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La Coppa del mondo di sci alpino 2021–2022 si è conclusa ieri in Francia, a Meribel: l’ultima gara, uno slalom, è stata dominata dagli sciatori norvegesi, che aveva alla partenza 6 rappresentanti tra cui quello che l’ha vinta, Atle Lie McGrath, e il 2° sul podio, Henrik Kristoffersen, vincitore anche della Coppa di specialità.

Entrambi, nel corso della stagione, hanno vinto 2 slalom, mentre i loro compagni di squadra Sebastian Foss Solevåg e Lucas Braathen ne hanno vinto 1. Al via della gara c’erano anche Timon Haugan e Alexander Steen Olsen. Non c’era un 7° norvegese avente diritto, Alexander Aamodt Kilde, che è arrivato 2° nella classifica di Coppa del Mondo generale ma soprattutto grazie alle vittorie nelle gare veloci, discesa e super gigante… lui, nello slalom, non è molto capace.

Va detto che alle finali di Coppa del Mondo ci si arriva per diritto, in forza dei risultati ottenuti nelle gare precedenti. Occorre essersi piazzati nei primi 25 della classifica di specialità, oppure aver ottenuto più di 500 punti nella classifica generale (il caso di Kilde) oppure aver vinto in Coppa Europa (il caso di Steen Olsen).

In stagione gli slalom disputati sono stati 10, e gli sciatori norvegesi ne hanno vinti 6 (qualche informazione si trova in internet sulla Wikipedia, al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Coppa_del_Mondo_di_sci_alpino_2022). Gli altri 4 sono stati vinti da Clément Noël, francese, Johannes Strolz, austriaco, Dave Ryding, inglese e Linus Strasser, tedesco – a dimostrazione che in questa specialità le cose sono in evoluzione e non sembra chiara la strada più corretta da seguire per massimizzare i risultati.

Cioè, agli altri non sembra chiara. Gli sciatori norvegesi sembrano saperla benissimo.

Anche perché il loro dominio sembra destinato a durare nel tempo, dato che il più vecchio del gruppo, Foss Solevåg, deve ancora compiere 31 anni e 4 sono nati tra 2000 e 2001.

Inoltre i loro avversari non possono neanche sospettare qualche aiutino legato ai fornitori di materiali. I terribili 6 utilizzano infatti 4 marche di sci diverse (come ha rivelato Roberto Santangelo sul sito web OAsport lo scorso 19 marzo, al link: https://www.oasport.it/2022/03/sci-alpino-startlist-slalom-uomini-meribel-2022-programma-orario-tv-streaming-pettorali-italiani/?refresh_ce).

La questione è proprio tecnica. In Norvegia hanno insegnanti di sci, allenatori, preparatori di materiali che hanno capito meglio lo slalom rispetto ai loro colleghi che lavorano per altre Nazionali. E hanno capito anche il modo di applicarlo alle diverse potenzialità (fisiche e psicologiche) dei loro atleti. I quali sono tutto tranne che soldatini addestrati a sciare allo stesso modo.

Ognuno ha imparato come metterci del suo. Ed è capace di vincere.

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Autore

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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