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Duecentoventimila euro messi in delibera nell’ultimo Consiglio comunale di Sorisole per intervenire sul centro civico di Petosino e rendere il primo piano idoneo (135.000 euro) ad ospitare temporaneamente la Caserma dei Carabinieri, in attesa dell’edificazione di quella nuova, probabilmente a Villa d’Almè anche se da Sorisole non ci mettono la mano sul fuoco. Sulla caserma definitiva – ha spiegato il sindaco di Sorisole Stefano Vivi – direi che al momento siamo ancora in una fase intermedia che sarebbe prematuro commentare in quanto formalmente non abbiamo in mano nulla. Per quanto riguarda la caserma temporanea la certezza c’è. Allocheremo i militari dell’Arma presso il Centro civico di Petosino. La delibera approvata in Consiglio dà il via alla progettazione, alla gara d’appalto e ai lavori. Se tutto va come previsto potremmo consegnare i locali all’Arma dei Carabinieri prima di Natale. In ordine alle spese per l’adeguamento dei locali per adesso non abbiamo avuto conferme dagli altri Comuni, ad eccezione del sindaco di Almè Massimo Bandera che mi ha rappresentato una disponibilità di massima. Noi comunque siamo in grado di procedere anche da soli. La priorità è dare ai nostri Carabinieri una collocazione adeguata in tempi brevi”. Per la prima volta in una sede ufficiale e pubblica si sono palesate le circostanze che porteranno (dai due ai cinque anni) i Carabinieri a Petosino. Il sindaco Vivi ha citato una lettera dell’ottobre 2017 (spedita a tutti i Comuni) del comandante provinciale, colonnello Paolo Storoni, dove spiega senza ambiguità l’esistenza nell’attuale caserma di Villa d’Almè “di oggettivi pericoli per l’incolumità del personale operante e degli utenti civili che quotidianamente accedono in quella struttura”. La missiva continua rilevando che in mancanza di una sollecita risposta i Carabinieri saranno costretti “a predisporre interventi di organi tecnici per rilevare eventuali inadempienze di natura penale o amministrativa a carico dell’ente proprietario dello stabile” e “al rapido ripiegamento della Stazione Carabinieri in altra località”.


Dopo aver ricevuto la lettera Vivi non ha perso tempo “offrendo” ai Carabinieri 400 metri quadrati del Centro civico di via Martiri della Libertà.
A dare concretezza alla delibera c’è anche un accordo, firmato dal sindaco Vivi e dal colonnello Storoni, per l’utilizzo del Centro civico come stazione temporanea. L’adeguamento prevede la realizzazione di due alloggi, di un’armeria e di un equipaggiamento informatico. L’entrata per il pubblico è la stessa che si utilizza per raggiungere la biblioteca, gli ambulatori medici e la sala “San Pietro”, quindi da via Martiri della Libertà. I Carabinieri avranno invece accesso esclusivo dal parcheggio di via Valbondagli, strada che si pensa di allargare perché ritenuta pericolosa per una funzionale viabilità. “Essendo una caserma temporanea – aggiunge Vivi – non ci sarà la camera di sicurezza per gli arrestati. Rimarrà temporanea, senza divenire definitiva perché condivide l’edificio con spazi civili”. Fermamente contrario all’operazione è l’ex sindaco Stefano Gamba, all’opposizione con la lista civica “Progetto Comune”.La scelta del Comune di Sorisole di convenzionarsi da solo con l’Arma – precisa  Gamba – diventa “un’arma a doppio taglio“. In primo luogo gli altri Comuni non parteciperanno alle spese della “stazione transitoria”. Inoltre, questa disarmonia alimentata da Sorisole dilata ulteriormente la costruzione della nuova caserma che è il vero obiettivo da perseguire”. Per Gamba si stanno buttando alle ortiche 135.000 euro. “Risorse che potrebbero benissimo venire accantonate per edificare la nuova caserma. Non riesco a comprendere quale sia il problema se per il tempo necessario all’edificazione della nuova stazione, i militari vengano dislocati nelle caserme vicine”. “Senza contare – conclude Gamba – che la maggioranza impiega 400 metri quadrati di spazio pubblico, millantando ingenuamente una maggiore sicurezza sul territorio, che potremmo invece garantire ai nostri giovani”.

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