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Sono anni che assistiamo a manifestazioni anti smantellamento dell’ospedale di San Giovanni Bianco. Nell’ultima, il 7 agosto, pare si sia esagerato arrivando al blocco della circolazione sulla provinciale (già strada statale 470 dal 1964 al 2001) per circa un’ora, “dalle ore 8,45 alle 10″, stando ai primi verbali notificati a Jonathan Lobati (presidente della Comunità montana della Valle Brembana e sindaco di Lenna) e al collega sindaco di Taleggio Gianluca Arnoldi. Altri primi cittadini sono stati contattati dalla Questura per la consegna del verbale. Si parla di multe tra i mille e i 4 mila euro. Quindi il blocco del traffico ha avuto delle conseguenze che la Digos, presente alla manifestazione, ha doverosamente segnalato.

Ovviamente per i sindaci multati il provvedimento “sembra assurdo, iniquo e ingiusto. Non eravamo accanto ai nostri concittadini per piacere, ma per dovere. Per questo chiediamo la sospensione immediata delle notifiche dei verbali e siamo pronti a intraprendere un’azione legale comune: si è passato il segno e confidiamo nel prefetto, altrimenti siamo pronti ad andare a restituire al Presidente Matarella la fascia tricolore che indossavamo il 7 agosto in strada. Perché queste sanzioni sono una violenza al Tricolore“. Ma non tutti la pensano alla stessa maniera. Il diritto di manifestare è sancito dalla Costituzione e regolato dalle leggi. Bloccare il traffico invece è tornato a essere reato per effetto del decreto sicurezza del 2018. Originariamente prevista come illecito penale, tale fattispecie era stata infatti depenalizzata nel 1999.

I sindaci farebbero bene a ripassare il testo integrato del DLG 22/01/1948 n. 66 risultante dalle modifiche apportate dal decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 dove l’art. 1-bis recita: “Chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 4.000. La medesima sanzione si applica ai promotori ed agli organizzatori“. Le giustificazioni dei sindaci chiamati in causa sono pretestuose in quanto seguendo la logica del loro ragionamento si potrebbe arrivare a concludere che un primo cittadino in ritardo a un Consiglio comunale possa impunemente superare i limiti di velocità per giungere in orario all’esercizio pubblico del proprio mandato. Non vorremmo che si tornasse al Principe di machiavellica memoria dove il fine giustifica il mezzo. Espressione che non pare proprio da repubblica democratica.

Sul tema si è espresso anche l’ ex coordinatore PD val Brembana, ora passato a Italia Viva, Antonio Gervasoni, che per molti anni è stato in amministrazione a Roncobello: “Mi spiace ma io ho sempre pensato che le istituzioni non debbano scendere in piazza. Troppo sindaci si vestono da sceriffi e vogliono fare le leggi. Non si ricordano cosa hanno giurato e le regole le devono rispettarle anche loro. Nemmeno io sono contento per la situazione dell’ ospedale ma la Digos ha ragione.”

I sindaci minacciano di andare a restituire al Presidente Matarella la fascia tricolore. A rigor di logica non fa una piega: se un sindaco non rispetta volontarimente le regole è bene che si dimetta consegnando la fascia. Ci auguriamo che la Questura non faccia marcia indietro e non si faccia influenzare dall’inutile clamore montato. Cosa sarebbe successo se a bloccare il traffico fossero stati dei giovanotti propensi, invece, a chiudere definitivamente l’ospedale di San Giovanni Bianco poiché non più sostenibile in una valle dove la popolazione decresce e il lavoro svanisce. Chiediamo ai sindaci multati: sarebbe stato giusto sanzionare quel comportamento, ripetiamo illecito?

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Autore

Davide Bettinelli

Nato a Trescore nel 1982. Diplomato alla "Pesenti". Occupazione operaio metalmeccanico. Membro del consiglio di fabbrica per la CISL dal 2006 al 2014. Calcio CSI dal 2003 al 2009. 1° posto Endenna gruppo di campionato 2007-2008 Arbitro CSI dal 2009 al 2011. Presidente calcio a 5 CSI dal 2010 al 2013 della Mirafiori. 1° posto gruppo E nella stagione 2011-2012. 1° posto torneo Epifania a Berbenno nel 2011. Tennis a livello amatoriale dal 2013 al 2017. Miglior risultato quarti di finale torneo Quarenga 2016. Iscritto al PD dal 2010

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