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Un offertorio intenso di persone che attraverso il loro lavoro sono testimoni di una forza che genera vita”. Così il vescovo, monsignor Francesco Beschi, ha descritto l’offertorio della Santa Messa durante la 66esima Giornata provinciale del Ringraziamento. Pane e vino ma anche frutta, verdura, formaggi, castagne, fiori, cotechini, salami, uova, latte, farine e focacce sono stati portati all’altare.

La mattinata è cominciata con una colazione contadina nell’azienda agricola di Lino Gritti a Valbrembo. Qui il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, ha salutato gli oltre duecento coltivatori bergamaschi. “Il fatto di trovarsi qui non è autocelebrazione oppure un momento folcloristico – ha rimarcato – bensì un richiamo ai valori fondamentali che reggono la nostra organizzazione in una prospettiva di futuro dove un’agricoltura responsabile e di qualità guiderà il nostro lavoro”. Un appuntamento partecipato Tra le autorità erano presenti gli onorevoli Elena Carnevali, Antonio Misiani e Giovanni Sanga, il consigliere regionale Mario Barboni, il presidente del Parco dei Colli, Oscar Locatelli, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Graziella Leyla Ciagà nonché numerosi sindaci. Un’intenzione di preghiera e un ricordo solidale (anche attraverso la vendita di caciotte sul sagrato) è stato espresso per quei contadini colpiti dal dramma del terremoto.


Al termine della mattinata, prima della benedizione dei trattori, sono stati consegnati i riconoscimenti della Coldiretti Bergamo agli imprenditori che ogni giorno con il loro lavoro e la loro passione fanno crescere l’agricoltura bergamasca dal punto di vista economico e sociale e tramandano i valori e i suoi insegnamenti più profondi.

ZONA DELLA MONTAGNA ORIENTALE

Severino Zucchelli Zenone, 66 anni, di Clusone – premiato dall’on. Giovanni Sanga

Ha creato l’omonima azienda agricola ad indirizzo foraggero zootecnico con produzione e vendita diretta di formaggio. Un’attività che ha da poco ceduto al figlio Cristian. La sua vita lavorativa e personale è sempre stata fortemente legata alle tradizioni agricole della montagna bergamasca. Sentimenti e valori che ha saputo trasmettere a tutti i suoi familiari.

Silvio Mussinelli, 60 anni di Adrara San Martino – premiato dall’Assessore di Bergamo, Graziella Leyla Ciagà

Ha iniziato da piccolo a lavorare nei campi e con sacrifici ed impegno è riuscito a realizzare il sogno di far progredire e sviluppare la sua azienda agricola: un allevamento di bovini con produzione di formaggio e terreno coltivato a prato che a volte lavora ancora a mano. E’ stato sempre attivo all’interno di Coldiretti partecipando a numerose iniziative e manifestazioni, impegnandosi in prima persona nel far comprendere l’importanza di lavorare insieme e di seguire strategie comuni per ottenere risultati utili per tutti

ZONA DELLE PIANURA

Mario e Ginetto Della Bassa, 82 e 78 anni, di Mozzanica – premiati dall’on. Elena Carnevali

Possono di re con orgoglio di avere dedicato una vita al lavoro dei campi. Hanno iniziato giovanissimi il loro percorso; prima come salariati agricoli, poi, nel corso degli anni, con grande tenacia, passione e lungimiranza – approfittando del fatto che in pieno sviluppo industriale molti abbandonavano la campagna per andare a la lavorare in fabbrica – hanno intravisto l’opportunità di avere una loro azienda agricola. Hanno quindi iniziato a coltivare i terreni situati presso la Cascina Porretta a Cassano d’Adda per poi arrivare – con impegno e sacrificio- ad acquistare la Cascina Rino di Mozzanica che oggi conta una superficie di 850 pertiche bergamasche e 400 capi di bovini. Da pochi anni hanno passato il testimone ai figli Laura e Stefano, ma continuano ad essere per loro un punto di riferimento importante.

Pietro Boffelli, 77 anni, di Barbata – premiato dal sindaco di Palazzago, Michele Jacobelli

Con i fratelli Giuseppe e Lorenzo gestisce un’azienda agricola di 20 ettari e un allevamento di bovini da latte per ristallo che nel corso degli anni ha contribuito a migliorare e ad innovare grazie alla sua grande passione per l’attività agricola e all’orgoglio di essere agricoltore da oltre 60 anni. La sua esperienza imprenditoriale, unitamente alla dedizione che sempre ha profuso, è un esempio importante di contributo al progresso del settore agricoli del nostro territorio.

ZONA DELLA MONTAGNA OCCIDENTALE

Ferdinando Fantini, 72 anni, di Gerosa – premiato dal consigliere regionale Mario Barboni

Primo di quattro fratelli, si è impegnato nell’azienda di famiglia, prima gestita dal papà Pietro, ristrutturando alcuni edifici aziendali e investendo sul miglioramento qualitativo dei bovini (una trentina di capi) e sulla produzione diretta di taleggi e stracchini. Poiché è stato capace di avere una visione a 360 gradi, il suo impegno è andato oltre i confini della sua azienda. Ha avuto, infatti, un ruolo importante nell’avvio della Cooperativa Sant’Antonio di Vedeseta, dove viene conferito il latte per la produzione di prodotti di eccellenza come lo Strachitund Dop. Instancabile e appassionato, fino a qualche giorno fa ha accompagnato il suo bestiame nei verdi pascoli della Val Brembilla e della Val Taleggio, prima di condurlo nelle stalle per il periodo invernale. Nei primi mesi del 2016 è subentrato alla conduzione dell’azienda il figlio Fulvio, ma lui continua ad essere fonte di consigli per l’attività.

ZONA DELLA MEDIA PIANURA

Lino Gritti, 58 anni, di Valbrembo – premiato dal sindaco di Paladina, Tommaso Ruggeri

E’ un imprenditore di riferimento nel panorama dell’agricoltura bergamasca, non solo per come ha sviluppato la sua azianda e per come ha saputo affrontare le varie sfide legate alla sua attività, ma anche per l’impegno che ha sempre profuso dal punto di vista sindacale e sociale. Sempre attento e disponibile ad ogni collaborazione è ogni giorno testimone attivo ed instancabile di quei valori radicati nel mondo agricolo che sono alla base dell’attività della Coldiretti. Un esempio del suo impegno è la partecipazione ogni anno all’organizzazione della Giornata del Ringraziamento al Santuario della Madonna della Castagna.

Battista Bonacina, 86 anni, di Bergamo – premiato dall’on Antonio Misiani
coldiretti bergamo
Titolare di una piccola azienda agricola di tipo tradizionale, dopo la guerra ha avuto la necessità di svolgere altri lavori per mantenere la sua famiglia. Mentre faceva l’autista, quando i turni lavorativi glielo consentivano, tornava a fare l’agricoltore, un’attività che ha sempre avuto nel cuore. Da pensionato si è dedicato con i figli al miglioramento della sua azienda, che negli anni hanno innovato anche inserendo colture specializzate. Ha sempre affrontato in modo fiero la durezza del lavoro nei campi e ancora oggi conserva lo stesso entusiasmo di un tempo. (Bruno Silini)

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