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C’è la bellezza, c’è la teologia e c’è la storia. A saperli guardare i presepi lasciano senza fiato. Sono creazioni straordinarie che mostrano i popoli di ogni continente diretti verso Gesù Bambino. Sabato 29 maggio presso la Chiesa della Visitazione di Almenno San Bartolomeo (ore 20.30) si inaugura il Presepio della Visitazione di Cesare Rota Nodari. Un’occasione unica per ammirare un’opera realizzata con grande perizia. Un evento che celebra uno dei «luoghi del cuore» più caratteristici della devozione bergamasca che rimanda a un desiderio di infinito che ciascuno di noi si porta dentro. Il Presepio della Visitazione è composto da quasi duecento statuine in creta colorata a mano, con un’attenzione straordinaria per i dettagli. Si racconta in una ventina di scene, la vita di Gesù dalla nascita alla Settimana Santa. Si è abituati al presepio natalizio; Rota Nodari (noto architetto artefice del Museo del Falegname – Tino Sana) ha riscoperto, invece, la tradizione dimenticata del presepe pasquale traendo ispirazione, ma con un’impronta artistica originale, da opere del tardo barocco di Franz Xaver Nissl e Augustin Alois Probst.

Rota Nodari non ha contato le ore che ha trascorso nel suo laboratorio a modellare, a essiccare, a infornare, a cuocere, a rifare, a colorare, a decorare con lamine d’oro e d’argento, a patinare centinaia di statuette con vari accessori: alberi, insegne, tavoli, troni, armi. Un aspetto che colpisce sono i volti anonimi dei personaggi concepiti affinché il visitatore possa elaborare un pensiero il più neutro possibile. Il presepio di Rota Nodari sono state una trasferta «obbligate» del Congresso internazionale del Presepio che si era svolto a Bergamo nel 2016. Nonostante uno strisciante scetticismo negli ambienti curiali sull’arte del presepio, essa va al di là di un hobby assumendo le forme di un apostolato che ha bisogno di fantasia, pazienza e un cuore credente.

All’evento organizzato dalla Parrocchia di Almenno San Bartolomeo partecipa anche il Centro Studi Valle Imagna. “L’artista architetto Cesare Rota Nodari, socio cofondatore del Centro Studi Valle Imagna,precisa il direttore Antonio Carminati ci propone una nuova rappresentazione iconografica della Natività, ma non solo. Centosettanta statuette in terracotta, modellate da mani esperte, per cogliere la dimensione umana attraverso l’interpretazione personale del grande racconto evangelico: dalla Visitazione di Maria ad Elisabetta alla nascita di Gesù, dalla Moltiplicazione dei pani e dei pesci alla Settimana di Passione di Nostro Signore. Protagonisti del racconto sono figure senza volto, come fuori dal tempo, mentre dialogano e si confrontano col buio e con la luce, distinguibili però dagli oggetti e dall’abbigliamento colorato, dalla posizione di ciascuna di esse in relazione all’azione che esprime, dalla gestualità di grandi mani all’interazione della singola statuetta con il contesto di scena.Le statuette, riconoscibilissime dal loro particolare stile plastico, ci riconducono immediatamente all’azione creativa dell’artista, come inconfondibile è la “vena” architettonica del caro amico, noto e stimato professionista, che con questa sua ultima applicazione ci offre un racconto ricco di suggestioni d’arte e di spiritualità“.

Oltre alla presenta di Cesare Rota Nodari gli interventi della giornata inaugurale (coordinati da Marco Cangelli) saranno affidati a don Giulivo Facchinetti (Parroco di almenno S. Bartolomeo) e a Mons. Tarcisio Tironi (Direttore del Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia).

La locandina


Di Cesare Rota Nodar consigliamo il volume “Presepi

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