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Alla luce del recente cambio di colore della fontanella di Bergamo (conosciuta come Vedovella e Drago Verde) accolgo con empatia la richiesta di tanti cittadini affinché le venga restituito il suo vestito originale; da qui la decisione di scrivere questo scambio epistolare… per conoscere anche il punto di vista di questa nostra protagonista cittadina.

La lettera dei bambini alla vedovella di Bergamo

Cara Vedovella di Bergamo,
sono da pochi ultimati i lavori di ristrutturazione della piazza e noi bambini, di ieri e di oggi, siamo subito tornati a farti visita. Purtroppo, però, lì per lì non ti abbiamo riconosciuta e questo perché il tuo bellissimo colore, che richiamava quello di un Drago, è stato sostituito da un’altra tonalità. Certamente chi ha compiuto questo gesto l’ha fatto per renderti più bella e “al passo coi tempi” tuttavia il precedente colore richiamava profonde emozioni nel nostro cuore. Infatti, proprio come accade alle stagioni, ad ogni colore è legato uno stato d’animo e quel tuo verde era per tutti il segnale che l’acqua era fresca e pronta da sorseggiare. Visto che crediamo nelle favole e che il lieto fine può sempre arrivare con questa lettera ti chiediamo espressamente: cara amica c’è qualcosa che possiamo fare? 


La risposta della Vedovella di Bergamo ai bambini

Oh, piccoli miei che gioia mi danno le vostre parole perché, dovete sapere, anch’io sono rimasta stupita dal nuovo colore. Ad una certa età, infatti, si diventa un po’ abitudinari e così come accade per voi umani quando diventate anziani; analogamente anch’io mi trovo disorientata da quando l’abito mi hanno cambiato. Sono certa che modificarmi il colore è stato un atto di amore perché a volte si prova a tinteggiare ciò che il tempo ha iniziato a segnare. Non so bene perché nacqui vestita con quel colore ma una cosa ho imparato in vostra compagnia: la mia divisa non passava inosservata alla persona che era assetata. Quanti cambiamenti ho visto accadere e questa cosa fa parte della vita ed è naturale; tuttavia, insieme alla casetta di legno di Natale e alla giostra a lei vicina, credo che anch’io, a modo mio, della città sia una anziana amica.  Non so esattamente cosa potete fare ma una cosa certa: il cambio del mio colore non diventi motivo per litigare. Ricordate pure al nostro sindaco e all’amministrazione qual è il mio vero colore; tuttavia se nulla, però, dovesse cambiare non dovete averne a male. In fondo anche se adesso ho un altro vestito ciò che conta è che non passi inosservata perché per portare ristoro e refrigerio ai voi cittadini sono nata. Con la vostra lettera mi avete fatto sentire ancora una volta speciale ed è per questo che, ancora per tanti e con tutto il mio cuore, vi aspetterò sempre in cima al viale!


La petizione per rispistinare il colore originario

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Autore

Alessandro Grazioli

Marito e papà di 4 bambini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, Business Unit Eticapro, Consigliere Comunale, scrittore di libri per l'infanzia, divulgatore e influencer sociale su Socialbg

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