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Se in internet si trovano notizie affidabili, il pubblico le legge. Altrimenti va a cercare altro, magari sui social. In Italia, i siti dei mass media sono percepiti come poco affidabili. Dunque, gli italiani non hanno fiducia nei media online.

Lo riporta per esempio un articolo di PrimaOnLine sul fatto che qui da noi l’uso di internet a scopo informativo è molto minore rispetto al resto dei 27 Paesi dell’Unione Europea. L’articolo si può trovare al link: https://www.primaonline.it/2022/08/24/359580/italia-tra-i-paesi-ue-che-usano-meno-internet-per-informarsi-va-un-po-meglio-tra-i-25-e-i-54-anni/ e riporta dati raccolti nel 2021 da Eurostat.

Usare internet «a scopo informativo» equivale, per l’istituto di ricerca europeo, a leggere i siti web dei maggiori mass media cartacei e televisivi, sia con forme di abbonamento sia gratuitamente. I cittadini di nazioni Ue che lo fanno di più sono i finlandesi (93%) seguiti da lituani e cechi (92%). I greci sono al 90%, dato interessante e tra poco vedremo perché.

Gli italiani sono al 64% che non è il dato peggiore (i rumeni sono al 59%) ma poco ci manca.

Ma se non leggono i giornali online, cosa ci fanno in internet gli italiani? Qualche dato lo fornisce WeAreSocial, il cui report per il 2022 è stato pubblicato online da TuttoTech (al link: https://www.tuttotech.net/news/2022/02/09/digital-2022-italiani-internet-social-statistiche.html).

Su 51 milioni di italiani utenti del web, 43 milioni preferiscono utilizzare i siti social, come Instagram, Tik Tok e simili. Su questi siti l’89% dei nostri connazionali guarda video e il 44% ascolta musica.

Questo basso interesse italiano per le notizie è confermato da un altro studio, pubblicato dal Reuters Institute dell’università di Oxford e riportato da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera cartaceo dello scorso 17 luglio.

I finlandesi, che sono coloro che più leggono mass media online, hanno un tasso di fiducia nella correttezza delle loro notizie del 69%, che è tra i più alti al mondo. Gli italiani hanno un tasso di fiducia basso, solo 34%… e infatti preferiscono filmati e musica alle notizie.

Il pubblico dei potenziali lettori, in sintesi, non è stupido. Se percepisce che i siti di informazione sono affidabili, li legge e magari spende pure soldi per abbonarsi. Se invece percepisce che la maggior parte delle notizie sono fake news oppure opinioni politicamente orientate, be’, non sta neanche lì a preoccuparsi. Piuttosto va a vedersi video di gattini e ballerine strane sui social.

In questo mare di dati ce n’è uno che stride: quello dei greci. Più sopra è detto che sono tra i maggiori utenti di siti online di mass media, col 90%. Ma per quanto riguarda la fiducia in quello che leggono sono tra i peggiori d’Europa, al 19%. Cioè, sanno che online c’è un sacco di schifezza, ma nonostante questo la vanno a leggere lo stesso.

Strani gusti. Strana psicologia sociale. Forse, strane rilevazioni statistiche.

Autore

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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