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Che dire, la notizia di affidare la panchina della Juve ad un monumento del calcio italiano come Andrea Pirlo desta molto scalpore. Non stiamo nemmeno qua ad elencare la bacheca di trofei dell’ex regista bianconero.

Il bagaglio tecnico poi è di quello fra i primi al mondo. L’unico neo sta nella totale mancanza di esperienza da allenatore, sia a livello giovanile che di squadre medie o di basso livello. Per carità al super corso di Coverciano avrà dovuto studiare i dettagli del mestiere (lingue straniere, rapporti con dirigenza e stampa…) ma il rischio di bruciarsi è molto alto su una panchina per cui vincere lo scudetto non è considerato nemmeno il minimo sindacale.

La gestione di un gruppo di atleti fra i 20 e i 35 anni che si portano dietro titoli e record contornati da conti correnti da amministratori delegati è quasi mestiere da psicologi al giorno d oggi.

E a quei livelli trovare il giusto eqDue paroline per Pirlo alla Juveuilibrio per tenere dritta la barra nello spogliatoio è più importante che parlare di verticalizzazioni o raddoppi di marcatura. Insomma, il rischio c’è… Va bene si può fare una carriera alla Mancini, ma se va male ci ricordiamo tutti del povero Stramaccioni…

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Autore

Davide Bettinelli

Nato a Trescore nel 1982. Diplomato alla "Pesenti". Occupazione operaio metalmeccanico. Membro del consiglio di fabbrica per la CISL dal 2006 al 2014. Calcio CSI dal 2003 al 2009. 1° posto Endenna gruppo di campionato 2007-2008 Arbitro CSI dal 2009 al 2011. Presidente calcio a 5 CSI dal 2010 al 2013 della Mirafiori. 1° posto gruppo E nella stagione 2011-2012. 1° posto torneo Epifania a Berbenno nel 2011. Tennis a livello amatoriale dal 2013 al 2017. Miglior risultato quarti di finale torneo Quarenga 2016. Iscritto al PD dal 2010

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