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Mantenere i roccoli lombardi è una priorità di Regione Lombardia. Infatti, una quarantina i roccoli presenti nelle regione, soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia, ma anche a Lecco, Mantova e Monza, potranno ricevere anche quest’anno interventi conservativi grazie a un bando di Regione Lombardia che si è aperto oggi. Il bando mette a disposizione dei roccolatori una dotazione finanziaria complessiva di 80mila euro per progetti ultimati e rendicontati entro il 30 novembre 2021. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 7 maggio 2021.

I roccoli sono autentiche architetture vegetali a cielo aperto, testimonianze della vita passata e di interesse ambientale. Tesori che, nel momento in cui furono concepiti, avevano un valore funzionale per la vita quotidiana, quale elemento fondamentale per il nutrirsi e per la sopravvivenza, e oggi sono una bellezza architettonica da scoprire.

L’annuncio è del consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Giovanni Malanchini, che spiega: “Nati probabilmente nel 1300 grazie all’inventiva dei monaci bergamaschi, i roccoli sono stati per secoli lo strumento principe utilizzato dagli uccellatori nella caccia all’avifauna migratoria. Purtroppo molti di essi sono caduti in abbandono o non sono più utilizzati a causa di normative restrittive, ma quelli rimasti rappresentano una straordinaria testimonianza della cultura e tradizioni bergamasche e lombarde, frutto dell’ingegno delle popolazioni di montagna. Un patrimonio di bellezza e storia che Regione Lombardia da alcuni anni sta sostenendo in maniera concreta, sostenendo e finanziando progetti di recupero, e dimostrando così ancora una volta la sua vicinanza ai cacciatori, vere sentinelle a salvaguardia del territorio”.

I contributi verranno erogati a fondo perduto, fino ad un massimo di 10mila euro e pari al 100% delle spese sostenute per interventi di conservazione e mantenimento di roccoli e delle relative strutture complementari presenti nel territorio lombardoLe domande possono essere presentate dai proprietari del fondo ove sono situati i roccoli, oppure dal conduttore del fondo o dal gestore dell’impianto di cattura, per interventi relativi alla cura o ripristino della struttura principale e delle strutture complementari dei roccoli che oggi, grazie alla loro posizione strategica, hanno spesso un ruolo importante anche nello studio delle rotte migratorie.

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