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L’intervista al candidato sindaco Luca Taramelli (44 anni, consulente di comunicazione per creazione di contenuti, traduzioni e grafica per la stampa) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Martinengo con la lista civica “Martinengo obiettivo comune”, sostenuta da cittadini indipendenti desiderosi di cambiamento e da rappresentanti di Forza Italia



Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Per tre motivi:
1) Per l’invito di numerose persone che, anelando ad un cambiamento migliorativo nella gestione della cosa pubblica ed avendo apprezzato il mio lavoro come assessore, mi hanno chiesto direttamente un impegno di più ampia portata;
2) Per la gioiosa libertà che ho avuto nel costruire una lista civica aperta, umile, trasversale, composta da professionisti preparati e da giovani motivati ed all’altezza, rappresentanti di ogni ambito della vita civile e vogliosi di mettersi al servizio della Comunità senza alcun tornaconto;
3) Per il desiderio, che coltivo da molto tempo per Martinengo, di operare un vero salto di qualità e di rinvigorire un dialogo costruttivo con tutti i cittadini.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Umiltà, serietà, competenza.

La decisione di staccarvi dalla Lega a cosa è dovuta?
Il nuovo gruppo non si è staccato dalla Lega semplicemente perché non ne ha fatto parte.
Per che quel che mi riguarda direttamente, sino ad ora ho fatto parte di una lista civica (“Con Paolo Nozza Sindaco – Insieme per crescere”) composta da persone indipendenti e leghisti che si sono accordati su un programma. Non sono un militante della Lega, pur avendo sostenuto e sostenendo alcune idee quali il federalismo nazionale e l’autonomia per Lombardia e Veneto. Non sono nemmeno un militante di altri partiti.

L’amministrazione Nozza di cui lei è stato assessore non l’ha convinta?
La collaborazione con il dott. Paolo Nozza è stata molto positiva. Il ringraziamento per il proficuo cammino fatto insieme è doveroso, così come quello verso tutti i colleghi.
Ho ritenuto, in virtù della mia indipendenza e della mia libertà, che fosse necessario un cambiamento. Da tempo in città si respira questa richiesta ed ho fatto una scelta che ritengo adeguata e pienamente rispondente alle aspettative della cittadinanza.

Ravvisa errori importanti?
Il popolo è il miglior giudice.

Che ruolo strategico potrebbe giocare Martinengo per la provincia di Bergamo?
Sicuramente quello di un centro turistico-culturale appetibile e fruibile non solo da turisti ma anche dai professionisti della cultura. In secondo luogo quello di un centro provinciale aperto allo sviluppo del settore terziario, ancora in itinere.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Sono molti gli ambiti nei quali interverremo se ne avremo la possibilità.
Per ora basti dire quanto segue.
– Agiremo, in modo particolare, a beneficio delle fasce meno abbienti della popolazione potenziando i fondi a disposizione.
– Ci impegneremo a riqualificare il centro storico così come gli edifici pubblici bisognosi di maggior cura.
– Garantiremo inoltre un’azione costante con tutte le forze dell’ordine per mantenere un elevato livello di sicurezza.
– Valorizzeremo la componente giovanile coinvolgendola direttamente in un’associazione ad hoc e daremo nuovo impulso alla città con nuove ed attrattive attività culturali.
Faremo questo e molto altro.
Il programma completo verrà presentato sabato 27 aprile alle ore 17, nella sala della ex biblioteca in piazza Orisio.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
E’ una cittadina che conserva la bellezza e la vivibilità di un piccolo borgo medievale e che, nonostante le difficoltà odierne, può ancora rimanere a misura d’uomo.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
L’eccesso normativo unito alla penuria di risorse economico-finanziarie.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Per quanti si trovano inoccupati o disoccupati, i miei colleghi e io metteremo a disposizione uno sportello di consulenza per il lavoro. Come ho detto, potenzieremo i fondi a favore delle famiglie martinenghesi meno abbienti. Verrà inoltre istituita una commissione permanente e qualificata dedicata ai servizi sociali per interventi più mirati verso i bisognosi.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Non ne ho: è l’unione qualitativa delle persone che conta.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Direi che, senza presunzione, ha l’occasione per cambiare in meglio.

Tutti i sindaci intervistati da socialbg.it



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