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Colpisce positivamente l’imminente uscita, in America il 15 aprile, del nuovo film (debetto alla regia di Rosalind Ross) dal titolo Father Stu (il trailer ufficiale) interpretato da Mark Wahlberg (nel cast anche Mel Gibson e Teresa Ruiz).

Mostra la storia di un uomo (Stuart Long) che, afferrato da Cristo, lascerà il suo passato turbolento da ex pugile e attore per diventare sacerdote. Il trailer e il materiale in circolazione mettono da subito in evidenza che si è in presenza di una vicenda umana davvero toccante perché mostra come una serie di imprevisti, alcuni anche drammatici, non vadano visti come una sorta di accanimento da parte di un generico destino contrario alla felicità dell’essere umano ma, al contrario, come provvidenziali segni per la scoperta della propria vocazione nel mondo. Un film che racconta “un dramma incrollabilmente onesto, divertente e in definitiva edificante su un’anima perduta che trova il suo scopo in un posto molto inaspettato.”

La storia quindi di un prete che, nel corso della sua vita, attingerà dalla sua diificile esperienza pregressa per farsi prossimo alle persone. Diventa in tal modo testimone di quella “chiesa in uscita, chiesa di periferia” così cara a Papa Francesco. Una cambiamento esistenziale che ha lasciato profonde e positive tracce nella diocesi di Helena (suffraganea dell’arcidiodesi di Portland) dove appunto Father Stu ha operato. Una storia pasquale nel senso più ontologico del termine perché mostra come possa cambiare la vita di un uomo quando si lascia afferrare totalmente da Cristo.

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Autore

Alessandro Grazioli

Marito e papà di 4 bambini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, Business Unit Eticapro, Consigliere Comunale, scrittore di libri per l'infanzia, divulgatore e influencer sociale su Socialbg

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