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NECROLOGIE DI OGGI 15 GENNAIO 2023

NOTIZIE E CURIOSITA’ di OGGI > DOMENICA 15 GENNAIO 2023
03^ Settim. – Giorni inizio/fine anno 15/350 – BUONA SETTIMANA
GIORNATA MONDIALE della NEVE
GIORNATA MONDIALE del MIGRANTE

– –  La LITURGIA e i SANTI del GIORNO: La Chiesa celebra la II Domenica del Tempo Ordinario (colore verde) – San VIATORE fu il secondo Vescovo di Bergamo, dopo San Narno – San MAURO abate. Fu il principale discepolo di San Benedetto da Norcia. Nella Bergamasca è patrono di San Paolo d’Argon e di Bruntino (Frazione di Villa d’Almè, co-patrono di Sarnico con San Martino. A Bruntino un antico Santuario è dedicato a San Mauro. Viene invocato per guarire ogni sorta di malattie e in tutte le situazioni di difficoltà e pericolo. Nella tradizione contadina apre la fila dei Santi chiamati “Mercanti di Neve”. Patrono dei calderai, carbonai e giardinieri – Sant’EFISIO martire – La Chiesa celebra la festa di altri 21 SANTI e 8 BEATI

– –  AUGURI di BUON COMPLEANNO e di BUON ONOMASTICO a tutte e a tutti coloro che oggi festeggiano questa lieta ricorrenza

– –  AFORISMA del GIORNO: “Avremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto. Le parole più dolorose del linguaggio”

– –  IL “PENSIERO” del GIORNO: –  “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!” –  Nel cammino della fede nasce un intenso cammino fraterno dove un fratello assume il dramma dell’altro per stabilire un itinerario di comunione autentica. L’uno è per e con l’altro per crescere in un itinerario di speranza in vista di una profonda unità di vita fraterna. – Padre, il tuo Figlio Gesù ha assunto il dramma dell’intera umanità per dare alla luce l’alba di un mondo nuovo. Rendici sempre attenti al suo mistero di amore per rendere nuovi i rapporti fraterni. Lo Spirito Santo ci sostenga in modo costante in tale percorso di vita per vivere con tutti in una intensa vitalità interiore. Amen – a cura Mons. Antonio Donghi

– –  ELEZIONI in LOMBARDIA 2023: Grandi manovre in vista delle Elezioni Regionali Lombardia 2023 che, come avvenuto nel 2018, saranno accorpate alle Elezioni regionali nel Lazio con le urne che si apriranno domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Dopo il successo alle elezioni regionali in Lombardia del 2018, sarebbe pronto a correre per un secondo mandato l’attuale presidente di centrodestra Attilio Fontana, Letizia Moratti, sarà invece la candidata del terzo polo. Tutto deciso nel centrosinistra dove il Partito Democratico ha scelto di candidare l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino, alla fine è arrivato anche l’accordo con il Movimento 5 Stelle. Le elezioni regionali in Lombardia sono regolate da una legge elettorale approvata in data 26 ottobre 2012 dal Consiglio Regionale. In totale i cittadini andranno a eleggere un numero totale di 80 consiglieri compreso il presidente. Viene proclamato presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. A differenza delle elezioni amministrative, non è previsto un ballottaggio in caso di mancato raggiungimento da parte di un candidato della maggioranza assoluta. Gli altri 79 consiglieri dopo l’abolizione del listino bloccato, sono eletti tramite un meccanismo proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti, mentre un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza. Per garantire la massima governabilità, la legge elettorale in Lombardia prevede un premio di maggioranza: almeno 44 seggi (il 55% dei seggi) se il presidente ha ottenuto meno del 40% dei voti validi, oppure almeno 48 seggi (il 60% dei seggi) se il vincitore ha ottenuto il 40% o più dei voti validi. Nelle liste provinciali plurinominali è prevista l’alternanza di genere, con uno stesso sesso che non può superare il 60% del totale dei candidati. Si può esprimere fino a due preferenze mantenendo sempre la doppia preferenza di genere: basta scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista. Infine alle elezioni regionali in Lombardia è ammesso il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e poi per una delle altre liste a esso non collegate.

– –  SONO ARRIVATI i “SANTI MERCANTI di NEVE” Tra le leggende una delle più antiche, è quella dei cosiddetti “Santi mercanti della neve”; definizione, questa, che deriva dal fatto che le ricorrenze cadrebbero nei giorni più nevosi dell’anno, ma anche in quelli che aprono le porte ad un primissimo e leggero spiraglio di primavera. Tra i “Mercanti della neve”, Sant’Ilario (13 gennaio); San Mauro (15 gennaio) col detto “San Màur, un frad del diaòl”; Sant’Antonio Abate (17 gennaio), col motto “Sant Antone, ò frèc dl demòne” e San Sebastiano (20 gennaio) con i detti “San Sebastian, ò frèc de cà” e “San Sebastian, un’ira in man”. Molto attesa, nelle famiglie di campagna, è la festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio). Già per la vigilia di questa ricorrenza, e quindi il 16 gennaio, è sempre stata una speciale usanza quella di pulire per bene la stalla, i pollai, i giacigli e le gabbie degli animali. La sera della vigilia è meglio non restare ad ascoltare gli animali perché si dice che parlano tra loro e si confidano i maltrattamenti e le crudeltà degli uomini. Sono parole segrete, difficili da comprendere: per questo non vanno ascoltate e non devono essere disturbati; anche perchè si racconta che nei secoli passati, chi l’ha fatto, poi è morto. Sempre per la vigilia, un tempo, anche il contadino più miscredente celebrava un rito singolare accendendo un cero di fronte all’immagine del santo nell’edicola a lui dedicata e posta, abitualmente, sopra l’ingresso principale delle stalle, recitando un rosario seguito da specifiche giaculatorie mediante le quali veniva invocata. Su tutte le famiglie di animali, di grande come di piccola taglia, suino incluso, esistenti nella sua proprietà, una specie di protezione del santo stesso. A lui si chiedeva inoltre di difendere tutti, la casa e le cose, specie il fienile (una delle ragioni per cui, generalmente, nelle immagini del santo compare anche il fuoco). Un misto quindi di fede occasionale, bigottismo ed opportunismo. Nel giorno del Santo (17 gennaio) è usanza, in molte località, quella di benedire gli animali, le stalle e gli allevamenti, oltre al sale e al pane durante le cerimonie religiose. Per Sant’Antonio non si devono uccidere gli animali, e quindi ci si è sempre guardati bene dall’immolare, ad esempio, una gallina o un coniglio. Chi lo ha fatto, sempre secondo la tradizione, avrebbe visto ben presto i propri allevamenti decimati da qualche epidemia. La sera di Sant’Antonio, popolari, anche in terra lombarda, sono poi i famosi falò propiziatori che vedono mescolarsi tradizione sacra e pagana. I falò simboleggiano la volontà di bruciare il vecchio e il negativo ma, secondo altri usi, anche il gettare tra le fiamme una lista dei desideri da benedire con il fuoco. Un modo anche per celebrare o per “accelerare” la fine dell’inverno. Da non dimenticare anche quel vecchio detto che recita: “Sant’Antonio dalla barba bianca, se non piove la neve non manca”. Trascorsa, da pochi giorni, una delle più celebri ricorrenze invernali, ecco arrivare, il 20 gennaio, quella di San Sebastiano. Santo che, secondo la tradizione popolare ha “la viola in mano”, come a voler indicare l’intravedersi dei primissimi segni della primavera (con uno dei fiori che maggiormente la simboleggiano). Stando sempre alle tradizioni dei nostri vecchi, si dice che per San Sebastiano le galline ricomincino a deporre le uova mentre per Sant’Agnese (21 gennaio), annoverata come Sant’Antonio e San Mauro tra i “Mercanti della neve”, il freddo è per le siepi e per San Vincenzo (22 gennaio) l’inverno mette i denti. Per Sant’Emerenziana (23 gennaio) se non piove il grano è a rischio e per San Francesco di Sales e san Feliciano (24 gennaio) se non piove fa poco grano. Tanto per restare in tema meteorologico, il 25 gennaio, per la Conversione di San Paolo, se è sereno ci saranno buoni raccolti; se piove o nevica ci sarà la carestia; in caso di nebbia sarà l’annuncio, purtroppo, di una moria di animali e se ci sarà la tempesta, addirittura, sarà annunciatrice di una guerra tra i popoli. Arrivano poi, dal 29 gennaio al primo febbraio, i famigerati “Giorni della merla”, ritenuti, per la sapienza popolare, i più freddi dell’anno

– –  STORIA di BERGAMO: GIOVANNI di BERGAMO (martirio il 15 gennaio 688 dC – 1335 anni fa) Giovanni è il primo Vescovo di Bergamo di cui si ha una documentazione certa, anche se non negli archivi di Bergamo. La Città di Bergamo gli ha dedicato una Via. Coprì il ruolo di Vescovo presumibilmente negli anni dal 660 al 688, anni in cui incombeva l’eresia monotelita che divideva la chiesa di Roma da quella di Costantinopoli. Fu Papa Agatone a convocare i Sinodi dei vescovi e il vescovo Giovanni risulta presente nel sinodo di Milano del 679 e nel Concilio di Roma dell’anno seguente, dove la sua firma appare al 54º posto nella professione di fede. Poco rimane della sua vita e della sua storia: Paolo Diacono, monaco e scrittore longobardo, nei suoi testi lo definisce “Vir mirae sanctitatis”; sicuramente il vescovo Giovanni fece opera di cristianizzazione dei longobardi presenti in Bergamo, restituendo al culto cattolico l’antica Chiesa di San Vincenzo, come riportato dai diplomi imperiali. Rimane testimonianza del rapporto epistolare tra il vescovo di Bergamo e il re longobardo Cuniperco circa la discussione che doveva portare al titolo di chiesa Madre una tra la Basilica di Sant’Alessandro, poi distrutta nel 1561 per la costruzione delle mura venete e la Chiesa dedicata a San Vincenzo. Un quadro del Tiepolo in Duomo raffigura il martirio di San Giovanni.

– –  TUTTO CONFERMATO: L’INVERNO E’ ARRIVATO – E’ arrivata la neve al nord, a tratti anche in pianura: “E’ ormai dice il Bollettino di Orio al Serio Airport che la prossima settimana avrà connotati prettamente invernali sull’Italia, a causa dell’affondo massiccio di correnti polari-marittime sull’Europa. Il freddo raggiungerà progressivamente l’Italia a partire dal Nord e da domenica sera, per poi dilagare nel corso della nuova settimana anche al Centro e progressivamente al Sud”. L’incontro col l’aria del Mediterraneo causerà la formazione di diverse perturbazioni, che interesseranno in primis il Centrosud, ma risaliranno anche sulle regioni settentrionali: “Al Nord l’interazione tra questi fronti e l’afflusso freddo permetterà alla neve di cadere a quote collinari se non a tratti in pianura”, spiega ancora il meteorologo. Il fronte in arrivo domenica favorirà nevicate su Alpi e Prealpi ma ancora alle quote medie, in genere dai 700-1300m. Lunedì, invece, tra pomeriggio e sera “risalirà un nuovo fronte con neve questa volta in calo a quote collinari, generalmente dai 300-500m. Occhi però puntati alla terza perturbazione, che tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina interesserà un po’ tutto il Nord Italia. In questa fase la neve potrà cadere non solo a quote collinari, ma a tratti anche in pianura, in particolare nella notte tra martedì e mercoledì sulla Lombardia e Regioni del nord

– –  BERGAMO e le SCALETTE: “RIPA PASQUALINA” – lI nome di questo viottolo può trarci in inganno, in realtà deriva dalla famiglia Pasqualini, che era proprietaria dei terreni e della strada. Iniziamo il nostro giro partendo dalla cascina torre medioevale di Astino (zona Longuelo, fermata autobus n°10), al bivio con via Astino. La strada inizialmente è asfaltata fino al bivio con via Moratelli. Da quì diventa pedonale e gradinata, fiancheggiata da muri a secco. Proseguendo si fa sempre più stretta (in alcuni punti disconnessa), mentre il nostro sguardo può spaziare sui bei terrazzamenti agricoli che ci accompagnano fino alla parte alta dove troviamo delle belle dimore padronali. Il luogo ci offre una panoramica su Borgo Canale, prima di arrivare in via San Martino della Pigrizia, con vista dell’omonima chiesa. Saliamo infine via Sudorno fino all’edificio di Casa “Madre Clelia” dove, piegando a sinistra scendiamo per la strada acciottolata che ci porta al Monastero di Astino, passando accanto allo storico lavatoio del Lavanderio (percorso 2). Il Monastero di Astino fondato attorno al 1070 da alcuni monaci vallombrosani (ora restaurato), è tra i più bei complessi di Bergamo e del Parco dei Colli di Bergamo. Proseguendo la nostra camminata, ed aver fatto un percorso ad anello, ritorniamo al punto di partenza, presso la cascina Torre di Astino

– –  ACCADDE OGGI

  • 1992 – L’Europa scioglie (31 anni fa) la Jugoslavia nasce la Slovenia e la Croazia
  • 1993 – I Carabinieri (30 anni fa) arrestano il Capomafia di “Cosa Nostra” Totò Riina
  • 2008 – Alcuni studenti (15 anni fa) dell’Università “La Sapienza” di Roma, contestato Papa Benedetto XVI costretto ad annullare la sua “Lectio Magistralis”

– –  SIGNIFICATO del NOME “MAURO” è un nome di origine etnica. Proviene dal latino Maurus, “di pelle scura”, e serviva ad indicare gli abitanti del nord Africa, fra l’attuale Algeria ed il Marocco, ossia quella che allora veniva chiamata Mauritania. Il termine proviene dal greco amauros, “moro, scuro”. Nell’antica Roma divenne un cognome, nella forma Maucius o Mautius. Un’altra concezione attribuisce al nome un’origine fenicia: mauharim, “occidente”, serviva, ancora una volta, ad indicare l’Africa occidentale ed i suoi abitanti. Mauro non compare nelle classifiche dei nomi più popolari tra i nuovi nati italiani, ma risulta abbastanza diffuso tra la popolazione adulta. E’ attualmente piuttosto usato anche in Portogallo, Croazia e Belgio. Oggi San Mauro. In Italia portano questo nome circa 216.867 persone di cui il 18,8% in Lombardia

– –  PROVERBIO BERGAMASCO: “San Maüro (15), san Marcèl (16), sant’Antóne del porsèl, i è tri mercàncc de niv e de frècc.” (San Mauro, san Marcello, sant’Antonio del maialino, sono tre mercanti di neve e di freddo)

– –  I TURNI delle FARMACIE:

TURNO DIURNO durante il giorno, dalle ore 9 alle 23.59 è di turno la Farmacia Viale G. Cesare Stadio a Bergamo – per conferma sui turni nei paesi puoi chiamare il Numero Verde Gratuito 800.356114 “Pronto Farmacie” attivo 24 ore su 24.

TURNO NOTTURNO: (da questa sera ore 20 a domani 15 gennaio ore 9 – ci sono farmacie solo con orario continuato solo dalle ore 9 alle ore 23.59)

  • –  BERGAMO:                Farm. Stadio in Viale G. Cesare
  • –  Alta Valle Seriana:     Farm. Clusone Via Gusmini
  • –  Valle Seriana:            Farm. ColzateTorre Boldone Via S. Martino
  • –  Hinterland:                 Farmacia S. Adriano Dalmine – Urgnano (dalle 9 alle 24)
  • –  Isola:                          Farm. Calusco d’Adda – Brembate Sopra (dalle 9 alle 24)
  • –  Bassa Bergamasca: Farm. Ghisalba Santuario
  • –  TREVIGLIO:               Farm. Comunale 3 – Viale Piave 3
  • –  Seriate-Grumello:      Farm. Torre de Roveri
  • –  Valle Brembana:        Farm. Bracca – Isola di Fondra
  • –  Valle Cavallina:          Farm. Riva di Solto – Zandobbio (dalle 9 alle 24)
  • –  Valle Imagna:             Farm. Rota d’Imagna – Farm Berbenno (dalle ore 9 – 24)

Per conferma sui turni si può chiamare anche il Numero Verde Gratuito 800.356114 Pronto Farmacie” attivo 24/24 – oppure consultare www.federfarma.bergamo.it

CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (ex Guardia Medica) tel. 116117 attivo dalle ore 20 alle ore 8 nei giorni lavorativi24 ore su 24 nei giorni di sabato e domenica (fino le ore 8 di lunedì) e festivi.

– –  CULTURA e AVVENIMENTI in CITTA’ e in PROVINCIA

– –  IL CINEMA a BERGAMO: “ERO in GUERRA ma NON LO SAPEVO – film drammatico – durata 90 minuti – critica **** – consigliato +13 anni – trama: Ero in guerra e non lo sapevo trae ispirazione dal libro autobiografico di Alberto Dabrazzi Torregiani e Stefano Rabozzi: Alberto è il figlio adottivo di Pierluigi uscito da quell’esperienza profondamente segnato nel corpo e nello spirito, e racconta la vicenda di un uomo che si trasforma con spaventosa rapidità in un morituro. Il suo rifiuto di collocarsi nel ruolo di vittima è raccontato come un peccato di hybris, e la sua storia ha i contorni della tragedia greca, ma è anche calata in un momento storico di generale conflitto e perdita di senno: e la fotografia (di Paolo Bellan) è cupa come i tempi che racconta. limiti di Ero in guerra ma non lo sapevo sono di varia natura: l’eccessivo didascalismo in una sceneggiatura troppo attenta a camminare sulle uova; una messinscena che sembra ispirarsi al poliziottesco anni Settanta e al western (vedi la musica “morriconiana”) ma invece ricorda da vicino i codici dello sceneggiato televisivo; l’accento milanese fluttuante di Francesco Montanari che incarna Torregiani con partecipazione ma anche un certo manierismo; una ricostruzione d’ambiente eccessivamente impostata

– –  I BENEFICI della FARINA di CECI – è ottenuta dall’essicazione, raffinazione e successiva macinazione di un legume molto prezioso. I ceci infatti, insieme ai fagioli e alle lenticchie, sono uno dei legumi più antichi e salutari per l’organismo. In virtù dell’elevato contenuto di proteine si prestano bene per la preparazione di piatti vegani e vegetariani e costituiscono una salutare alternativa all’assunzione di proteine di origine animale. I ceci sono inoltre un’eccezionale fonte di vitamine e minerali. La farina, in particolare, è ricca di vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina E, Potassio, Calcio e Fosforo. È un’ottima fonte di fibre ed è per questo un alimento utilissimo per chi desidera migliorare la mobilità intestinale. È inoltre priva di glutine e di colesterolo ed perciò usufruibile anche da chi soffre di celiachia e di diabete

– –  SEGNO ZODIACALE “CAPRICORNO” fra il 22 dicembre e il 20 gennaio.

– –  SEI NATO OGGI? – Se siete nati in questa data, siete tra le persone più intelligenti. Spesso gli altri vi considerano l’intellettuale del gruppo, le vostre conoscenze sono estese e sapete sempre come cavarvela. Siete in grado di risolvere i vostri problemi e potete uscire da qualsiasi situazione facendo appello alla vostra ragione. Avete lo stampo del maestro e siete portati a imporre il vostro credo agli altri. Avete un forte fiuto psicologico, dinamismo psichico e una notevole forza di volontà. La vostra logica è evidente. Amate ogni nuova esperienza che vi insegni qualcosa di nuovo. Avete bisogno d’affetto, di sicurezza e di radici

– –  A BERGAMO e in PROVINCIA: Il SOLE sorge alle ore 07.55 e tramonta alle ore 17.06 – Durata del giorno ore 09.11 (+2 minuti rispetto a ieri) – Durata della notte ore 14.49 (-2 minuti rispetto a ieri) – –  La LUNA calante (visibile al 51%) sorge oggi alle ore 00.45 e tramonta i alle 11.50

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