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Oltre a Aida il Ducato di Piazza Pontida propone anche un’altra opera in forma scenica, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Verrà proposta in tre località diverse: il 26 luglio a Caravaggio, il 27 luglio a Valbrembo e il 28 luglio a Monte Marenzo.

Questo tourprecisa il Duca Smiciatӧt, al secolo Mario Morottiè nato grazie alla collaborazione con l’Associazione Musica Proibita Management di Azzano San Paolo che annualmente tiene degli stage con cantanti lirici stranieri, per il quale al termine è prevista la rappresentazione di un’opera.

A Valbrembo e a Monte Marenzo l’ingresso è libero mentre a Caravaggio il biglietto costa 20 euro.

“Il Ducato – continua Morotti – insiste nell’andare nelle piazze a presentare l’opera lirica ad appassionati e non. E’ sicuramente un’opportunità per far conoscere il grande patrimonio melodrammatico del nostro Paese. Il valore aggiunto dell’iniziativa si declina anche nel dare spazio a dei giovani talenti. Per esempio, due artisti che hanno cantato l’anno scorso al termine dello stage sono stati ingaggiati dalla Scala“.

La parola al presidente di “Musica Proibita Management “, Fabrizio Brancaccio

IL SUMMER OPERA PROGRAM dell’Associazione Musica Proibita Management offre un periodo di approfondimento della cultura lirica belcantistica italiana. Un’esperienza di studio per cantanti lirici sotto la guida di artisti di fama internazionale: insegnanti di canto, maestri ripassatori, direttori d’orchestra, registi e attori. L’approfondimento principale del canto lirico darà ai corsisti gli strumenti necessari per migliorare la propria preparazione in previsione di una futura carriera. Il programma 2023 consiste in 15 giorni di studio intensivo musicale per la realizzazione della messa in scena dell’opera lirica “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. La collaborazione con il Ducato di Piazza Pontida e con i Comuni di Caravaggio, Valbrembo e Monte Marenzo, è stata ben accolta da subito poiché la divulgazione artistica è da sempre uno degli obiettivi di Musica Proibita, e la possibilità di tessere delle collaborazioni con realtà di grande valore che consentano l’esibizione in luoghi meravigliosi, è un privilegio per noi. Siamo certi che il percorso didattico e la messa in scena dell’Elisir d’Amore darà a tutte le parti coinvolte una grande opportunità di valorizzazione del patrimonio Belcantistico Italiano.

La parola al regista Mario Binetti

Ho accolto con grande piacere l’incarico di curare la regia di Elisir d’Amore da parte di Musica Proibita Management e Ducato di Piazza Pontida. “Giacché a me per tua gentilezza lasci la scelta delladedica dell’Elisir d’amore, io te ne sono graditissimo,e questa sia Al Bel Sesso di Milano… chi più di quellosa distillarlo? Chi meglio di quello sa dispensarlo?” Così Donizetti in una lettera al Ricordi. La raccomandazione non fu accolta, tuttavia a noi resta la maliziosa noterella diaristica del Maestro che rende omaggio a quel ritaglio ambrosiano dell’eterno femminino in dedica di una delle più belle opere dell’Ottocento. Forte di questa dedica ilare da parte di Donizetti, ho scelto di improntare la visione dell’opera con uno sguardo popolare, gioviale, volto ad enfatizzare le situazioni di sorriso e giocosità che sposa perfettamente Donizetti già partendo dalla partitura. Un’impronta classica caratterizzerà i costumi e la scenografia, che seppur minimalista, ricorderà i “luoghi del passato” dove il lavoro della terra la faceva da padrone. Se pur nell’aspetto vi sarà un richiamo classico, l’atteggiamento enfatizzato dei gesti e della mimica da parte dei cantanti darà la chiave di lettura che desideravo, per rendere l’opera più godibile al pubblico. I personaggi Donizettiani animati da una forte ilarità, affronteranno le pagine della partitura come se per gioco volessero catturare l’attenzione “popolare” dello spettatore. La produzione sarà il “lieto fine” di un percorso accademico organizzato da Musica Proibita Management, cantanti da tutto il mondo che vengono in Italia, a Bergamo, per perfezionarsi nel Bel Canto. Giovani talentuosi che si recano nella città del grande Donizetti per un percorso di studio intenso con personalità internazionali e concludono l’esperienza proprio mettendo in scena una delle Grandi Opere Donizettiane. Il valore didattico dell’opera, inserita nel Summer Opera Program, ha avuto un peso fondamentale nella mia scelta di indirizzo registico, le diverse culture dei cantanti sono uno stimolo ricco su cui lavorare, parliamo di diversi continenti: America, Asia, Nord Europa: concentrandoci sulla partitura e sulle indicazioni da libretto, porteremo all’estremo l’interpretazione teatrale di tutta la messa in scena, con l’obiettivo unico di valorizzare il Bel Canto Italiano e le sue tradizioni popolari.

La parola al Direttore d’Orchestra, Davide Bottarelli

L’elisir d’amore,  considerato un capolavoro del teatro d’opera di tutti i tempi, è un melodramma giocoso, dove il sapore  comico dell’opera buffa si unisce con il carattere  romantico del compositore , il quale nel 1832 è ormai  capace di  costruire con ritmi e moduli linguistici del tutto personali una commedia ambientata nella campagna italiana, lontana dai salotti borghesi o dalle lussuose ville aristocratiche . Pur mantenendo gli aspetti della tradizione dell’opera comica all’italiana, si avvale dell’equivoco e della truffa, riuscendo a conferire un nuovo aspetto  a situazioni già sperimentate e a personaggi già presenti nel passato teatrale ed operistico. Straordinario il genio musicale di Donizetti che avvolge di un’aurea romantica i protagonisti e rende credibili sia l’agiata e capricciosa Adina che il povero ed ingenuo Nemorino, mentre scompare la figura del vecchio spasimante per essere sostituita dall’ormai mitico personaggio di Dulcamara, il simpatico imbroglione. Interessante l’operazione di intarsiare l’opera Donizettiana con il percorso di studio degli allievi internazionali. Le varie culture e lo stile, proprio di ogni zona del mondo, danno un gusto raffinato all’esecuzione e rendono stimolante tutto il processo artistico che sta alla base del lavoro del direttore d’orchestra.

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