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Carissima Commissione Europea,

come dico sempre ai miei cari amici elfi: “E’ il finale che rende grande una storia” … e questo assunto l’ho visto confermato anche venendo a conoscenza, proprio oggi, dell’esito ultimo legato al vostro documento sulla comunicazione inclusiva. Come potrete immaginare il nome Babbo della festività non mi entusiasmava e questo perché nel mio essere Natale risiede davvero un grande e profondo messaggio inclusivo. Infatti, dovete sapere che nella mia lista dei desideri i destinatari non vengono divisi in credenti e non credenti e questo perché, arrivandomi letterine da bambini e bambine di tutto il mondo, l’aspetto che per me ha grande valore è la semplicità e l’autenticità con le quali vengono scritte.

Per me è un onore essere uno dei rappresentati del Natale perché, per me, è la festa più inclusiva di tutte in quanto accoglie e valorizza tutte le diverse sensibilità e riunisce le persone e le famiglie contribuendo a creare opportunità di incontro inimmaginabili durante gli altri mesi dell’anno. È proprio in questo periodo dell’anno che le persone fanno di tutto per creare delle circostanze nelle quali dedicarsi del tempo reciproco riscoprendo, così, la profondità della loro umanità. Proprio nelle giornate di festa le persone rinascono… ed ecco perché indicare questo periodo come festività sarebbe riduttivo perché la parola Natale riguarda, appunto, la nascita.

Ogni anno mi piace sempre ricordare ai miei elfi come, proprio il 25 dicembre di 2021 anni fa, la nascita di Gesù bambino si sia rivelato essere uno dei momenti più inclusivi della storia dell’umanità perché, mai prima di quel momento, i protagonisti sono stati sia gli ultimi, come ad esempio i pastori, sia i re… magi per l’appunto. Immaginate, cari membri della Commissione europea (sito ufficiale), che proprio in questo Natale 2021 nasca un bambino a Bruxelles e tutti i cittadini europei, commuovendosi per il miracolo che è ogni nuova vita, si rechino a dargli il benvenuto portandogli i doni propri di ogni loro terra… un presepe davvero straordinario perché davvero inclusivo.

E davanti a questo bambino di Bruxelles quale sarebbe l’augurio più bello da rivolgergli… Buona Festa” … oppure “Buona Nascita? Abbiamo lo stesso sogno in comune: che nessuno nel prossimo Natale venga escluso e questo si può veramente realizzare non cancellando delle parole ma aprendo i cuori e, pensando anche a diverse e critiche situazioni che proprio in questi giorni si stanno verificando presso alcune “nuove frontiere”, andando incontro a chi chiede una mano venendo da lontano.

Vi auguro Buon Natale

Babbo Natale    

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Autore

Alessandro Grazioli

Marito e papà di 4 bambini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, Business Unit Eticapro, Consigliere Comunale, scrittore di libri per l'infanzia, divulgatore e influencer sociale su Socialbg

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