Biondi immobiliare

Ogni tanto, in mezzo a tanti discorsi sulla grande e piccola politica, non è male lasciar cadere gli occhi anche sugli aspetti apparentemente minori del nostro vivere quotidiano. Come, per esempio, la cura del verde e dell’arredo urbano. Tema che fa sempre molto discutere, come sta già succedendo per le rinnovate aiuole in via Tasso, a due passi dal Sentierone.

Ecco, se il rifacimento di quest’ultimo e di tutta l’area davanti ai palazzi comunali ha incontrato un ampio consenso (anche ci sono legittimi dissensi), qui ad una prima occhiata e ad a sentire le osservazioni di chi osserva la novità non pare che il giudizio sia altrettanto positivo.

Se le aiuole precedenti erano un po’ abbandonate a se stesse (vedi foto “rubata” a Prima Bergamo) e davano un’idea di degrado, ora ci si imbatte in distese di ghiaia da cui spuntano forme vegetali di varia tipologia. Viste così sembrano quasi spazi per consentire ai cani di mulinare le loro zampe. E vien da dubitare che quando le temperature si alzeranno le pianticelle potranno sopravvivere al calore che le pietruzze riverberanno loro addosso.

Ma sono dubbi e impressioni dell’uomo della strada (lo stesso che ha elogiato più volte l’intervento sul centro Piacentiniano) che devono però essere espresse con circospezione perché la regia del rifacimento è stata affidata nientemeno che a Nigel Dunnet, una di quelle star che ci deliziano ogni anno in occasione dei cosiddetti Maestri del Paesaggio. È noto che di fronte alle loro opere si deve solo mostrare ammirazione incondizionata, pena essere accusati di provincialismo. Ma volendo sfidare la scomunica, sommessamente, avanzo la mia opinione fortemente negativa sulle nuove aiuole in via Tasso. Amen

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