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L’intervista al candidato sindaco Giuseppe Togni (39 anni, avvocato) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Cavernago con la lista civica “Progetto Cavernago



Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
Perché amo il mio paese, paese dove sono nato e dove vivo con la mia famiglia e credo molto nell’azione per cambiare. Il miglior modo per cambiare è certamente quello di fare e il mio motto è proprio questo. Inutile lamentarsi che le cose vanno male diamoci da fare per cambiare.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Capacità di ascolto, praticità e passione. Tre caratteristiche che credo di aver messo in campo in questi cinque anni insieme agli amici del Gruppo Progetto Cavernago.

ll suo capolavoro amministrativo in questi cinque anni? Di cosa va fiero?
Ambiente, sicurezza, risparmio. Avevamo ereditato una situazione critica anche a causa dei tagli agli Enti Locali. Abbiamo, quindi, messo in campo azioni ed interventi finalizzati a risparmiare ma con un’attenzione all’ambiente e alla sicurezza dei cittadini (Led, telecamere, raccolta differenziata, pozzi per l’acqua). Abbiamo lavorato molto sul senso di comunità e appartenenza e di questo devo ringraziare tutti i cittadini che in questi anni gratuitamente nei più svariati campi (sport, sociale, ambiente, cura del verde, piedibus, biblioteca) hanno aiutato a rendere migliore il nostro territorio ed hanno sostenuto questa azione.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Il nostro è un paese meraviglioso con ampi spazi verdi, la possibilità di tornare dal lavoro e immergersi nella natura e nella storia. Non faccio promesse faraoniche, ma mi impegnerò con la stessa dedizione e passione di questi cinque anni portando a termine il lavoro iniziato che porta con se tanti progetti: ristrutturazione dell’asilo di Malpaga, il progetto di riqualificazione degli alloggi comunali di Via Castello e dell’Androne, la variante alla Ss498.

Siete il paese dei due Castelli. Il ministro pentastellato Alberto Bonisoli è stato molto impressionato da questi gioielli architettonici. Si parla di una SuperProloco come moltiplicatore dell’attrattività. Cosa ne pensa?
Penso che il fare rete sia davvero importante per i comuni così che si possa promuovere l’attrattività dei territori. Noi abbiamo lanciato un progetto culturale reperibile al sito www.coglia.org che si pone come finalità la promozione dei luoghi colleoneschi. Ritengo, quindi, che siano da sostenere tutte quelle iniziative che si pongono come obiettivo il valorizzare i territori e il generare benessere.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Un paese dal grande cuore che rappresenta il fiore all’occhiello della Provincia di Bergamo sia per bellezze naturalistiche e storiche sia per i tanti volontari che si danno da fare in ogni campo.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Dobbiamo rispondere a tante esigenze con poche risorse e tante norme che complicano in modo eccessivo l’azione amministrativa. Servirebbe un vera semplificazione per gli Enti Locali sempre promessa, ma mai realizzata.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Usando il modello di questi cinque anni con un’azione di rete facendo in modo che nessuno rimanga indietro. Il vantaggio di essere una piccola comunità consente di conoscere i bisogni delle gente e la solidarietà di Cavernago in questi anni non è mai mancata.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Giorgio La Pira perché come lui diceva “la politica è una cosa buona”.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Gli suggerirei di valutare l’operato messo in campo in questi cinque anni e poi decidere perché partecipare è il più bel diritto – dovere della nostra Democrazia.


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