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NOTIZIE e CURIOSITA’, almanacco di oggi 10 marzo 2021 (Mercoledì)

9^ settimana – Giorni inizio/fine anno 69/296 – BUONA GIORNATA

OGGI in QUESTO ALMANACCO:

  • I morti di oggi e la data dei funerali (clicca qui)
  • I Santi del giorno
  • Giornata Nazionale di prevenzione del glaucoma
  • Pandemic Fatique
  • Anno e mese dedicati a San Giuseppe
  • Il pensiero del giorno
  • Il restauro della “Cantarini
  • Proverbi e detti bergamaschi
  • Continua: come li chiamavano di abitanti di
  • Altre “Notizia e Curiosità” del giorno
  • TUTTA LA CRONACA (clicca qui)

I SANTI del GIORNO
San MACARIO Vescovo (vedi nota)
San SEMPLICIO Papa
Santi CAIO e ALESSANDRO martiri
Sant’ATTALA Abate

GIORNATA NAZIONALE di PREVENZIONE del GLAUCOMA: è una patologia degli occhi che colpisce quasi55 milioni di persone in tutto il mondo e che rappresenta la seconda causa di disabilità visiva dopo la cataratta. Il glaucoma è curabile, ma poiché una volta che si è sviluppato non è possibile far regredire i danni visivi che provoca, è importante per i soggetti a rischio sottoporsi a visite periodiche con lo specialista. E’ una malattia che colpisce il nervo ottico (cioè quel nervo che trasmette le informazioni visive dalla retina al cervello) e che ne causa il deterioramento. Più frequente in età avanzata, il glaucoma se viene lasciato progredire senza cure può condurre alla cecità. Per i soggetti più a rischio di glaucoma, l’attività fisica regolare e l’abolizione del fumo di sigaretta possono contribuire a rinviare l’insorgenza della patologia e rallentarne la progressione per chi ne è già affetto. Una volta insorto, in base all’avanzamento della patologia e le condizioni del paziente, il glaucoma può essere curato con una terapia farmacologica a base di colliri specifici. Se questa non fosse sufficiente esistono interventi chirurgici, anche al laser, tramite i quali è possibile alleviare la pressione del liquido oculare.

La FATICA da PANDEMIA: Ma cos’è la pandemic fatigue e come si può contrastare? Lo abbiamo chiesto agli Specialisti di Humanitas Gavazzeni. La “pandemic fatigue” è una risposta mentale alle situazioni associate alla pandemia che stiamo vivendo e si stanno protraendo. Si potrebbe descrivere come una stanchezza che diventa insofferenza alle regole che hanno cambiato le nostre abitudini e ridotto la nostra libertà. Si fa quindi strada la voglia di libertà e autodeterminazione dei propri comportamenti, con il rischio di contravvenire alle indicazioni sociali e legislative. Questo perché, se nella prima fase della pandemia avevamo le risorse individuali e collettive accumulate nel periodo pre-COVID per rispondere allo stress causato dal timore per la salute, per le misure di limitazione della libertà, delle proprie scelte e abitudini, ora si vanno esaurendo le energie. La stanchezza fisica e mentale di dover cambiare le proprie azioni automatiche e naturali in favore di misure non spontanee ma necessarie a proteggere e proteggerci dal contagio e l’incertezza della fine della pandemia, richiedono un grande dispendio di energie. Questo contribuisce anche a demoralizzare, demotivare e aumentare il senso di fatica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità descrive la pandemic fatigue come una condizione mentale di demotivazione nel seguire i comportamenti protettivi raccomandati. Sono sensazioni comuni: affaticamento mentale, stanchezza fisica, demotivazione, pessimismo, noia, rabbia, paura, percezione di inutilità delle azioni quotidiane, appiattimento emozionale ma anche disturbi del sonno, difficoltà nell’organizzare la propria quotidianità e a mantenere la concentrazione, difficoltà a pianificare e progettare il futuro, tendenza a rassegnarsi alla situazione pandemica. Accanto a queste sensazioni, però, resta il senso del pericolo per l’incertezza sull’andamento della pandemia, alimentato anche da informazioni spesso contraddittorie a riguardo.

ANNO e MESE DEDICATI a San GIUSEPPE: da oggi inizia la “Novena” in onore a San Giuseppe che sarà festeggiato il 19 marzo (sarà anche la “festa del papà). Il mese di marzo è tradizionalmente dedicato a San Giuseppe, mentre Papa Francesco ha indetto un “anno speciale” (dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021) l’Anno del Santo. San Giuseppe protegge e veglia sulla Chiesa proprio come durante la sua vita terrena protesse con la sua autorità e vegliò con amore provvido sulla Sacra Famiglia. Per celebrare i 150 anni trascorsi dal decreto di Pio IX, papa Francesco ha così indetto un Anno di San Giuseppe, un anno speciale di preghiera e grazia a beneficio della Chiesa universale. Lo scopo primario di questa sorta di anno straordinario è quello di accrescere l’amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio, implorando alla sua intercessione la grazia delle grazie: la nostra conversione. Nella sua lettera papa Francesco definisce San Giuseppe «l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta». Eppure, il suo è «un protagonismo senza pari nella storia della salvezza». Maestro di tenerezza e di obbedienza, San Giuseppe ci dimostra come la storia della salvezza si compie attraverso le nostre tante debolezze.

 IL “PENSIERO del GIORNO (a cura di Don Antonio Donghi):  La grandezza del cuore umano si scopre nel mistero del perdono reciproco. Ogni creatura nella sua radicale fragilità vive in tante conflittualità storiche e contraddizioni, e non sempre c’è un clima di autentica reciprocità. Una simile coscienza ci spinge a camminare ogni giorno con una ricca esperienza di fiducia fraterna per dare alla luce nuovi rapporti. Potremmo dire: perdonati ci perdoniamo per perdonare.  Padre, nel mistero del tuo Figlio ci rendi sempre creature nuove e infondi fiducia nel nostro spirito. Fà che sappiamo sempre regalare ai fratelli il dono del tuo amore che desidera rigenerare ogni uomo per dare alla luce una nuova società in cui ci si accoglie nella propria povertà, nella condivisione di un’unica speranza nella forza dello Spirito. Amen

AFORISMA del GIORNO: “Se qualcuno ti delude non prendertela: era il massimo che poteva offrirti”

La RIGONI CONFETTURE FINANZIERA’ il RESTAURO della “CANTARINI” la notizia è stata data in sede di Consiglio Comunale del Comune di Bergamo. La fontana del Cantarini si trova nel centro di Piazza Vecchia, la fontana che ha fatto il giro del mondo. La ditta Rigoni interverrà per circa 80mila euro, il preventivo di spesa sarà di circa 300mil euro per cui il Comune integrerà la spesa.

SAN MACARIO: (oggi è la Sua festa). Verso l’anno 325 dC accompagnò la Regina Elena (Santa) madre dell’Imperatore Costantino di Roma alla ricerca e scoperta delle reliquie che riguardavano la passione e la Resurrezione di Gesù. E proprio grazie a Macario furono rinvenuti molti ricordi tra cui la Croce di Gesù (la trazione vuole che sul Monte Calvario furono trovate diverse croci, la Regina Elena fece portare sul posto diversi ammalati e quando questi toccavano la vera Croce immediatamente guarivano). L’Imperatore Costantino diede incarico e finanziò San Macario nella costruzione della Basilica del Santo Sepolcro che ogni anno è meta di migliaia di pellegrini.

SCOMPARSO OGGI: 1872 Giuseppe MAZZINI (149 anni fa) è stato un patriota, politico e filosofo. Fu il fondatore della Giovine Italia nel 1831, presentata in Francia dov’era stato esiliato, per portare avanti gli obiettivi di indipendenza, unità e libertà nazionali. Mazzini diede un contributo unico alla nascita dello Stato unitario italiano, anche se gli costò la latitanza, l’esilio e la morte in solitudine. Una lapide (che andrebbe restaurata) in Piazza Pontida ricorda la Sua presenza a Bergamo

ACCADDE OGGI: 1946 in Italia per la prima volta (75 anni fa) le donne vengono chiamate alle urne. Nello stesso giorno (10 marzo 1946) viene varato il Decreto che anche le donne potranno essere elette nelle varie cariche pubbliche con età superiore ai 25 anni –

SIGNIFICATO del NOMEMACARIO” è “beato, felice” in Italia portano questo nome (in via d’estinzione) circa 520 persone di cui il 28,4% in Piemonte, 12,3% in Lombardia

PROVERBI:
“A chi più amiamo, meno dire sappiamo”
“A pentola che bolle, gatta non s’accosta”
“La donna per piccola che sia vince il diavolo in furberia”
“A marzo taglia e pota se non vuoi la botte vuota”

PROVERBI e DETTI BERGAMASCHI:
Tocc a’mparà ò mester i à facc la so careana” (tutti a imparare un mestiere hanno fatto il loro tirocinio)
Se ù al vòl mia ragiunà, daga resù e lasel indà” (se uno non vuole ragionare, dagli ragione e lascialo andare)
“Tà sèt in drè ù car de ref” (se indietro nel pensare e nel capire”
Tà set mal salat” (sei mal salato, sei scontroso)

COME LI CHIAMAVANO gli ABITANTI di: Cividino: “i frà” – Clusone: “i baradèi” – Colarete (Valgoglio): “i puì” – Colere: “i duturèi” – Cologno al Serio: “ i sanguanì” – Colzate: “i cam” – Comenduno (Albino): “i dòpe” – Comun nuovo “i spana-lacc” – Cornalba: “i boasù” “i àsegn” – Cornale (Pradalunga):”i patàm” “i lòssèe” “sigladùr” (continua con gli sltri Comuni e Frazioni)

GIORNATA NAZIONALE di GIUSEPPE VERDI in CUCINA: al pari di Rossini e Puccini amava la buona tavola, al punto da inserire in quasi tutte le sue opere riferimenti espliciti a brindisi e pranzi. Verdi restò sempre visceralmente attaccato alla propria campagna e alla propria terra esigendo la massima qualità delle materie prime come olio, vino, pasta. L’olio preferito, anche rispetto a quello eccellente della Liguria era quello delle colline toscane. Testimone dell’amore per la buona tavola sono naturalmente i diversi carteggi che riportano consigli, suggerimenti, ricette e aneddoti sulla cucina. Verdi amava in modo particolare il risotto alla parmigiana.

SEI NATO OGGI? Il tuo carattere deciso e il tuo spirito battagliero non ammettono compromessi e vie di mezzo. Sei un ottimo organizzatore e riesci a coordinare con grande abilità il lavoro di chi ti è sottoposto. La strada verso il successo sarà costellata da continue lotte, ma non mancherà di portarti dove vuoi arrivare. Nella vita affettiva la tua intransigenza si rivela spesso controproducente: a te scegliere se, piegarsi a qualche compromesso per amore dell’altro, o arroccarsi in una orgogliosa solitudine per amore di sé.

A BERGAMO e in PROVINCIA: Il SOLE sorge alle ore 06.44 e tramonta alle ore 18.20 – Durata del giorno 11.36 (+4 minuti rispetto a ieri) – Durata della notte: 12.24 (-4 minuti rispetto a ieri) – La LUNA calante (40%) sorge oggi alle ore 01.48 e tramonta alle ore 11,26