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Mozzo avrà un polo civico da due milioni e 200mila euro tra scuole medie e la biblioteca civica. Il progetto, firmato dallo Studio Oberti, si chiama “Genius Lochis” e richiama, parafrasando un il motto latino del “Genius Loci”, Guglielmo Lochis illustre cittadino di Mozzo tra Settecento e Novecento. Il polo civico prevede il rifacimento dell’anfiteatro della scuola media, l’ampliamento dell’attuale “palestra piccola”, una sala civica con funzione di “lanterna” accesa (a significare una presenza attiva) sulla nuova piazza che andrà a crearsi tra la biblioteca e il nuovo anfiteatro. Non si realizza tutto in un unico blocco bensì in quattro lotti successivi. Si parte con l’anfiteatro (ecco un primo rendering) grazie allo sblocco dell’avanzo di bilancio di 800.000 euro concesso dal Ministero delle Finanze dopo la presentazione (condicio sine qua non) del progetto esecutivo.  Si conta di partire con il cantiere a giugno appena chiudono le scuole in modo da completare nelle vacanze scolastiche il grosso dei lavori che dureranno comunque almeno sei mesi. Adesso l’anfiteatro fa parte della scuola.


L’intenzione è separarlo 
in modo da renderlo un luogo indipendente di fruizione pubblica. “L’anfiteatroprecisa il sindaco Paolo Pelliccioliconterrà 216 posti disposti su confortevoli seggiole (non gli scomodi gradoni attuali) che guarderanno verso uno spazio scenico più ravvicinato al pubblico. Inoltre saranno abbattute le barriere architettoniche che ora sussistono, rifatta l’illuminazione, ottimizzato il sistema di riscaldamento, migliorata l’acustica che adesso è pessima, ricavati spazi accessori come un ingresso, un foyer, un magazzino per le attrezzature, una sala regia, uscite di sicurezza e servizi igienici”. Si interviene anche sulla quinta teatrale che diventerà una grande vetrata che potrà aprirsi all’esterno dove saranno collocate delle gradinate per gli spettatori. “Un teatro ‘double face’ – rimarca Pelliccioli – .Spettacoli all’interno per la stagione fredda e performance all’esterno per quella estiva. L’importante è portare il territorio nel nuovo auditorium. Non solo come pubblico bensì come forze propositive di eventi e manifestazioni. Adesso, le occasioni di utilizzo dell’attuale auditorium sono limitate. Definiremo una proposta culturale costante durante l’anno legata alla musica, al teatro, alla danza. Abbiamo moltissime associazioni e gruppi che hanno voglia di manifestare il loro valore artistico in un’ottica di condivisione comunitaria anche in stretta collaborazione con le scuole“.


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