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Fluorescina. Ecco spiegata la colorazione verde shock del torrente Bondaglio di Sorisole postata forse con un pizzico di malizia nei giorni scorsi nei social. Non una sostanza inquinante bensì un composto organico atossico utilizzato, lunedì mattina, dai tecnici di Uniacque per capire a quale edificio sono collegati i terminali di scarico nel corso d’acqua. Dunque non si tratta di atto deliberato di incoscienza civile anche se la situazione del Bondaglio resta pressoché critica. Basta portarsi fuori dalla zona tombinata di via Martiri della Libertà e scoprire, nella piana del Gres, quante infiorescenze schiumose verdastre e maleodoranti presenta il letto del fiume. Il Bondaglio da più di 30 anni (complice un certo immobilismo amministrativo di cromatismo politico trasversale) è un ricettacolo sotterraneo di sostanze che dovrebbero invece finire nel depuratore di Valbrembo.


Fatto sta che dal Bondaglio si riversano nel Quisa alla faccia di tante riunioni ambientaliste clonate di anno in anno nelle più disparate sedi istituzionali. Va dato atto al sindaco Stefano Vivi, grazie all’impegno progettuale e operativo di Uniacque, di tentare di risolvere la situazione. Come ho già avuto modo di ribadire – precisa Vivi – Uniacque convoglierà tutti gli scarichi abusivi che ha individuato nella fognatura comunale”.  Le tempistiche: entro marzo sarà completato il progetto definitivo ed esecutivo del risanamento del Bondaglio. Ad aprile/maggio avverrà l’approvazione in conferenza dei servizi e nei mesi estivi verranno eseguiti i lavori (stima non ufficiale 150.000 euro pagati da Uniacque) ovvero la realizzazione di una condotta fognaria nel tratto tombinato del Bondaglio con l’eliminazione scarichi fognari privati e la riqualificazione ambientale del torrente.


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