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La compagnia dialettale “Franco Barcella” di San Paolo d’Argon proporrà la sua ultima fatica artistica per raccogliere una “schiacciata” di solidarietà da destinare alle ottanta pallavoliste di Carobbio degli Angeli che con tanta grinta si dedicano a uno sport non certo privo di soddisfazioni anche in ambito nazionale. L’appuntamento è l’12 giugno alle 15.30 al palazzetto dello sport di via Campolungo. Il regista Davide Bellina con i suoi attori (tra i più acclamati nel panorama della piéce made in Bèrghem) dirigerà “Chiave per due” di John Chapman e Dave Freeman. Un’opera ambientata in quel di Brighton che narra le vicende di Henrietta, una donna divorziata che non ha la minima intenzione di cercare ancora l’uomo della vita preferendo prenderne per i fondelli un paio, facendosi mantenere da loro”. Valore aggiunto alla commendia sono senz’altro le scenografie, affidate a Tomaso Bena e a Claudio Speranza, e i costumi nelle mani di Anna Parsani.


Tante risate e, considerato lo scopo, tutte a fin di bene. Infatti, il ricavato della serata andrà alla pallavolo locale sempre più alle prese con un’economia che fatica a reggere le battute della crisi. E’ ed un peccato visto il buon livello di gioco della prima squadra giunta quinta al campionato provinciale di prima divisione. “Abbiamo sette squadreprecisa la presidente Redenta Cavallini – che regalano a livello tecnico e agonistico tanto appagamento. Una squadre più blasonata della nostra, come il Celadina, ci ha telefonato chiedendoci una collaborazione. Certamente, un motivo di orgoglio aggiuntivo”. Ma i soldi son quelli che sono. Le spese (allenatori, tasse di campionato, divise e tesseramento) ammontano a circa 35.000 euro l’anno. “Con le sole rette delle nostre atlete (circa 20.000 euro a stagione) non riusciamo a reggere. Per fortuna il Comune ci dà la possibilità di usare la palestra gratis. Se così non fosse dovremmo a malincuore abbassare le reti ben sapendo che, dopo il calcio, la pallavolo è lo sport più gettonato in paese”. Gli sponsor ormai sono merce rara – conclude Cavallini – e l’unica boccata d’ossigeno è la festa “Volare” al campo sportivo vicino alla parrocchia che quest’anno si terrà dal 22 al 26 giugno”. La speranza è che il teatro dialettale sotto rete si faccia valere.

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