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Atalanta–Lazio 0-2. Mi trovo molto indeciso sulla forma di commentare questa finale, ho pensato a 2 opzioni:

  • Solita analisi tecnica della partita
  • Andare oltre la partita, cercare in poche righe di trasmettere le emozioni bellissime che questa trasferta mi ha lasciato.

Ebbene ho scelto il secondo punto in quanto purtroppo la finale è stata falsata dal mancato utilizzo della VAR che “non s’è accorta” del clamoroso fallo di mano di Bastos sul tiro di De Roon con conseguente rigore a favore dell’Atalanta ed espulsione in quanto Bastos era già ammonito. Voglio escludere la malafede, però mi ha fatto rabbia non aver utilizzato lo strumento a disposizione. L’Atalanta che va a Roma a fare una finale unica per la conquista di un trofeo quando ancora capiterà? Questo è stato uno dei primi pensieri dopo la vittoria nella semifinale di coppa con la Fiorentina. Nella mia testa c’erano anche deu ostacoli che hanno reso un po’ più complessa la mia decisione di andare a Roma:

  • Il fatto che all’Olimpico di Roma c’è la pista di atletica che rende un po’ più faticosa la vista della partita soprattutto quando le azioni sono rivolte verso l’altra curva.
  • Motivi di ordine pubblico, soprattutto dopo i noti fatti di Firenze.



Ma l’evento unico e la consapevolezza di avere anche un’ottima compagnia di amici ha sciolto ogni dubbio. Il viaggio lungo, gli amici, i cori sul pullman, le risate, il pranzo  all’autogrill di Montepuciano dove si è mangiato e bevuto di tutto e di più, l’ingresso un po’ troppo lungo in Roma in quanto i bus dei tifosi atalantini erano scortati dalla polizia… ed ecco che finalmente entro allo stadio Olimpico a soli 35 minuti dall’inizio della partita! Mi ritrovo un colpo d’occhio da brividi, ovvero 21.000 bandierine neroazzurre che sventolano, un tifo semplicemente fantastico. La partita finisce male per l’Atalanta ma adesso viene il bello, viene quella cosa che mi fa andare avanti a seguire l’Atalanta nonostante il furto avuto, cioè i giocatori che vengono sotto la curva distrutti e dispiaciuti e noi che facciamo festa come se fosse stata vittoria. Altrimenti per me il calcio ieri sera sarebbe finito.Ma l’Atalanta è un sogno e siam bergamaschi e non conosciamo confini!




La rubrica “La Dea del Teo”