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Tempo se n’è perso abbastanza intorno alla Variante di Zogno. Ora, l’impressione è di una certa accelerazione nel concretizzare un’opera che il territorio della Valle Brembana aspetta con trepidazione per ridare respiro alla viabilità e nuova propulsione alle imprese.

variante di zogno

C’è il bando per la variante di Zogno

Il bando per affidare la progettazione esecutiva dell’opera (pubblicato da Infrastrutture Lombardia Spa) può essere il segnale tanto atteso che qualcosa si sta muovendo. L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, ne è convinto al cento al cento. “Mentre Renzi promette fumo con l’annuncio del ponte di Messina, qui in Lombardia, in modo silenzioso, lavoriamo in modo operoso per finalizzare una variante di assoluta necessità. Il bando pubblicato è garanzia che non siamo stati inconcludenti su una partita che non può più aspettare. Dal momento in cui, dalla Provincia di Bergamo, abbiamo preso in mano “la patata bollente” della Variante di Zogno, grazie all’impegno dei nostri funzionari, abbiamo agito con l’unico obiettivo di fare bene e fare in fretta seguendo gli aggiornamenti previsti dal nuovo codice degli appalti”.

A settembre 2017 riapriremo il cantiere

Sorte ripete più volte che entro un anno a Zogno “si rivedranno le ruspe” per completare quanto lasciato finora in sospeso. “Circa un mese fa – riprende Sorte – ho incontrato le realtà produttive e gli amministratori pubblici. Tutti mi hanno sollecitatò alla celerità. Il bando è la risposta insieme ai 31,5 milioni di euro precedentemente stanziati e deliberati”. Chi preferisce non dare date certe è il sindaco di Lenna e consigliere provinciale, Jonathan Lobati. “Comunque realisticamente tra settembre e ottobre dell’anno prossimo il cantiere potrebbe riaprire”.

La road-map del sindaco Lobati

E snocciola una roadmad dettagliata. “Entro il 5 ottobre scade il bando per la progettazione esecutiva del progetto. Dopo trenta giorni Infrastrutture Lombardia Spa sceglierà il professionista con l’offerta economica più vantaggiosa il quale avrà tempo due mesi per redigere il progetto esecutivo. Nel frattempo la Provincia, con la Conferenza dei Servizi, approverà (con eventuali modifiche o integrazioni) il progetto definitivo consegnato a giugno Infrastrutture Lombardia Spa. Lavorare contemporaneamente su due fronti (progettazione esecutiva e Conferenza dei Servizi) ci ha permesso di risparmiare molto tempo”. “A marzo/aprile – riprende Lobati – dovremo avere il bando per l’esecuzione dei lavori. Mettendo in conto eventuali ricorsi (che ci sono sempre in ogni gara di questo tipo) dovremo arrivare in autunno con la riapertura del cantiere”.

Il sindaco di Zogno sogna il taglio del nastro

A chi non dispiacerebbe, per il 2019, tagliare il nastro della Variante di Zogno è il sindaco Giuliano Ghisalberti che rivendica il suo ruolo di “ostinato pungolo” per evitare che sulla questione “si dormisse”. “Quella del bando – precisa il prima cittadino del capoluogo vallare – è sicuramente una buona notizia. Adesso lo sforzo consiste nell’accorciare, nel rispetto delle regole, le tempistiche degli step previsti. La mia determinazione a “controllare” l’intera operazione continuerà. Tra pochi giorni sarò in Regione per constatare di persona a che punto siamo. Non possiamo abbassare la guardi su un’opera di indiscussa necessità”. Anche Ghisalberti, infine, tira in ballo l’uscita di Renzi sul ponte di Messina. “Il viadotto tra Calabria e Sicilia è un’altra boutade del nostro Presidente del Consiglio. Sappiamo, e sa, che non ci sono le coperture come invece esistono per la Variante di Zogno. E’ questo elemento che mi fa ben sperare per il futuro del paese che rappresento e della Valle Brembana”. (Bruno Silini)

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