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Nella mattinata di oggi, giovedì 11 febbraio, all’interno di una conferenza stampa da remoto, è stato presentato il progetto di Regione Lombardia sull’educazione strada a scuola. A illustrarlo l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato. L’iniziativa è stata realizzata dall’Istituto Superiore ‘Falcone’ di Gallarate (Varese) con l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia.

Il progetto agli studenti nella fascia di età dai 16 ai 19 anni. L’obiettivo è quello di stimolare la sensibilizzazione della compresenza sulle strade, di favorire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza basate sulla conoscenza e sul rispetto del codice della strada. Il tutto per migliorare la sicurezza generale attraverso esperienze educative anche di tipo pratico con le Forze dell’ordine e i partner. Non da ultimo quello di informare dei rischi della incidentalità stradale.

Il corso è articolato in due Unità Didattiche. Previsto anche un compito di realtà nella simulazione di un incidente. In totale il progetto si rivolge a 51 scuole in Lombardia, con un totale di oltre 10.000 studenti.

I dati: ridotti numero incidenti, morti e feriti

“Nella nostra regione nell’ultimo ventennio” ha evidenziato l’assessore De Corato “grazie anche a campagne mirate di sensibilizzazione e responsabilizzazione e a importanti investimenti per migliorare la qualità delle infrastrutture stradali regionali, sono stati fatti passi da gigante. Sono diminuiti sia il numero degli incidenti che dei feriti (che si riducono del 40% passando rispettivamente dai 54.071 del 2001 ai 32.560 del 2019 e da 75.851 a 44.400). E anche il numero delle vittime (-59,2% pari a 438 persone che hanno perso la vita nel 2019 a fronte di 1073 nel 2001) si è notevolmente ridotto. I numeri però sono ancora troppo alti”.

Fondamentale è, secondo l’assessore, insegnare, attraverso esperienze concrete e pratica, l’educazione stradale nelle scuole, dato che ogni anno, un quarto dei feriti ha tra i 15 e i 29 anni.

“Un sistema scolastico in cui si insegni, anche attraverso esperienze concrete e pratiche, l’educazione stradale è evidentemente fondamentale. E confido possa portare a dei risultati già nel breve periodo (basti pensare che nel 2019, 12.116 feriti – più di un quarto del totale – ha tra i 15 e i 29 anni). Penso, per esempio, a quanti ragazzi utilizzano la bicicletta o i monopattini elettrici. Senza magari nemmeno conoscere le basi del Codice della strada. E senza pensare al fatto che quei mezzi, se usati in modo errato e irresponsabile, possono rappresentare delle armi letali per sé e per gli altri utenti della strada”.

De Corato: “Ogni vita salvata può fare la differenza”

“Non bisogna infatti mai dimenticare che dietro queste aride cifre, oltre a enormi costi sociali (intorno ai 3 miliardi di euro per la sola Lombardia), ci sono tragedie umane. Che non finiscono con l’evento, ma si protraggono nel tempo. A volte per tutta la vita delle persone coinvolte o dei loro cari. Per questo ogni incidente evitato o una vittima salvata può fare la differenza”.

“È una nota positiva” continua durante il collegamento da remoto l’assessore De Corato “che, anche in questo periodo complesso Regione Lombardia, l’Ufficio scolastico regionale e l’IS ‘Falcone’ di Gallarate siano riusciti a definire e a implementare nelle scuole il progetto. Che può diventare una best practice su tutto il territorio lombardo. Il mio augurio è che si trovino risorse e soluzioni adeguate per la riduzione dell’incidentalità stradale. È l’obiettivo di Regione Lombardia, presente anche nell’Agenda 2030 dell’Onu”.

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