Biondi immobiliare

Attraverso il suo esempio Giovanna mise in atto una radicale riforma delle abitudini dei soldati imponendo uno stile di vita rigoroso e quasi monastico: fece allontanare le prostitute che seguivano l’esercito, proibì ogni violenza o saccheggio, minacciò provvedimenti contro i soldati colti a bestemmiare, impose loro di confessarsi e li fece riunire intorno al suo stendardo in preghiera due volte al giorno. Sebbene tali misure avrebbero potuto essere fortemente impopolari a quei tempi e difficili da applicare per qualsiasi comandante, grazie al suo carisma, Giovanna riuscì a farsi ascoltare e ad instaurare un rapporto di reciproca fiducia con le truppe. Il divieto di saccheggio, inoltre, contribuì a favorire l’avvicinamento della popolazione civile ai suoi difensori. Soldati e capitani, contagiati dall’esuberanza della giovane e sostenuti dalla popolazione di Orléans, si preparavano alla riscossa.

LO STENDARDO DI GIOVANNA D’ARCO

Il vessillo o stendardo di Giovanna d’Arco era costituito da un rettangolo di lino bianco sul quale erano raffigurati Gesù e i simboli degli Evangelisti circondati da angeli. Ai lati  erano raffigurati gli arcangeli Michele e Gabriele. In alto era presente un’asta per facilitare la visibilità in battaglia. Il tutto era accompagnato dalle parole “Ave Maria” e “Jhesus Maria” scritte in lettere d’oro. Questo vessillo aveva un grande significato spirituale e morale per gli eserciti francesi, che lo consideravano un simbolo di protezione divina e di guida nelle battaglie


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Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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