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Giovanna, sebbene non avesse ricevuto alcun incarico formale, divenne presto una figura centrale nell’esercito francese. Era vestita ed equipaggiata da soldato e teneva in mano uno stendardo bianco raffigurante in centro Dio benedicente il fiordaliso francese (simbolo del suo paese) e ai lati gli arcangeli Michele e Gabriele. Tutti la chiamavano “Giovanna la Pulzella” come lei stessa aveva voluto dopo aver sentito le “voci” chiamarla così.

Giovanna riuscì a raccogliere da tutto il regno un gran numero di soldati volontari, li caricò di entusiasmo e determinazione e li condusse ad Orléans, sotto assedio, il giorno 12 ottobre 1428.

Nei primi mesi dell’assedio gli inglesi erano riusciti a costruire undici avamposti dai quali gestivano i soldati. Tali fortificazioni avevano compromesso ogni comunicazione, soprattutto quelle fluviali. Il lato settentrionale del ponte sulla Loira che terminava nella fortezza dello Châtelet, però era ancora in mano francese. Dopo quattro mesi di assedio la città perse il conte di Clérmont che abbandonò vigliaccamente Orléans insieme alle sue truppe ed ad altri capitani.

Difesa da un numero sempre più esile di soldati, la città era allo stremo. La popolazione convinse Jean d’Orleans, capo della fazione Armagnacca che difendeva la città, a chiedere la resa ai Borgognoni e agli inglesi, capeggiati da Filippo il Buono, anche se ciò avrebbe comportato la sottomissione di Orléans ai Borgognoni. Filippo si mostrò interessato all’offerta e la sottopose alle autorità inglesi, ma questi la respinsero. Per loro, infatti, Orléans era troppo importante perché fosse lasciata in mano francese, nemmeno se fossero stati i loro alleati Borgognoni ad averne il controllo.


Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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