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Oggi alle ore 20.00 prende il via la decima edizione della Mostra dei presepi di Almè. Dopo un anno di stop obbligatorio ecco che l’esposizione ,che si svolge nella chiesa vecchia del paese, raggiunge un traguardo importante, il decimo anno. Tutto è iniziato circa 12 anni fa quando un gruppo di appassionati presepisti ha deciso di condividere con la comunità le loro creazioni in quella che ormai è diventata una tradizione per il paese di Almè.

Fin da quando ero bambinoricorda Alberto Capelli, uno degli organizzatoriho sempre fatto il presepio! Si andava a fare il ‘ranì’ da mettere nel camino dove lo sfondo nero della fuliggine diventava il cielo, e non mancava mai il bambino Gesù che veniva messo nella mangiatoia la notte della vigilia!

Proprio perché questo è un traguardo importante per la mostra il gruppo degli Amici del Presepio ha deciso di dedicare la decima edizione al ricordo dell’amico Mario Ravasio, venuto a mancare l’anno scorso causa covid, che è stato tra i fondatori di questa iniziativa.

Nel corso delle passate edizioni si è visto che esistono diversi modi di rappresentare la nascita di Gesù, ogni presepista ha contribuito con il suo stile utilizzando materiali diversi e a volte inusuali. Sono stati esposti presepi decisamente originali fatti con la carta di giornale o addirittura riciclando le capsule del caffè a creare un grande mosaico raffigurante la sacra famiglia; si è dato spazio alla creatività dei bambini delle scuole materne e anche alcuni artisti hanno esposto le loro natività..

Mario Ravasio prediligeva i presepi realizzati all’interno di radici recuperate e levigate in cui creava bellissime ambientazioni, oppure stupiva con le fedeli riproduzioni di alcuni scorci dei paesi vicini realizzando interamente a mano i meccanismi per i movimenti ,e anche tutta l’oggettistica e i piccoli dettagli erano realizzati a mano, come pochi ancora fanno.

Il gruppo Amici del Presepio ad Almè è nato spontaneamente, tutti quelli che ne fanno parte sono volontari ed ogni anno realizzano anche una lotteria pro-oratorio mettendo in palio dei piccoli presepi.

La cosa bella – dice Capelli – è che questa iniziativa ha coinvolto nel corso degli anni molte persone , anche di altri paesi, che hanno collaborato fianco a fianco portando con se parte della propria esperienza e della propria storia…ed è proprio questo secondo noi il vero senso della comunità.

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