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Sei mila le dosi di vaccino anti-covid attese con trepidazione e ieri arrivate: 3.510 dosi di vaccino Pfizer Anticovid – tre vassoi, ciascuno con 195 fiale per sei dosi – sono arrivate ieri al «Papa Giovanni», mentre due i vassoi per l’Asst Bergamo Est, pari a 2.340 dosi; nessuna però per Bergamo Ovest.
Priorità ai richiami: per personale medico e infermieristico saranno i primi a ricevere la seconda dose, poi gli anziani e coloro con patologie gravi e così via a scalare gradualmente ”arrivando ai giovani”.

Al «Papa Giovanni» si viaggia a circa 200 «punture» al giorno; 150 all’Asst Bergamo Est nell’ospedale di Seriate, che seguirà poi Alzano e Piario.

Oltre a Pfizer ora andrà ad affiancarsi il siero Moderna. Secondo Palazzo Lombardia a febbraio saranno consegnate 407 mila 450:
la Pfizer «”si è impegnata» – così comunica la nota della Regione –
”a far giungere 85.410 dosi nella settimana dell’8 febbraio, 104.130 in quella del 15 febbraio e 105.300 in quella del 22 febbraio, per un totale di 294.840 vaccini; Moderna, invece, ha messo sul piatto un «piano di consegne effettive» ”di 109.600 dosi, suddiviso tra le 27.500 della prima settimana di febbraio e le 82.100 della terza settimana del mese.”

Ieri Moderna è arrivata per la prima volta nel bresciano: «Si tratta di un piano di consegne piuttosto corposo –dice Letizia Moratti, assessore al Welfare di Regione Lombardia e vicepresidente -,” che va nella direzione di proseguire in maniera incisiva nella campagna di vaccinazione sul territorio, fondamentale per andare a diminuire ulteriormente il rischio di contagi e arrivare a situazioni sanitarie gestibili senza emergenze da parte degli operatori e con fiducia da parte della collettività». «Attendiamo con attenzione il mese di febbraio – continua la Moratti -”rammentiamo comunque di osservare scrupolosamente tutte le accortezze di igiene, protezione e distanziamento che ci stanno accompagnando ormai da mesi”».

235 mila 550 le vaccinazioni eseguite fino ad oggi.  Ma i disagi causati dai ritardi della Pfizer si sentono ancora: prima che dei tagli della multinazionale si era arrivati a circa 24 mila inoculazioni al giorno. Con i ritardi la Lombardia secondo l’AIFA (Agenzia Italiana Farmaco) segna un ammanco di 54.885 dosi: dal 30 dicembre al 21 gennaio ne sono arrivate 308.880, contro le 363.735 che erano previste.

A Cremona e Crema sono state suddivise 1170 dosi: Sino al 2 febbraio è garantita la copertura per le seconde dosi al personale medico e infermieristico.

“Rispetto alla quantità prevista per oggi le fiale consegnate sono un terzo – spiega Andrea Machiavelli (Direttore Farmacia Aziendale).” E’ la prima volta che accade, sino ad ora tempi e modi della consegna sono sempre stati rispettati. In ogni caso, il nostro calendario vaccinale, per la somministrazione della seconda, dose è comunque coperto sino al 2 febbraio”.

“Pfizer, in una nota ufficiale – conclude Machiavelli – ha confermato che dal mese di Febbraio ricomincerà la consegna a pieno regime. Non c’è motivo di dubitare che non sia così”.

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