Biondi immobiliare

La variante al Pgt di Paladina (Piano di Governo del Territorio) è stato adottata. La documentazione è depositata in libera visione fino al  29 settembre con l’adeguato supporto informativo dell’ufficio tecnico. Da quella data, fino al 30 ottobre, qualunque cittadino  potrà far pervenire osservazioni, da presentare in duplice copia in carta libera all’ufficio protocollo. Anche sul sito internet del Comune di Paladina sono disponibili i documenti e le tavole che sostanziano l’adozione dello strumento urbanistico: il documento preliminare, le analisi geologiche e tutti gli interventi previsti suddivisi per ambito. Il sindaco, Tommaso Ruggeri, si è reso disponibile ad una serie di domande.

Una variante al Pgt partecipata?

Ci sembrava giusto, in un’ottica di trasparenza e di piena partecipazione dare la possibilità a tutti di approfondire quello che mi piace pensare come un serbatoio di idee da perfezionare e da verificare. Il nostro obiettivo è di approvare una variante al Pgt di Paladina con il coinvolgimento più ampio possibile della cittadinanza, in particolare di chi già si impegna per la comunità o è intenzionato a farlo e dei giovani cittadini che vorremmo facilitare a prendere il testimone dell’impegno civico per i decenni futuri. 

Tra 10 anni come immagini il paese?

Come un luogo bello e confortevole dove è piacevole abitare, perché vicino ai servizi della città ma più tranquillo e sereno e a contatto diretto con la natura, con rapporti di vicinato che rendono più appagante e sicura la vita quotidiana. La conservazione e la tutela degli elementi naturali di cui è ricco il territorio del nostro comune che per metà è inserito nel Parco dei Colli ed è attraversato da ben tre corsi d’acqua, sono stati due delle linee guida nella scrittura della variante di piano. La nuova variante al Pgt di Paladina è stata pensata per valorizzare e migliorare ulteriormente la destinazione residenziale di Paladina.

Il sogno della piazza è solo sulla carta?

La riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto e delle aree circostanti dove sono già collocati molti servizi e molti altri ne sono stati previsti, è obiettivo prioritario dell’amministrazione. Con lo scenario immobiliare attuale e prevedibile per i prossimi anni, la valorizzazione  di questi spazi sarà possibile solo attraverso un  accordo di collaborazione tra pubblico, parrocchia e i privati prospicienti. L’Amministrazione, con la variante di piano, ha formulato una sua proposta che ritiene economicamente sostenibile e vantaggiosa per tutti e che si auspica possa diventare un concreto punto di ripartenza nel confronto con  i soggetti coinvolti. Coscienti che si tratta di un percorso attuabile solo con la costruzione di un partenariato, l’Amministrazione è ovviamente disponibile a valutare ogni proposta di miglioramento che,  facendo prevalere l’interesse dell’intera collettività,  sappia perseguire l’obiettivo di un forte rinnovamento civile di questo luogo al fine di renderlo coerente con l’ulteriore miglioramento della qualità della vita ipotizzata per la comunità di Paladina.

Nel concreto cosa prevede la variante al Pgt per la piazza?

Obiettivo della variante al Pgt di Paladina è favorire la riqualificazione e in parte una nuova destinazione, anche tramite demolizione e diversa ricostruzione, di una parte degli edifici che si affacciano sulla piazza (incluso il Comune), in via IV Novembre e in via Ossanesga. E’ prevista la creazione di una vasta area pedonale con la definizione di una nuova viabilità. Gli edifici dovrebbero includere oltre a nuove residenze in linea con le attuali esigenze dell’abitare, una serie di servizi tra cui un teatro, il cui spostamento in Piazza creerebbe le condizioni per un allargamento dell’area dell’oratorio con la possibilità di realizzare uno spazio attrezzato e adeguato per feste, incontri e manifestazioni.

Il ruolo della 470 dir?

Gli scenari della mobilità e degli investimenti pubblici nei prossimi anni rendono a nostro avviso molto  improbabile la realizzazione della variante alla 470 dir nel tratto Paladina-Sedrina; ciò, assieme al ritorno di attualità del progetto della T2 (Tramvia), che darebbe a Paladina una comoda accessibilità a Bergamo, ci ha portato a cambiare le previsioni di piano, tracciando una rete di mobilità dolce per facilitare la rapida connessione con la stazione tranviaria e, allo stesso tempo, operare per ridurre il disturbo dell’attraversamento viario che, probabilmente ancora per molti anni, interesserà il nostro territorio. E’ stato pertanto previsto un nuovo sottopasso in prosecuzione di via Papa Giovanni XXIII, per meglio connettere con una rete ciclopedonale il centro abitato di Paladina alla futura fermata della linea metrotranviaria T2 in corso di progettazione ed è stato sviluppato lo schema strategico di indirizzo per l’ambito AT2 gravitante attorno alla Villa d’Almè- Dalmine con l’obiettivo di avviarne la riqualificazione degli spazi di affaccio, proteggendo le residenze e coordinando le accessibilità delle attività produttive e commerciali al fine di favorirne lo sviluppo  anche in considerazione dell’importanza che rivestono, oltre che da un punto di vista economico, come servizi di prossimità ai residenti.

Crede ancora alla fusione con Valbrembo?

Sono contento che, nonostante la temporanea sospensione del processo di aggregazione delle due amministrazioni comunali, che ritengo strada comunque necessaria e giusta per non dire obbligata per i prossimi anni, si sia riusciti da parte delle due amministrazioni ad approvare strumenti di governo strategico del territorio ben coordinati. Questo significa che, al di là delle incomprensioni, che ripeto, essendo fortemente legate ad interpretazioni personali e personalistiche reputo temporanee, siamo riusciti comunque a tracciare un percorso unitario che potremo portare a frutto il prossimo decennio con notevole vantaggio ed economia per entrambe le comunità. Come amministrazione siamo sempre più convinti, e come noi moltissimi cittadini  di Paladina e Valbrembo con cui abbiamo avuto modo di confrontarci in questi anni, che la fusione tra le due comunità porterebbe ad un notevole innalzamento della qualità della vita per tutti in quanto oltre a  meglio indirizzare le attuali risorse se ne otterrebbero di ulteriori dallo stato con le quali aumentare e migliorare  i servizi e le infrastrutture dell’intero territorio. A chi sostiene che l’operazione risulterebbe svantaggiosa per i cittadini di Valbrembo consiglio di consultare il sito internet della neonata associazione Valbreno dove ci sono alcune analisi che evidenziano come le entrate e il livello di spesa attuale dei due comuni sia perfettamente identico. Anche dal punto di vista patrimoniale la situazione non differisce in maniera sostanziale.

Varie ed eventuali?

Pur essendo una variante, e dunque non un nuovo piano, abbiamo colto l’occasione per la costruzione di molte nuove ipotesi progettuali. Ciò è assai importante perché nei prossimi anni solo disponendo di idee progettuali sarà possibile attivare politiche e fornire risposte ai cittadini adeguate alla crescente complessità dei problemi quotidiani. Sono stati sviluppati gli schemi strategici di indirizzo per alcuni ambiti localizzati alle Ghiaie per permettere lo sviluppo di quelle progettazioni già previste dal PGT in coerenza con il quadro ambientale locale e come occasione per il potenziamento delle dotazioni di quella importante zona. Il Piano delle Regole è stato integrato con indirizzi per favorire la rigenerazione del tessuto urbano, anche al fine di stimolare il pieno utilizzo delle premialità fiscali sancito dalla legge di stabilità 2017.  Inoltre, è stato integrato con disposizioni che facilitano lo sviluppo di housing sociale come strumento di rinnovo dei tessuti urbani sottoutilizzati.  Infine, il Piano delle Regole prevede con uno schema perequativo che faciliterà e stimolerà la gestione del sistema dei diritti edificatori previsto dalla legge regionale. Nelle norme di piano sono state disciplinate le previsioni di recupero dei seminterrati previste dalla recente legge regionale 7/2017.


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