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Un gruppo di ragazzi di Boltiere, carichi di voglia di fare qualcosa per il proprio paese, hanno creato un punto di incontro aperto ad ogni età, per fare riflessioni, confronti e  una serata di approfondimento ogni settimana. Fin dall’inizio questo progetto ha avuto riscontri positivi dai cittadini, ma purtroppo, a causa della pandemia, il tutto si è dovuto chiudere temporaneamente.

Il loro motto è Boltiere in progress (è anche il nome della loro pagina Facebook), e come ci spiega un giovane di questo gruppo, Matteo Rota, il loro obbiettivo è quello di creare un senso di condivisione di comunità. Così anche durante questo momento difficile si sono rimboccati le mani e messi a disposizione del Comune come volontari. Con loro nel gruppo (una settantina di persone) hanno voluto inserirsi under 50 e rifugiati ospiti del territorio.

Il loro primo incarico è stato quello di consegnare a domicilio spese e beni di prima necessità. Visto che le piccole aziende non riuscivano a soddisfare tutte le ordinazioni, i giovani di sono offerti di ritirare la merce dal negozio e consegnarla in casa, dando così vita a una piccola catena di solidarietà. Poi hanno cominciato a consegnare pasti a domicilio agli anziani: andando di persona prima alla mensa e poi in famiglia, magari fermandosi a fare anche due chiacchiere. Raccontano che è stato un vero scambio, felici di poter incontrare qualcuno.

Dare una mano al prossimo era sempre più bello, e così i volontari di Boltiere in progress si sono occupati anche della distribuzione di mascherine. In seguito tramite la Caritas, hanno fatto una colletta alimentare davanti ai supermercati, destinando la spesa alle famiglie in difficoltà. Il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, su proposta delle Acli provinciali, i volontari hanno organizzato un pranzo sociale.

Tutte le famiglie del paese potevano ordinare una consegna a domicilio, scegliendo anche di fare un pranzo sospeso destinato a chi non può pagarlo. La donazione prevista per un pasto era di 10 euro ma tutti hanno hanno donato di più. Infatti la donazione media a pasto è stata di 14 euro.

Visto che non è ancora possibile organizzare momenti di ritrovo nella loro sede, hanno deciso di fare, per quattro lunedì, dei collegamenti in streaming, dove seguire “Boltiere in dialogo”. Nelle dirette racconteranno ciò che è successo nel territorio, anche con delle interviste ai volontari, sindaco e parroco

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