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Lo scorso 18 settembre la nazionale maggiore spagnola di basket ha vinto il campionato Europeo. Nelle settimane precedenti dell’estate 2022, tra campionati di basket d’Europa e del Mondo, in ogni categoria d’età la Spagna è arrivata in finale, vincendo la medaglia d’oro (3 volte) o quella d’argento (5 volte).

Il motivo per cui la nazionale maggiore vince così tanto, risiede nel suo allenatore: Sergio Scariolo. Che è nato a Brescia nel 1961 e ha cominciato ad allenare giovanissimo, in pratica senza avere una carriera precedente da giocatore (qualche informazione si trova sulla pagina della Wikipedia a lui dedicata, online al link https://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Scariolo).

Che avesse talento per il ruolo lo si capì prestissimo, quando a 24 anni (!) vinse il Mondiale militare con la nazionale italiana. Nel 2009 è stato assunto dalla Federazione spagnola, e ha condotto la nazionale iberica a 5 medaglie Europee (4 d’oro), 2 Olimpiche (1 oro e 1 argento), 1 Mondiale (oro).

A ciò ha aggiunto vittorie con squadre di club, tra cui 3 scudetti tra Italia e Spagna e 1 anello Nba, da vice allenatore nel 2019 con Toronto.

Un dominio del genere, a livello di sistema, è stato ottenuto con un lavoro prolungato nel tempo che Scariolo ha spiegato ad Andrea Tosi su la Gazzetta dello Sport cartacea del 20 settembre.

In sintesi, il reclutamento per le squadre nazionali comincia mandando i tecnici federali a scandagliare i settori giovanili dei club cercando già i ragazzi di 12 e 13 anni. Da quel momento i migliori cominceranno a salire la piramide delle nazionali giovanili.

Il risultato, nel 2022, è stato che le 2 under 16, maschile e femminile, hanno vinto l’argento Europeo, le 2 under17 hanno vinto l’argento Mondiale, l’under 18 femminile ha vinto l’argento Europeo, l’under 18 maschile ha vinto l’oro Europeo, e le 2 under 20 hanno vinto l’oro Europeo.

Arrivati a quel punto resta lo sbocco nella nazionale maggiore, per il quale Scariolo ha concepito un doppio binario: chi gioca ad alto livello, per esempio nell’Nba, può saltare qualche convocazione, a causa del sistema delle «finestre» che molti commissari tecnici detestano. In pratica, se una finestra temporale per un torneo tra nazionali coincide con impegni importanti per i club, i giocatori stanno nei club.

Ogni squadra nazionale ha i suoi modi per assorbire le defezioni, e i suoi modi per polemizzare a vario titolo con i dirigenti.

La Spagna di Scariolo ha creato un gruppo di 16 giocatori sempre disponibili, cui quelli più famosi si aggiungono quando possono.

Nonostante questo, in vista dell’Europeo 2022, la Spagna partiva sfavorita, classificata 9ª nel ranking. Il motivo era che i componenti della generazione di fenomeni vincitrice dei titoli dell’ultimo decennio, a cominciare dai fratelli Gasol, si erano ritirati o erano assenti per altri motivi.

Scariolo ha dovuto schierare 9 esordienti su 12.

Ma il sistema spagnolo è talmente profondo che la squadra ha vinto lo stesso.

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Autore

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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