Operazione Tedoldi n. 11
Lo scorso 9 ottobre ho cominciato un nuovo corso di scacchi, a Bergamo. Martedì 17 ne comincio un altro, a Verdellino. Mercoledì 18 un terzo, a Spirano. E il 16 novembre, ehm, un quarto, a Treviglio.
Quando ho fatto il corso della Federazione Scacchistica Italiana per diventare istruttore, pensavo di farne qualcuno, ma così stanno diventando proprio tanti!
Anche perché non sono tutti uguali. Il primo, per esempio, quello di Bergamo, nasce da un’idea di Filippo Tancredi, che è uno psichiatra. Con la sua Fondazione Anisé Psiche futuro Innovazione segue alcuni ragazzi provenienti da famiglie cosiddette disfunzionali. In sintesi, la loro normalità quotidiana è la difficoltà a gestire la propria vita. Gli scacchi, tra le altre cose, consentono di verificare che tante situazioni complicate si possono invece controllare.
L’utilizzo dello sport come terapia si sta diffondendo a varie discipline e ha vari ambiti di applicazione. Questo degli scacchi (sport della mente se ce n’è uno) nell’ambito psicologico è a suo modo innovativo. E stimolante, devo ammettere.
Che un istruttore di scacchi agisca in ambiti che sono oltre quello agonistico mi sembra un arricchimento. Mi sa che ne parlerò ancora…
Gli altri corsi che sto iniziando sono più tradizionali. Sono rivolti a principianti che vogliono imparare il gioco e più in generale il mondo che gli sta dietro – a scacchi giocano, quotidianamente su internet, qualcosa come 200 milioni di persone in tutto il mondo, di età compresa dall’infanzia all’estrema vecchiaia. Senza contare quelli che frequentano i Circoli locali dove ci si incontra dal vivo.
Quello del martedì comincerà a Verdellino il 17 ottobre, orario dalle 18:30, presso la biblioteca comunale in via Principe Amedeo 53.
Quello del mercoledì comincerà a Spirano il 18 ottobre, dalle ore 19:00, presso la sede dell’Asd Scacchistica Bassa Bergamasca in via Misericordia 1.
Quello del giovedì mi lascerà un po’ più di agio: comincerà a Treviglio il 16 novembre, alle ore 18:00, presso il museo Explorazione in piazza Cameroni.
Il format di questi 3 corsi è quello che ho affinato negli ultimi anni: 12 lezioni (1 alla settimana, durata circa 3 mesi) divise in una prima parta teorica, dove insegno concetti, e una seconda parte pratica, dove faccio subito applicare sulla scacchiera.
Il fatto che ci sia questo interesse diffuso per gli scacchi mi sembra confermare l’idea che, insomma, questa sarà pure un’epoca di frenetica velocità, ma alle persone pensare con calma e profondità fa piacere. Le nuove tecnologie spingono verso direzioni inusitate, tra internet, intelligenze artificiali e database sempre più enormi e ramificati. Tuttavia, un po’ di calma, di approfondimento, di riflessione (come quella che è spesso necessaria sulla scacchiera)… be’, sono cose parecchio divertenti.
(L’Operazione Tedoldi è una cosa che mi riguarda personalmente. È cominciata da una chiacchierata fatta al Circolo scacchistico di Treviglio intorno al 2007, e da una domanda che molti giocatori si pongono: un adulto che sappia giocare già da molti anni, pur essendo una schiappa come il giorno prima di imparare il gioco a che livello agonistico può arrivare…? Secondo un’opinione consolidata il limite è 2000 elo. Io ci sto provando)