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Ci vorranno poco meno di 45 giorni per completare l’intervento che il Comune ha previsto sul verde di piazzale Marconi a Bergamo: un progetto, approvato nella Giunta dello scorso 22 settembre, che verrà avviato nei primissimi giorni di novembre, in tempi record, conoscendo l’iter e le procedure di assegnazione degli interventi pubblici, ma soprattutto stimolato da chi lavora a vario titolo sul piazzale, commercianti, dopolavoro ferroviario, ma anche Forze dell’Ordine e Questura di Bergamo.

Si è parlato dell’intervento di eliminazione del vialetto che dall’infopoint turistico si snoda fino all’inizio di via Bonomelli, ma il progetto prevede diverse altre novità. Innanzitutto la piantumazione di nuovi ippocastani, reintegrando il patrimonio arboreo che era stato eliminato negli anni scorsi e mai più ripristinato. In secondo luogo arriveranno nuove siepi, a delimitare in modo verde l’area intorno all’infopoint. E infine un intervento di depavimentazione, ovvero la sostituzione del vialetto con terreno verde e drenante, in linea quindi con l’orientamento assunto dall’Amministrazione in tema di politiche ambientali.

Non solo. Nel piazzale Marconi a Bergamo sarà implementata l’illuminazione pubblica, migliorando la sicurezza nelle ore serali. Non si può infatti nascondere la valenza dell’intervento – del valore complessivo di 98mila euro – per quel che riguarda il presidio della zona da parte di Polizia Locale e Forze dell’Ordine: l’eliminazione del vialetto, la nuova modulazione del verde e il potenziamento dell’illuminazione consentirà di meglio controllare l’area – che è la più videosorvegliata di Bergamo – secondo il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, venendo incontro alle esigenze avanzate dalla Questura, ma anche dei commercianti che affacciano sull’area e del dopolavoro ferroviario.

Nel 2022: 9 arresti e 47 denunce nel piazzale Marconi a Bergamo

Indipendentemente dalle migliorie previste nelle prossime settimane, la Polizia Locale del Comune di Bergamo ha molto lavorato in questi mesi per presidiare l’area, nell’ambito dei servizi stabiliti in concerto con la Prefettura, la Questura e le Forze dell’Ordine della città. Il Comando di via Coghetti ha profuso oltre 4000 ore di presenza è presidio dell’area nel solo anno in corso: 9 gli arresti effettuati davanti alla stazione, ben 47 le denunce a piede libero, 15 le segnalazioni alla Prefettura per consumo di sostanze stupefacenti, 34 le sanzioni per violazione del divieto di consumo di bevande alcoliche.

Gli agenti del Comune di Bergamo hanno sequestrato quasi 2 kg di sostanze stupefacenti (soprattutto cocaina e hashish) e sono stati anche presi 4 provvedimenti di allontanamento (il cosiddetto daspo urbano): i sequestri sono stati effettuati anche grazie al fatto che la Polizia Locale si è avvalsa quasi quotidianamente della propria unità cinofila Tenai, che ha costituito un significativo deterrente alle attività di spaccio sul piazzale.

Nell’ambito delle attività di presidio il Comando di Polizia Locale si è avvalso anche del servizio delle Unità Mobili di Quartiere, con particolare attenzione proprio all’area della stazione e della Malpensata: sono state 2786 le ore dedicate dagli agenti nella zona della stazione, di via Novelli e di via Papa Giovanni, quasi il doppio di quelle dedicate nel 2021.

Sulla stazione noi ci siamo commenta il viceSindaco Sergio Gandi -, non nascondiamo i problemi, ma ci impegniamo il più possibile per migliorare la situazione, che viene da lontano e che non è certo nata in questi ultimi anni. Parliamo della zona più sorvegliata e presidiata della città, nella quale si concentra il più alto numero di arresti da parte delle Forze dell’Ordine – praticamente tutti in flagranza di reato, a dimostrazione di quanto siano tempestivi gli interventi nell’area e quanto sia efficace la presenza delle forze di Polizia, che ringrazio -, ma non solo: la riqualificazione di questi spazi non passa infatti solo dall’attività di repressione, ma da tante azioni diverse, che noi mettiamo in campo senza risparmiarci. Tra queste c’è il progetto di modulazione del verde che sta per partire, ci sono le attività nella neonata rete del quartiere (che il mese scorso ha reso il piazzale una grande pista da ballo e da tango), c’è il piano per la riqualificazione di Porta Sud e il progetto del nuovo edificio della stazione cittadina. Non esistono soluzioni facili, gli slogan servono a poco per risolvere una questione tanto delicata e complicata.”

Il futuro dell’area della stazione

Nel frattempo continua il lavoro per realizzare la nuova stazione europea della città: nelle scorse settimane è stato presentato il progetto preliminare dell’infrastruttura che cambierà il volto della zona a partire dal 2026. Un intervento figlio dell’importante finanziamento da parte del PNRR (ben 50milioni di euro sono stati destinati sull’infrastruttura) e il cui cantiere è previsto a partire dall’inizio del 2024: il piazzale manterrà l’assetto attuale, ma l’edificio è destinato a cambiare radicalmente, con nuovi spazi di connessione tra la zona nord e quella sud della città (la cucitura tra le due aree è sempre stata uno dei grandi problemi della stazione di Bergamo), l’eliminazione dell’angusto sottopasso attuale, la creazione di nuovi spazi commerciali, lo spostamento della stazione autolinee a sud verso la nuova via Gavazzeni.

Un intervento che innesca anche la trasformazione dell’area di Porta Sud, ovvero il grande spazio abbandonato a sud dello scalo ferroviario, l’area dismessa più grande della città: si va infatti verso la sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra Comune, Provincia, Regione, RFI e Vitali SPA per la riqualificazione dell’intera area. Ne nasceranno spazi residenziali, grandi aree verdi, un landbridge che collegherà via Europa a via Fantoni, parcheggi per 2000 auto, una rotatoria su via Piatti e molto altro.

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