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Non ci accontentiamo di ragionamenti, vogliamo vivere. Goethe presenta Faust stufo di libri e di letture alla ricerca di esperienze concrete e disposto a vendere l’anima al diavolo.

In Dante, a dire di Boccaccio suo primo biografo, l’esperienza dell’amore si esprime in poesia, un riverbero dell’assoluto. La sua esperienza è rappresentata dall’incontro con Beatrice, donna della mente e del cuore, che gli rivela lui stesso e verità che sempre canterà finché forza lo sosterrà.

Verità e amore si impongono abbinate nella parola filo-sofia.

Parmenide dà il carattere di stabilità al vero. Quando il pensiero si attiva pensa l’essere, il nulla non è pensabile. “Tu dovrai seguire la strada dell’essere”, ripete il filosofo di Velia. Le cose sensibili non sono, cambiano continuamente. Noi mortali nel mondo dell’apparenza siamo sottoposti alla dura necessità della morte e alla forza dell’eros che attrae e respinge, legge di natura e di vita.

Platone sottolinea questa legge che tutto trascina e che fa andare oltre. L’amore è il tema del Simposio.  Agatone in occasione della sua vittoria nell’agone poetico dà una un banchetto. Si discorre. Socrate riporta quanto gli disse la sacerdotessa Diotima, di Eros, creatura intermedia tra il dio e l’uomo. Nacque nella notte in cui gli dei festeggiavano la nascita di Afrodite. Penia (la povertà) non invitata si era intrufolata e approfittando del buio si era accoppiata con l’ubriaco Poros (la via).  Eros non è bello ma in cerca di bellezza, mai soddisfatto “in quanto tutto ciò che riguarda il corpo è cosa ben da poco”, innamorato e alla ricerca della verità. L’eros è legge universale, non solo tra uomo e donna. E’ bisogno dell’amato, legge che trascina, forza di cose elevate e inesorabile destino, desiderante la gloria come Omero la cui opera è immortale.

Per il buddismo il mondo è apparenza. La via di mezzo è da trovare, né attaccamento né rinuncia. L’uomo vive nel desiderio e il Budda vuol condurlo al distacco che è liberazione. Il Budda insegna a stare nel mondo come per non restarci, amare ma non in una modalità mai definitiva.

Per Confucio si tratta di trattare il prossimo senza risentimenti. Il conflitto distrugge. A chi domanda “Cos’è la verità?” il Maestro risponde: “La verità è in te dove il cuore pulsa in sintonia con il mondo“.

Per S. Agostino il male non esiste, esiste l’amore. Due sono i modi di amare, quello per le cose basse e l’altro per le elevate. C’è l’amore per le cose materiali come quello del tiranno, ma il suo è un amore insidiato. I sudditi lo amano perché è forte, lui si crede dio e vuole la guerra. Il secondo amore è quello di Dio. La sua legge è “ama e fa ciò che vuoi”, “attingendo all’amore di Dio non potrai che seguire il bene”.

I due amori si confondono, come due città in una, perché si ama e si arraffa anche nella Chiesa.

Viviamo in un mondo che ha smarrito il senso della verità. Non sappiamo dov’è e se c’è. Se esiste assomiglia all’amore.  Perciò scienza e fede camminano tenendosi per mano, in equilibrio. L’amore è la verità a tutti disponibile: “Beati i poveri di spirito perché di essi è il regno dei cieli”.

(Federico Leonardi a Noesis 2022. Sintesi della lezione dal titolo L’amore della verità, la verità dell’amore al Cinema Teatro Astra di Calcio, 18 novembre 2022)

Fonte immagine di copertina: Depositphotos

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