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beatificazione-don-rubbiCon una Santa Messa solenne, presieduta dal vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, si sono chiuse le giornate di ricordo dedicate a don Antonio Rubbi del quale ricorre nel 2017 il 232esimo anniversario della morte. Una figura sacerdotale del 1700 (la chiesa prepositurale di San Pietro ne conserva le spoglie nella cappella della Madonna del Rosario) notevole per santità di vita e per zelo apostolico. La comunità Sorisole è tanto legata alla memoria di questo suo parroco che non nasconde l’auspicio che si possa aprire presto, con la nomina di un postulatore, il processo di beatificazione.Una comunità la nostra – ha precisato il parroco, don Stefano Ravasio – che non solo ora, ma durante i secoli precedenti, ha coltivato e trasmesso la devozione per don Rubbi. Questa celebrazione e gli eventi che l’hanno preceduta, dedicati al “Preóst sant” (così veniva chiamato don Rubbi), possono aiutarci ad alimentare il desiderio e la capacità della santità”.

Monsignor Gervasoni, nella sua omelia, ha sottolineato un aspetto molto caro a Papa Francesco e che si riferisce al “sensus fidelium” presente nella chiesa, cioè al sentire dei fedeli in ordine alla santità. “Papa Francesco – ha precisato il vescovo Gervasoni – ci ricorda che la santità del Vangelo non deve essere un qualcosa che richiede troppa competenza specialistica o troppa intelligenza teoretica. Deve essere qualcosa che parla al cuore, deve toccare la profonda semplicità dell’esperienza di vita che ciascuno di noi ha. Questo si traduce, nella vita della Chiesa, esattamente in quella sensazione per cui noi percepiamo la verità del Vangelo in un gesto, in una parola, in un episodio”. “Tutto ciò – ha continuato – lo riferisco al fatto che Don Rubbi fosse definito il prevosto santo dalla sua gente, per cui venivano a Sorisole in migliaia. E non erano persone che avevano studiato anche se comprendevano che questo uomo aveva qualcosa di grande, qualcosa di simile alla consapevolezza che le persone manifestavano incontrando Gesù ovvero l’insegnare con autorità che significa parlare toccando le corde della vita”.  (Bruno Silini)

L’OMELIA INTEGRALE DI MONSIGNOR GERVASONI


 don Rubbi

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