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L’intervista al candidato sindaco Stefano Stecchetti (52 anni, tecnico comunale) in campo per le elezioni amministrative 2020 a Sorisole con la lista civica “SORISOLE INSIEME


Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?

Perché mi piacerebbe parlare poco, ascoltare tanto, e usare il tempo per fare il bene dei cittadini e territorio.

Un giudizio sull’operato dell’amministrazione negli ultimi cinque anni?
Il giudizio non lo devo dare io, il giudizio lo daranno i cittadini all’urna domenica e lunedì. Se il responso elettorale sceglierà questa scontata classe politica, non si farà altro che prendere atto dell’esito che dubito possa essere maggioranza assoluta. Diversamente se Sorisole darà fiducia a Stefano Stecchetti al gruppo SORISOLE INSIEME e al nostro programma, sono pronto a far cambiare passo al paese.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
30 anni al fianco dei sindaci; Senso di responsabilità ed organizzazione; La conoscenza delle norme, della macchina amministrativa e degli Enti superiori.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà a concretizzare?
Manca un amministratore che sa dialogare, ascoltare ed informare tutta la cittadinanza e partecipare ai macro temi con gli altri territori vicini (inclusività). Manca una visione lungimirante e strategica del territorio sui prossimi 30 anni. Questi qua inclusi i fuoriusciti dell’ultimo mese, hanno saputo variare lo strumento urbanistico con concessioni “ad hoc” a vantaggio dei singoli; noi proponiamo un modello più democratico (partecipazione). Manca un progetto per la famiglia che sappia coinvolgere i bisogni e le attenzioni dai giovani agli anziani, ed è qui che noi di SORISOLE INSIEME spenderemo le nostre energie (futuro).

C’è un ruolo strategico che il paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Un obiettivo strategico per la grande Bergamo, è il futuro dell’area ex gres che include il territorio di Sorisole, Ponteranica e Bergamo in minima parte. Anche qui lavoreremo INSIEME per la migliore soluzione, nell’interesse economico, sociale ed ambientale di Sorisole. Con l’arrivo della linea TEB 2, punteremo su una Sorisole capace di valorizzare a pieno le sue potenzialità ambientali nel settore ludico e turistico.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Ad un estraneo direi che il nostro paese è un posto meraviglioso per crescere, immerso nella Meraviglia Italiana del Canto Alto, ricco di tradizioni e brava gente.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
La difficoltà maggiore di un sindaco ritengo sia il dover essere la persona dello Stato più vicina ai cittadini, conoscere le loro difficoltà e il più delle volte non avere gli strumenti adatti o le necessarie risorse per rispondere al bisogno.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Con l’inclusività principalmente. Il nostro programma è ambizioso per questo settore. Risponderemo con un’analisi qualitativa e concreta con tutta la forza disponibile, confrontandoci con le altre realtà comunali più vicine cercando di fare rete. Abbiamo anche importanti obiettivi a favore degli anziani, disabilità e malattie degenerative.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Un politico che spesso mi sovviene è Aldo Moro per la sua capacità di inclusione. Sul piano della coerenza e senso dello stato, i miei eroi sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Beh, cosa gli direi… dopo una campagna elettorale come questa, in cui l’informazione non è mancata di certo, gli direi di non lasciare la scheda bianca e di farsi passare il dubbio leggendo il nostro programma. Colgo l’occasione per inviare il mio personale augurio di “bonne chance” ai miei avversari…

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