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In provincia di Bergamo è operativo da alcuni giorni il “Protocollo valanghe” 2018-2019, che quest’anno viene finanziato con 80mila euro da Regione Lombardia, secondo quanto deciso dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni. La Regione contribuirà quindi per l’80% circa ai fondi necessari all’amministrazione provinciale a garantire e a pagare gli incarichi esterni agli esperti di nivologia incaricati di monitorare costantemente per tutta la durata della stagione invernale (da novembre ad aprile) la situazione del manto nevoso sulle montagne bergamasche, verificando la tenuta complessiva del manto nevoso. In caso di pericolo di distacco di valanghe, usufruendo degli elicotteri messi a disposizione da Regione Lombardia, la massa nevosa viene bombardata con onde sonore e “obbligata” a scendere a valle secondo un percorso studiato per non causare danni. “Solo l’anno scorso abbiamo effettuato svariati interventi – ha spiegato Foroni – Se non fossimo intervenuti probabilmente avremmo dovuto ricorrere a misure di emergenza per liberare strade interrotte, evacuare centri abitati, ripristinare infrastrutture e collegamenti, con disagi enormi alle popolazioni colpite e a tutto il sistema turistico così importante per le nostre montagne”.


Oltre alla provincia di Bergamo, la Regione finanzia il progetto di prevenzione valanghe anche nelle province di Brescia (32mila euro) e Sondrio (58mila euro). Il protocollo regionale è stato attivato nelle tre province a partire dalla stagione 2014-15 e fino all’ultima 17-18. “Regione Lombardia ha deciso quest’anno di venire in aiuto delle Province più a rischio garantendo finanziariamente un progetto di prevenzione che funziona in via sperimentale già dal 2009 proprio in provincia di Bergamo – ha aggiunto l’assessore regionale – Siamo stati i primi in Italia a mettere in campo un modello di gestione del rischio valanghe che ha fornito numerosi spunti anche alla normativa nazionale in materia. Da quest’anno Regione Lombardia, oltre alla propria capacità organizzativa, ci mette anche la maggior parte dei finanziamenti che prima si sobbarcavano interamente le tre Province interessate”.


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