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“L’aereo è arrivato alle 21, ma io ho raggiunto casa un’ora dopo. E da Orio al Serio a Seriate facevo prima ad arrivare a piedi”.

Aeroporto Orio al Serio

Un’avvocatessa del foro bergamasco, tornata in aereo da Brindisi domenica sera al “Caravaggio” di Bergamo, ha atteso almeno mezz’ora prima che un taxi potesse accompagnarla a casa. E come lei altre venti persone hanno vissuto il medesimo disagio. “Non c’erano taxi in aeroporto. L’unico presente nel corridoio di passaggio era fuori servizio. Dopo trenta minuti di attesa è ritornata in aeroporto la stessa auto bianca (la sola) che avevo visto partire quando sono uscita dal terminal”. Una penuria che ha costretto due persone che non si conoscevano, ma che avevano appurato di abitare lungo la stessa strada a salire su unico taxì e a condividere insieme il tragitto.Nemmeno i continui solleciti al RadioTaxi – continua l’avvocatessa – hanno migliorato la situazione. E’ assurdo che una città che vuole volare alto con il suo aeroporto non abbia una pattuglia di taxi pronti a partire in un giorno e in un orario di rientro come può essere la domenica sera”.

Fatto sta che per mezz’ora (e gli utlimi della fila anche per un lasso di tempo maggiore) sono rimasti in piedi ad aspettare. “C’erano alcune persone straniere con valige pesanti – conclude la legale – e sentendole parlare così male di Bergamo per il disservizio patito mi è ribollito il sangue. Ma avevano ragione. Io viaggio abbastanza spesso e usare il taxi è una cosa abituale, ma in nessuna città italiana e tanto meno all’estero mi era capitata una cosa del genere. Non so cosa pensare. La sensazione è che i taxisti bergamaschi non abbiano bisogno di lavorare”.

Non mi aspettavo niente di più delicato risponde Luca Quaranta del Consorzio taxisti artigiani di Bergamo (Cotabe)nei confronti di lavoratori i quali, quando gli altri scioperano, sono sulle strade a garantire il trasporto alle persone. Anche domenica sera i tassisti del nostro Consorzio erano regolamente in servizio”. “Precisiamo che allo scalo di Orio – rimanca Quaranta – operano in media 25 mezzi, il 75% dei quali hanno licenze di Milano oppure di altri Comuni, dove il RadioTaxi di Bergamo non ha potere. Se manca lo zoccolo duro e se si aggiunge una richiesta incosueta di mezzi in città (come è successo domenica sera per un convegno medico) si può arrivare a situazioni che non rappresentano certo la regola”. (Bruno Silini)

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