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Nel corso del 2022 è stato costruito il primo computer Exascale della storia, capace di eseguire più di un miliardo di miliardi di Flops, ovvero di calcoli in virgola mobile ogni secondo. È un bel balzo per l’intera umanità.

La macchina in questione si chiama Frontier ed è stata installata a Oak Ridge dal Dipartimento dell’energia degli Usa. Servirà a studiare cose molto complicate come i flussi di particelle generati da reazioni atomiche, e utilizzerà sistemi di intelligenza artificiale…

…più o meno come molti degli altri supercomputer strapotenti del mondo. Che sono una specie speciale di computer, costruiti diversamente da quelli che arrivano sulle nostre scrivanie e che si possono comprare al discount.

Questi sono formati da milioni di core di calcolo (Frontier ne ha 8˙730˙112) invece dei 4 o 8, o giù di lì, dei nostri pc Inoltre consumano molta più energia elettrica: Frontier ha bisogno di 21,1 MW per funzionare – in pratica una piccola centrale elettrica dedicata. I pc normali vanno oltre i 100 Watt quando proprio li mettiamo sotto pressione.

D’altra parte i pc da scrivania riescono, in particolari condizioni, a superare la soglia del Teraflops, ovvero mille miliardi di calcoli al secondo. Nella classifica dei 500 supercomputer più potenti al mondo (visibile online al link: https://top500.org/lists/top500/2022/11/) ce ne sono che superano le centinaia di Petaflops, ovvero milioni di miliardi di calcoli. 

Frontier ha esagerato, superando i 1˙100 Petaflops, ed entrando così nella nuova dimensione dell’Exaflops.

Scusate, sono emozionato.

Ricordo una ventina d’anni fa, quando stavo pensando di comprare un nuovo computer e leggevo delle performance dei processori Motorola G4. I quali erano capaci, in certe condizioni, di superare il Gigaflops (1 miliardo di operazioni al secondo, che all’epoca facevano toccare con mano la fantascienza) ma forse non si potevano comprare al di fuori dagli Usa perché il governo li considerava pericolosi come armi e non voleva che certe potenze straniere ne potessero disporre.

Poi tutto è accelerato, e siamo arrivati all’Exascale.

Peraltro si sta già progettando di superare quella soglia di almeno 10 volte, perché Nvidia (azienda finora concentrata soprattutto sulla produzione di schede video) sta realizzando Venado – l’annuncio si può leggere online sul sito HdBlog al link: https://www.hdblog.it/hardware/articoli/n556654/venado-supercomputer-10-exaflops-grace-hopper/.

L’idea è assemblare alcune centinaia di schede video e farle funzionare insieme. Il costo è elevato (comprare quelle schede al discount costerebbe circa 130 milioni di euro) e bisogna preventivare qualche altro milione per elementi aggiuntivi. Ma è fattibile con elementi già in produzione.

Sempre più potente, ma sempre più facile. E sempre più accessibile. 130 milioni sono una cifra alla portata anche di aziende di medie dimensioni, senza bisogno di impegnare governi o agenzie pubbliche.

È il progresso, ed è una bellezza.

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Autore

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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