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Da alcuni giorni a questa parte dai social network notiamo parecchio disagio per la situazione di degrado della stazione di Bergamo. Ma la cosa crea imbarazzo è la sottolineatura della questione da parte dei membri della sinistra che appoggiano l’attuale maggioranza in Comune. Che il problema sia complesso e provenga da lontano e che in tutte le città del mondo ci siano luoghi di degrado e bassi livelli di sicurezza è risaputo.

La riflessione sul degrado della stazione è stato sollevato per esempio su Facebook da Margherita Molinari (ex candidata per la Lista Gori in città nel 2014, nel CdA di Bergamo Infrastrutture). “Da settimane, in stazione, a quest’ora (19.34 l’ora del post), – scrive la Molinari – le biciclette del bikesharing sono diventate delle “panchine” pubbliche e i cestelli delle bici sono diventate dei porta birra dei bivaccatori che frequentano la Stazione. La sera, proprio come oggi,quando devo prenderne una per tornare a casa sono sempre più intimorita ed è capitato di diventare oggetto di battute e comportamenti poco piacevoli. C’è ancora luce in questo periodo ma non oso immaginare tra poche settimane. Non conosco di chi sia di competenza la gestione, ma denuncio questa situazione perché vorrei che episodi di questo tipo non venissero più tollerati, soprattutto perché spesso oggetto di queste molestie sono le donne e le ragazzine“.

Non esiste sistema economico liberale dove la parte più bassa della scala economica sociale non trovi un habitat ideale nelle zone periferiche e suburbane di ogni comunità cittadina. La cosa però che crea disagio è un evidente tentativo maldestro di tenere insieme garantismo massimo a favore di certi personaggi che definire signori è un eufemismo e allo stesso tempo garantire la sicurezza di giovani donne manager che tutti i giorni sono costrette per lavoro a passare da questi luoghi presidiati da nullafacenti o anche peggio i quali non si fanno problemi a schernire con battute o avances di cui è meglio non approfondire i dettagli.

Ci preme sottolineare che in casi simili il sindaco di Milano Beppe Sala (area PD per chi se ne fosse dimenticato) per tentare di dare un sterzata di legalità in via Padova ha fatto intervenire l’esercito. Questa cosa si può fare a Bergamo senza passare per attentatori dello stato di diritto e tranquillizzare almeno quelle donne che hanno il diritto di accedere all’area in sicurezza? Il PD è sempre stato in prima linea nella difesa dei diritti del gentil sesso. Siamo sicuri che anche in questo caso saprà risolvere la questione e dare la precedenza alle donne che creano PIL e ricchezza al paese e rinunciare ad u po’ di garantismo a vita a quei soggetti che delle regole e delle istituzioni se ne sono sempre fregati.

Il post della Molinari non è passato inosservato tanto che il consigliere comunale Ezio Deligios (Lista Gori) in commento al post della Molinari scrive: “Stefano Zenoni puoi verificare? Sergio Gandi cosa possiamo rispondere?“. Non si tratta di due sconosciuti ma del vicesindaco Gandi (con delega alla Sicurezza) e dell’assessore Zenoni con delega alla Mobilità.

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Autore

Davide Bettinelli

Nato a Trescore nel 1982. Diplomato alla "Pesenti". Occupazione operaio metalmeccanico. Membro del consiglio di fabbrica per la CISL dal 2006 al 2014. Calcio CSI dal 2003 al 2009. 1° posto Endenna gruppo di campionato 2007-2008 Arbitro CSI dal 2009 al 2011. Presidente calcio a 5 CSI dal 2010 al 2013 della Mirafiori. 1° posto gruppo E nella stagione 2011-2012. 1° posto torneo Epifania a Berbenno nel 2011. Tennis a livello amatoriale dal 2013 al 2017. Miglior risultato quarti di finale torneo Quarenga 2016. Iscritto al PD dal 2010

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