo di Ufficiale della Corona D’Italia con un decreto nel quale veniva nominato per i suoi meriti umani e letterari.

EUROPA: TUTTE le REGIONI ITALIANE in ZONA ARANCIONE

Sempre più regioni italiane in zona arancione, soltanto tre in zona verde a bassissima incidenza di contagi e ben quattro in area rossa. La mappa dell’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) pubblicata oggi conferma l’aumento dell’incidenza del covid in Italia, anche se il quadro italiano è nettamente migliore del resto del continente. Nulla di paragonabile a quanto sta accadendo ad esempio in Germania, che ha superato la soglia dei 50mila contagi registrati in un giorno. Ma la situazione sta peggiorando. Secondo l’aggiornamento della mappa a colori di oggi, giovedì 11 novembre, sono ben quattro le regioni italiane che si colorano di rosso, indicando un’elevata incidenza dei contagi: si tratta di Friuli-Venezia Giulia, Marche e Calabria, a cui si aggiunge la provincia autonoma di Bolzano. Solo tre – Sardegna, Molise e Valle d’Aosta – quelle invece che restano in fascia verde, il livello di rischio più basso, mentre il resto è colorato di arancione. Nell’area della Penisola in arancione – livello successivo al verde nella “scala” del rischio covid – c’è la provincia autonoma di Trento e le restanti regioni: Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia. Resta dunque questo il colore predominante nella classificazione Ecdc, che si basa sulle notifiche dei casi positivi ogni 100mila abitanti, in abbinamento alla percentuale di test positivi sul totale dei test effettuati, senza prendere in considerazione il tasso di vaccinazione

L’ANGOLO della CULTURA A BERGAMO

  • BERGAMO: Teatro Creberg venerdì 12 novembre ore 21 – Vittorio Sgarbi in Raffaello – uno dei più grandi artisti del d’ogni tempo. Posti disponibili
  • BERGAMO – 12 novembre ore 21 – Sala Pepe – La Voce delle donne Concerto omaggio alle grandi cantautrici italiane e internazionali
  • BONATE SOTTO – Biblioteca 12 novembre ore 16,30 Disegnare con le formici
  • ROMANO di LOMBARDIA: – 12 novembre ore 20.30 Teatro Rubini Crescere
  • SARNICO: Pinacoteca Bellini 12 novembre ore 21 – Incontri con l’Autore Angelo Villa sul tema: Pink Freud: psicanalisi della canzone d’autore. 
  • TREVIGLIO – 12 novembre ore 21 – Teatro Filodrammatici Ricordi in Accordi spettacolo di teatro e canzoni
  • URGNANO Teatro Cagnola – 20^ Rassegna di film d’autore – 12 novembre ore 21 – Il Silenzio Grande
  • VILLA d’ALME’ – 12 novembre ore 20,30 – Sala Consigliare per scoprire insieme la Luna e l’orologio lunare.

L’ANGOLO della LETTURA

WILL IL POTERE della VOLONTA’Autore Will Smith – Argomento: Storie vere – Editore Longanesi – pag. 432Costo € 26,00 – Trama: Attore, rapper, icona globale. Personalità tra le più dinamiche e amate del mondo dello spettacolo, Will Smith si racconta per la prima volta in un memoir straordinariamente coraggioso, onesto, di grande ispirazione. Un’autobiografia dirompente che svela senza pudore tutta la storia di una delle più incredibili ascese hollywoodiane dei nostri tempi. Alla soglia dei cinquant’anni Will Smith pensava – e come dargli torto? – di avere tutto: non solo il suo successo personale non temeva confronti, ma anche la moglie Jada e i due figli Jaden e Willow splendevano brillantissimi nel firmamento dello spettacolo. Peccato che i diretti interessati non condividessero affatto il suo entusiasmo e si sentissero, anzi, come i funamboli di un circo, soffocati dagli impossibili standard di perfezione di un maniaco del lavoro. L’ammutinamento era dietro l’angolo e Will stava per scoprire di non aver ancora finito di imparare tutto quel che c’era da imparare sull’amore e la felicità.

L’ANGOLO del CINEMA

THE FRENCH DISPATCH – critica *** – Commedia – Drammatico – Sentimentale – Durata 108 minuti – Consiglio: ragazzi + 13 anni – Trama:  Film inesauribile, che richiede senza dubbio più visioni per riconoscere anche solo i volti delle star (americane e francesi) che appaiono il tempo di un primo piano, The French Dispatch è l’omaggio di Wes Andersen a un mestiere che assomiglia a quello che fu il giornalismo e a un paese che assomiglia alla Francia. Piantata come una ‘casa di bambola’ al cuore di Ennui-sur-Blasé, la sede del giornale ospita una legione di attori (Tilda Swinton, Bill Murray, Owen Wilson, Benicio del Toro, Léa Seydoux, Mathieu Amalric, Lyna Khoudri, Edward Norton, Elisabeth Moss, Frances McDormand, Timothée Chalamet e ancora) venuti dalle due sponde dell’Atlantico anche solo per una replica, una battuta, per essere un frammento o un bagliore dentro un film costruito alla gloria della carta stampata e del cinema analogico. Impossibile davvero elencarli tutti, come intravederli sullo schermo e in quella parata funebre e malinconica che apre (e chiude) sulla morte del suo flemmatico direttore.

L’ANGOLO in CUCINA: Giornata Nazionale del DOLCE di SanMARTINO

un dolce tradizionale veneziano. Il giorno di San Martino cioè 11 Novembre a Venezia è tradizione regalare questo dolce di pasta frolla a forma di San Martino sul cavallo, impreziosito da dolciumi di cioccolata e glassa molto colorata. Nei panifici e nelle pasticcerie, lo si trova anche ricoperto di cioccolato e poi glassato. San Martino è una festività molto sentita a Venezia dal 1540, anno in cui è stata fondata la chiesa dedicata al Santo. (Bergamo la Chiesa di San Martino)

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