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C’è un’immagine che mi viene naturale associare all’apprendimento ed è quella legata ai bambini che entrano per la prima volta in piscina. In modo evidente quell’esperienza insegna che la possibilità di conoscere qualcosa di nuovo implica diversi aspetti:

  1. La disponibilità ad “immergersi”
  2. La disponibilità ad “osservare” un “insegnante”
  3. La disponibilità a scoprire le proprie potenzialità fisiche e mentali.

Sottesa a tutte queste ce n’è una che è la più importante anche se è invisibile ed è la fiducia. Se ci pensiamo bene chi di noi potrebbe dire di aver visto materialmente questa energia relazionale? Eppure, è alla base di tutto e determina in modo decisivo la qualità della nostra vita a seconda di come decidiamo di attingere o meno alla sua fonte. Analogamente a quanto accade all’ombra con il corpo; la fiducia è collegata in modo inscindibile al nostro “io” ma i suoi effetti non sono immediatamente riconoscibili, come potrebbe invece accadere nel caso delle sagome su un pavimento o su un muro, e dobbiamo pertanto ricorrere al nostro cuore soprattutto quando ci si trova davanti alle persone.

Più precisamente il linguaggio comunicativo della fiducia trova nei volti delle persone il suo rimando più concreto al punto che, trovandoci di fronte a qualcuno, possiamo fare l’esperienza, se siamo attenti, di cogliere quello che la sua vita ci vuole comunicare. E’ ciò che più mi ha colpito degli esercizi spirituali 2021 della Fraternità di Comunione e Liberazione: ovvero l’essere davanti ad un volto pieno di vita. Osservando Don Julian Carron è parso evidente che per non aver paura occorre innanzitutto avere gli occhi ben aperti davanti a ciò che si ha davanti anche se non si conosce l’effettiva portata della “sfida”.

L’opposto quindi di quella “cultura della non paura”, sempre più diffusa in questo periodo pandemico, che promuove, come possibile strada alla felicità, quella della chiusura di uno o, addirittura, di tutti e due gli occhi. Certo guardare la propria vita e i propri drammi non è facile e la strada caratterizzata dal chiudere gli occhi su uno o più aspetti è umanamente comprensibile ma, in ultima istanza, non è liberante e risolutiva. Nell’ultimo anno la vita ci ha immerso in acque sconosciute e siamo, pertanto, tornati tutti ad essere apprendisti nuotatori con tutte le sensazioni ed emozioni connesse a questa condizione.

Cosa ha proposto, pertanto, Don Julian Carron alle persone intervenute agli esercizi? Ha accettato la sfida della relazione ma, diversamente da quanto fanno altri insegnanti/formatori molto noti nei media e sui social, non ha dato delle istruzioni rimanendo a bordo piscina ma ha condiviso la propria esperienza di apprendista nuotatore. Testimoniando la sua relazione con un Altro è stato evidente, in chi scrive, vedere cosa possa accadere in una persona quando decide di fidarsi e affidarsi al rapporto che ha riconosciuto come costitutivo della propria umanità.

Infatti, proprio come nel racconto evangelico dove San Pietro viene invitato da Gesù a raggiungerlo sul mare in tempesta fidandosi esclusivamente della loro relazione, analogamente ha fatto il presidente di Comunione e Liberazione raccontando, in modo molto concreto, di come nella relazione con Don Luigi Giussani (del quale nel 2022, ricorrerà il centenario della nascita), abbia appreso un metodo che è ancora oggi la modalità più efficace per affrontare le sfide della sua vita. Una metodologia solo per addetti ai lavori? Assolutamente no perché si tratta di un cammino profondamente umano durante il quale, passo dopo passo, ognuno potrà verificare quanto il proprio sguardo sulla vita sia all’altezza del “desiderio di felicità” scritto, come una promessa, nel proprio cuore. Il contenuto degli esercizi verrà pubblicato nel mese di maggio e diffuso sia in formato cartaceo che in quello digitale così da consentire a tutti di poterne fruire iniziando così ad immergersi nel mondo di Don Giussani.

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Autore

Alessandro Grazioli

Marito e papà di 4 bambini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, Business Unit Eticapro, Consigliere Comunale, scrittore di libri per l'infanzia, divulgatore e influencer sociale su Socialbg

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