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Un entusiasmo contagioso tanto diffuso che il primo laboratorio di BergamoScienza ospitato nell’Antica Ditta Organara della famiglia Piccinelli di Ponteranica necessita di un acclamato bis. L’apertura di sabato 3 ottobre 2015 (suddivisa in tre tranche e incentrata sui prodigi musicali di cui sono capaci le “machine” dei Bossi e dei Serassi) ha affascinato una cinquantina di partecipanti. Tutti a bocca aperta di fronte ad un lavoro artigianale che diventa musica sotto dita artistiche. Il papa emerito Benedetto XVI amava definirlo “il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione e dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento”. La mattina del 10 ottobre, dunque, si replica (sempre nell’ambito di BergamoScienza) per soddisfare gli appetiti scientifici di quanti hanno “reclamato” una partecipazione all’appuntamento per garantirsi un posto in prima fila tra ance, canne, timpani  e somieri. Un’esperienza decisamente da provare soprattutto per quell’approccio alla concretezza che si respira nella bottega della famiglia Piccinelli – precisa Donella Gatti che per il Comune ha curato i rapporti con BergamoScienza facendo in modo che Ponteranica diventasse per la prima volta protagonista di uno degli eventi più attesi e partecipati della Bergamasca. “Certamente il laboratorio è stato valorizzato dalla presenza di Valter Biella, maestro di baghèt e liutaio, che ci ha offerto una interessante introduzione di etnografia musicale”.


Non esistono scuole specifiche per diventare organari. È un mestiere che si “ruba” con anni di gavetta, osservando con dedizione e infinita pazienza chi l’arte organara l’ha appresa con fatica e sacrifici. Così la famiglia Piccinelli (insignita recentemente della benemerenza civica dal sindaco Alberto Nevola) si è ritagliata un posto di prestigio a Bergamo e in Italia nel restauro di organi firmati Serassi, Damiani, Bossi. Anche BergamoScienza se n’è accorta accogliendo un progetto del Comune per inserire un’attività di laboratorio nel calendario. «Gli organi – dicono i fratelli Gianluigi e Marco con il papà Alessandronon si finisce mai di conoscerli abbastanza. C’è sempre un segreto che racchiudono non percepibile con una sola occhiata». Nella loro storia, cominciata con il bisnonno Angelo, hanno messo mano a più di 400 organi. Un elenco, che sembra infinito, di chiese e cattedrali, dove la loro professionalità ha trovato modo di esprimersi in maniera egregia. Dal duomo di Torino al santuario della Madonna a Tirano, dalla cattedrale di Lodi alla collegiata di Corte Maggiore. Senza contare i lavori eseguiti in Bergamasca. C’è la firma di Piccinelli nel restauro (1991) dell’organo Serassi in Sant’Alessandro della Croce così come a Villa d’Almè (anche qui figura un «Serassi» del 1809), paese natale di un organaro d’eccezione: fra Damiano Damiani. A Ponteranica, sempre nell’ambito di BergamoScienza, – ci tiene a ricordare Gatti – la sera del 9 ottobre alla Sala dell’Angelo dell’oratorio di Ponteranica Alta ospiteremo Gianluca Introzzi per un approfondimento sulla fisica della luce da Jahvè a Darwin, via Maxwell ed Einstein”.


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