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Almanacco Bergamo 1 febbraio 2022 (Martedì)

5^ settimana – Giorni inizio/fine anno 32/333 BUONA GIORNATA
AUGURI di BUON COMPLEANNO e di BUON ONOMASTICO a tutti coloro che oggi lo festeggiano

SEI NATO OGGI? Se siete nati in una di queste date, siete dei veri capi. Sapete prendere le decisioni giuste al momento giusto e sapete gestire un gruppo di persone. Siete intraprendenti, generosi e sicuri di voi. In più, se avete molto carisma, pochissime cose vi resisteranno. Indipendenti, creativi, dotati di coraggio e volontà, decisi a farvi strada nel mondo grazie all’intelligenza personale. Siete dei leader, sapete arrangiarvi da soli. Forte ambizione, sostenuta da grande energia e perseveranza, costanza e determinazione, a volte avete bisogno di essere incoraggiati, le vostre capacità di ragionamento sono eccellenti e siete buoni organizzatori.

I SANTI DI OGGI
Santa BRIGIDA d’IRLANDA PATRONA d’EUROPA assieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta. E’ patrona del Comune di Santa Brigida in Valle Brembana (Bg). Invocata e patrona dei pellegrini e dei viaggiatori, dei lattai. Protettrice degli animali da cortile e domestici – Santa VERDIANA Vergine. Fu ammessa da San Francesco d’Assisi tra le fondatrici del Terz’Ordine Francescano – Sant’ENRICO MORSE sacerdote e martire – Sant’ORSO patrono della città di Aosta e della Regione. Invocato contro la siccità, le malattie del bestiame, le intemperie, le alluvioni. Invocato contro i soprusi effettuati da persone che si sentono potenti, durante i parti difficili, reumatismi e il mal di schiena. Notissima la Fiera di San’Orso a Aosta – San SEVERO Vescovo – La Chiesa celebra la festa di altri 8 SANTI e 106 BEATI

SIGNIFICATO DEL NOME ENRICO
Il nome deriva dall’antico tedesco Heimrich e significa “dominatore, possente in patria”. Dalla stessa base germanica derivano le varianti Arrigo e Amerigo.Dopo un discreto successo nei decenni scorsi, Enrico è uscito nel 2004 dalla classifica dei primi 50 nomi più usati per i nuovi nati in Italia. In Italia ortanoi usto nome circa 209.832 persone di cui il 27,1% in Lombardia.

AFORISMA del GIORNO
La verità è che, malgrado le difficoltà insormontabili, tutti noi aspettiamo sempre che ci succeda qualcosa di straordinario

PROVERBI
Giocare e perdere lo sanno far tutti
Dai tempo al tempo
Stellata in cielo, mattinata al gelo
Corto febbraio, mezzo dolce, mezzo amaro
Febbraio caldo, primavera fredda


I MORTI DEL GIORNO A BERGAMO E PROVINCIA (clicca qui)

MASCHERINE FINO al 10 FEBBRAIO

Fino al 10 febbraio le mascherine saranno ancora obbligatorie ovunque anche all’aperto. Compresa la zona bianca. La misura interessa a oggi tre Regioni che si trovano in questa fascia: l’Umbria, il Molise e la Basilicata. Dalla zona gialla in su, infatti, vanno indossate sempre e fino alla fine dello stato di emergenza da Covid, fissata per ora al 31 marzo.

LE NUOVE REGOLE sulla DAD

Per un vero cambio di passo è essenziale che cambino le regole talvolta inestricabili, per le famiglie e per gli istituti stessi, della quarantena a scuola. Oltretutto, le Regioni hanno da tempo ammesso di non essere in grado di assicurare tamponi e tracciamento nelle classi, in questa fase epidemica durante la quale proprio sono i giovani i più colpiti. Domani il governo scriverà nuove norme per la Dad, che da 10 giorni dovrebbe passare a 5. Verranno previste regole uguali o comunque molto simili per i vari cicli di studio: fino a tre casi si va tutti a scuola. Poi ci saranno differenze tra i vaccinati con tre dosi o da meno di 120 giorni e gli altri. Per i positivi, sempre se vaccinati, il periodo di isolamento potrebbe durarev “solo” 7 giorni e non più 10. Addio ai due tamponi alle elementari (T0 e T5). La partita, comunque, non è ancora chiusa: saranno 24 ore “calde”. Alle materne e negli asili si continuerà ad andare a casa con un solo caso perché a quell’età non ci si può vaccinare: su questo punto non sembrano esserci dubbi.

CAPODANNO CINESE: DOPO 60 ANNI TORNA la TIGRE

Oggi 1 febbraio 2022, in occasione del novilunio in Acquario, si festeggia il capodanno lunare cinese, anche chiamato festa di primavera e inizia l’anno della Tigre d’Acqua Yang. In realtà, mentre la festa di primavera cade sempre tra il 4 e il 5 febbraio nel calendario gregoriano, il capodanno cinese dipende appunto dal giorno della Luna nuova (la seconda dopo il solstizio d’inverno) che può avvenire tra il 20 gennaio e il 20 febbraio. Nell’astrologia cinese, che si basa appunto sui cicli lunari, ogni anno è legato ad uno dei 12 segni lunari, i 12 animali che secondo la tradizione erano andati a salutare il Buddha per la sua dipartita terrena. Ogni anno un segno lunare si unisce ad un elemento (ce ne sono 5 anziché 4) e a un polo magnetico, yin e yang. Dopo l’anno del Topo di metallo yang (il 2020) e l’anno del bue di metallo yin (il 2021) caratterizzati l’uno dalle grandi novità che sconvolgono e l’altro dal lavoro sodo, adesso ci prepariamo al terzo dei 12 segni lunari, la Tigre, e cambiamo anche elemento, dal metallo all’acqua.

GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME CIVILI NELLE GUERRE DEL MONDO

Il Parlamento Italiano ha istituito all’unanimità per il 1° febbraio di ogni anno la “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, con il fine di conservare la memoria delle vittime civili dei conflitti, nonché di mantenere alta l’attenzione sul grave dramma umanitario che vivono le popolazioni civili vittime delle guerre e dei conflitti di oggi. nonché di promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra”. Affinché sia raggiunto pienamente, la legge invita gli organi competenti degli enti locali a celebrare la Giornata promuovendo e organizzando cerimonie, eventi, incontri e testimonianze sulle esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso delle guerre mondiali e sull’impatto dei conflitti successivi sulle popolazioni civili di tutto il mondo.

LA NOTTE SPIA PER CAPIRE LA DURATA DELL’INVERNO

Tra oggi e domani si decide la durata dell’inverno. “Quando vien la Candelora dall’inverno semo fora, ma se piove e tira vento dall’inverno semo dentro”. Attenzione però all’interpretazione del proverbio. Cosa accadrà? La tradizione vuole indicare che se il giorno della Candelora c’è bel tempo l’inverno si prolungherà ancora per diverse settimane ma “se piove e tira vento” vuol dire che siamo “dentro” in pieno inverno e che tra poche settimane arriverà la primavera. Questo non vuol dire che i “Santi Mercanti di neve” non scarichino la neve che hanno comprato li chiamano “Mercanti” comprano/vendono). La “Candelora” sta proprio ad indicare il passaggio tra l’inverno/brutto/buio e il tempo di primavera/bello/luce. I popoli antichi in questi giorni celebravano i riti di purificazione dell’anima e del corpo. E’ una festa importantissima per la fede cristiana. Gesù, quaranta giorni dopo il Natale, viene portato al Tempio, la Sua circoncisione, la Purificazione di Maria SS., Gesù viene proclamato dai Sacerdoti nel Tempio “Luce per illuminare le genti”. Anticamente sui balconi della case veniva accesa questa notte una candela benedetta come segno di luce in occasione della festa della Madonna Candelora..

PREVISIONI METEO

Martedì, 1 febbraio:Cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata, non sono previste piogge. Durante la giornata di martedì la temperatura massima registrata sarà di 13°C, la minima di 3°C, lo zero termico si attesterà a 1314m. I venti saranno al mattino tesi e proverranno da Sudovest, al pomeriggio moderati e proverranno da Sudovest. Nessuna allerta meteo presente.

IL PENSIERO del GIORNO

“Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”. In un mondo dominato dalle parole, che comunica poco, si riscopre sempre più il valore della gestualità come rapporto sensitivo tra persone. In questo ritroviamo la concretezza della relazione con chi ci sta vicino e possiamo ritrovare la bellezza della gioia d’essere serenamente fratelli e sorelle in una grande comunione interpersonale. In tal modo tutta la nostra persona può comunicare in modo vero con tutte le altre persone. Padre, il tuo Figlio Gesù si è incarnato e si è posto concretamente in relazione con ogni uomo. Vorremmo sempre toccare il lembo del tuo mantello. Donaci la gioia di stabilire nella fede un rapporto con lui con l’amore alla concretezza del quotidiano per avvertire in noi la sua attiva e rigeneratrice presenza. L’azione dello Spirito ci aiuterà a sentirci creature nuove che crescono ogni giorno nella speranza e nella vera fraternità. Amen

La STORIA di “SANTA BRIGIDA” in VALLE BREMBANA

I primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone. Dall’epoca medievale il borgo, che prese il nome dalla monaca benedettina patrona d’Irlanda, acquisì una certa importanza nell’ambito della fabbricazione di chiodi, ricavati dal ferro estratto nelle vicine miniere, e nella produzione del carbone di legna. Le attività ebbero un fiorente periodo durante la dominazione veneta, e la società ne trasse benefici prosperando a lungo. La Chiesa di Santa Brigida risale all’anno 1000 circa, ora Santuario della Madonna Addolorata, consacrato nel 1566 da San Carlo Borromeo. La prima Chiesa fu costruita dai Monaci provenienti dai Monasteri irlandesi (fondati da San patrizio) dove Madre Brigida era badessa. Qui i monaci crearono la prima Comunità per assistere i carcerati condannati ai lavori nelle miniere per l’estrazione del ferro e del carbone. Questo almeno fino all’arrivo della Repubblica Cisalpina e, in seguito, La dominazione austriaca, che riassettarono il territorio, inglobando tutte le piccole realtà comunali in un’unica entità denominata Distretto delle sorgenti del Brembo con capoluogo a Piazza, e revocarono i privilegi e gli sgravi di cui il paese godeva. A tutto questo si aggiunse la crisi della lavorazione del ferro, a causa di forti dazi imposti dal governo asburgico al fine di favorire la produzione interna ai confini austriaci. La crisi fu irreversibile, fino all’abbandono quasi totale del settore nell’intera zona.

VIE E PIAZZE DI DI BERGAMO. SILVIO PELLICO

Nasce a Saluzzo (Cuneo) il 25 giugno del 1789 –muore a Torino il 31 gennaio 1854 è stato scrittore, poeta, patriota italiano, noto soprattutto come autore de “Le mie prigioni”. La Città di Bergamo e altri Comuni della Bergamo gli hanno intestato una Via. Comincia gli studi a Torino per proseguirli in Francia, a Lione, presso uno zio al quale suo padre Onorato lo affida per avviarlo al commercio, mestiere di famiglia. Ma, come si vedrà, le inclinazioni del giovane Silvio sono di tutt’altro genere. Resterà in Francia fino all’età di vent’anni, apprendendone la lingua ed assimilando molto della cultura francese. Nel 1809 si ricongiunge con la sua famiglia, a Milano, dove comincia a lavorare prima come professore di francese nel Collegio Militare degli Orfani e poi come precettore presso varie famiglie patrizie milanesi. E’ intanto maturata in lui una forte passione per le lettere, che lo porta a conoscere e frequentare alcuni fra i più grandi esponenti della cultura italiana ed europea: Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Federico Confalonieri, Gian Domenico Romagnosi, Giovanni Berchet e altri noti cultori del tempo. Comincia in questi anni la sua produzione letteraria con alcune tragedie, la più importante delle quali è “Francesca da Rimini” che, rappresentata nel 1815 da Carlotta Marchionni, riscontra un successo trionfale. Silvio Pellico ebbe due storie d’amore importanti nella sua vita. La prima fu con l’attrice Carlotta Marchionni: la relazione, contrastata dalla famiglia di Pellico (che non voleva vederlo unito a un’attrice) e sofferta (perché all’inizio non ricambiata), si concluse bruscamente nell’ottobre del 1820 a causa dell’arresto dello scrittore. La seconda fu con la nobildonna Cristina Archinto Trivulzio: Pellico si innamorò della dama nell’estate del 1819, ma ella sposò nel novembre dello stesso anno il conte milanese Giuseppe Archinto. I due innamorati si rividero solamente nel 1836, ma dovettero passare altri 11 anni prima di ritrovarsi definitivamente. “Francesca da Rimini”, insieme ad “Eufemio da Messina”, sono le opere che ne rivelano il profondo talento poetico. In casa del Conte Lambertenghi, fervido liberale, Pellico matura una coscienza politica ed inizia la collaborazione con la rivista “Il Conciliatore” – probabilmente il primo vagito di quello spirito unitario nazionale che ha dato vita al Risorgimento italiano – che il governo austriaco sopprime un anno dopo, nel 1819. Aderisce alla carboneria milanese di Pietro Maroncelli e per questo motivo, scoperti dagli austriaci, viene arrestato il 13 ottobre 1820. Trasferito al carcere dei “Piombi” di Venezia, quattro mesi dopo viene processato e condannato a morte, con pena “commutata in quindici anni di carcere duro da scontarsi nella fortezza di Spielberg”, in Moravia. Durante la prigionia in carcere (durata dal 1820 al 1830) iniziò per Silvio Pellico un periodo di profonda riflessione personale che lo portò a riabbracciare la fede cristiana, che aveva abbandonato durante il periodo francese trascorso a Lione. Un compagno di prigionia, il conte Antonio Fortunato Oroboni lo avvicinò nella fede religiosa. Graziato nel 1830, fa ritorno a Torino dove trova da vivere come bibliotecario in casa dei marchesi di Barolo, rimanendone condizionato dalla mentalità conservatrice e perbenista ma ritrovando, altresì, la tranquillità e la giusta disposizione d’animo per riprendere l’interrotta attività letteraria. Sono di questi anni le tragedie “Ester d’Engaddi”, “Gismonda da Mendrisio”, “Leoniero da Dertona”, “Erodiade”, “Tommaso Moro” e “Corradino”, ed il trattato morale “I doveri degli uomini”, oltre ad alcune cantiche e ad un “Epistolario”. Ma la tranquillità del Pellico viene presto compromessa da problemi che investono la sfera degli affetti familiari e quella delle sue condizioni di salute, che si fanno sempre più precarie. Il 31 gennaio del 1854, a Torino, Silvio Pellico muore, a soli 65 anni

TURNI delle FARMACIE E SERVIZIO PEDIATRICO

TURNO DIURNO durante il giorno, per sapere i turni. si chiamare il Numero Verde Gratuito 800.356114 “Pronto Farmacie” attivo 24 ore su 24.

TURNO NOTTURNO: (da questa sera ore 21 a domani 2 febbraio 2022 alle ore 9,00): BERGAMO Farmacia Mariani Via A. Mai 2/a – Cene Via Marconi 8 – Cologno al Serio Farmacia Comunale Pza Garibaldi – Costa di Mezzate Via Roma 10/b – Dalmine Via Papa Giovanni – Lovere Via Marconi – Fara Olivana Via Provinciale – Mozzo (fino le ore 24) – Onore – Piazza BrembanaPontida (fino le ore 24) – Rota d’ImagnaTrescore Balneario Pza Cavour 1 – TREVIGLIO Comunale 3 Viale Piave – ValbrembillaValbrembo Via Donizetti 1h – Villa di Serio Pza Madre Teresa da Calcutta

CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (ex Guardia Medica) tel. 116117 attivo dalle ore 20 alle ore 8 nei giorni lavorativi – 24 ore su 24 nei giorni di sabato e domenica e festivi.

AVVENIMENTI A BERGAMO E PROVINCIA

  • BERGAMO – Galleria GAMeC – Mostra “Nulla è perduto” nei giorni 4-5-6 febbraio – Ingresso gratuito a tutti gli Operatori della Sanità, associazioni di Volontariato, ecc… in occasione della G.M. della Lotta contro il Cancro
  • BERGAMO – Teatro Tascabile – 2 febbario ore 16,30 – “Dal gioco alla danza – Colori e suoni dall’India” – spettacolo
  • BERGAMO – Teatro in Caverna (Chiesa di Sant’Andrea Via Porta Dipinta)- 2 febbraio ore 20,45 – Film in Caverna
  • BERGAMO – Accademia Carrara – 3 febbraio ore 17 – Visita guidata alla scoperta del Lotto – prenotazione Accademia Carrara – costo guida € 10,00 – ingresso gratuito
  • CASNIGO – Comune – 5 incontri su “Messaggio Infantile” inizio corso 23 febbraio – aperte le iscrizioni 340.2226775
  • LOVERE – Comune – Visita guidata al Borgo storico di Lovere – 6 febbraio ore 15 – prenotazioni Uffici Comunali
  • LOVERE – Teatro Crystal – 12 e 13 febbraio ore 20.30 – Spettacolo “Misero Buffo”
  • PARRE – Pro Loco – Corso di degustazione Vini – 4 incontri – Sede Oratorio – di Parre – prenotazione obbligatoria
  • TREVIOLO – Biblioteca – domenica 6 febbraio ore 15 – presentazione del libro “Mio figlio, l’amore che non ho fatto in tempo a dargli” – ingresso libero

COSA LEGGERE

EUFORIA – Romanzo vincitore del “Premio August 2021” – Autore Elin Culhed – Editore Mondadori – pag. 300 – costo € 19,50 – Trama: “Euforia” racconta l’ultimo anno di Sylvia Plath regalandoci l’indimenticabile ritratto di una mente brillante impegnata in una battaglia con il mondo, con le persone che ama e con se stessa. Quando il romanzo si apre, Sylvia, incinta del secondo figlio, è entusiasta all’idea della nuova avventura in cui lei e Ted Hughes si sono imbarcati insieme: ristrutturare una vecchia canonica lontano dalla grande città, crescere una famiglia in un regno tutto per loro. Prima dell’arrivo dei bambini Ted era il suo compagno in ogni cosa: da intellettuali vivevano intensamente la vita e ne prendevano ciò che volevano. Ma ora Ted scompare sempre più spesso nel suo studio per scrivere mentre Sylvia si ritrova abbandonata, un animale assediato dai suoi piccoli. Il suo desiderio è scrivere, amare, vivere, lasciare un segno nel mondo. Ma dove sarà la sua immortalità? Nei bambini che nutre con il suo corpo o nelle parole che appunta sulla pagina nei pochi momenti rubati? Quando Ted la abbandona definitivamente per andare dalla sua amante a Londra, Sylvia si scopre al contempo intossicata dal suo stesso potere e annientata dalla perdita. In questo stato di euforia, si sente sul punto di raggiungere il massimo dei suoi poteri creativi come scrittrice.

L’ANGOLO del CINEMA

IL SENSO di HITLER – critica *** – durata 92 minuti – consigliato +13 anni – nelle sale dal 29 gennaio – Trama: l documentario, basandosi sull’omonimo libro di Sebastian Haffner si interroga su come, a distanza di quasi 80 anni dalla sua morte, Adolf Hitler e la sua ideologia di sterminio possano ancora affascinare un numero non del tutto trascurabile di persone. Il ritorno dell’antisemitismo, la riscrittura falsificante della Storia e i movimento del suprematismo bianco si rifanno, anche quando apparentemente lo negano, alla sua dottrina e alla sua azione. Intervengono numerosi storici e anche dei cosiddetti ‘cacciatori di nazisti’ che si interrogano sul fenomeno. Viene anche però concesso spazio al saggista inglese David Irving noto supporter dei negazionisti dell’Olocausto.

L’ANGOLO DELLA CUCINA. Il RADICCHIO ROSSO di TREVISO

E’ un prodotto della terra salutare e ricco di benefici: si tratta, infatti, di un efficace diuretico che favorisce la motilità intestinale ed è ricco di preziosi sali minerali (potassio, rame, sodio, fosforo, calcio e magnesio) e di gruppi vitaminici. Inoltre, il radicchio in genere è anche un ottimo rimedio anti-age: essendo ricco di sostanze antiossidanti, è in grado di contrastare il processo di invecchiamento cellulare. Trattandosi infine di un alimento ipocalorico, il radicchio è anche un ottimo alleato per coloro che desiderano smaltire i chili di troppo. Il radicchio di Treviso si contraddistingue per il colore rosso attraversato dalle caratteristiche striature bianche, per la croccantezza e per il sapore piacevolmente amarognolo. Tutte le varietà di radicchio rosso di Treviso, lo ricordiamo, vengono coltivate in particolari aree della provincia di Treviso, Padova e Venezia, che sono tutte caratterizzate da terreno argilloso. Nei medesimi luoghi si svolgono anche la lavorazione e il confezionamento dell’ortaggio stesso. Nel 1996 questo delizioso prodotto ortofrutticolo ha ottenuto il marchio IGP, ovvero il riconoscimento di indicazione geografica protetta; contestualmente fu istituito il Consorzio a tutela del Radicchio Rosso di Treviso e del Variegato di Castelfranco.

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