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L’intervista al candidato sindaco Matteo Macoli (33 anni, giornalista) in campo per le elezioni amministrative 2021 a Ponte S. Pietro con la lista “Matteo Macoli Sindaco” (Lega, Forza Italia, Fratelli D’italia, Civici Popolari)


Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?

C’è bisogno di proseguire e completare il lavoro che abbiamo avviato tra il 2016 e il 2021, c’è ancora bisogno di quel cambio di passo che abbiamo iniziato ad imprimere. Con questi obiettivi la nostra squadra mi ha chiesto di assumere il ruolo di candidato sindaco per il prossimo mandato 2021-2026 e mi metto quindi a disposizione per servire la comunità nella quale sono nato e cresciuto. Credo, come ci è stato insegnato, che la politica sia davvero “la forma più alta di carità” e ne sono particolarmente convinto soprattutto a livello locale dove le persone contano più di tutto.

Un giudizio sull’operato dell’amministrazione negli ultimi cinque anni?
Negli ultimi 5 anni, insieme alla squadra della lista “Marzio Zirafa Sindaco” nella quale mi è stato affidato il ruolo di Vicesindaco, abbiamo iniziato a rimettere in cammino Ponte San Pietro dopo anni di immobilismo e progetti bloccati. Con un concreto piano di rilancio degli investimenti e delle opere pubbliche abbiamo dimostrato che, a differenza del passato, si possono mantenere le promesse elettorali e si possono ottenere risultati concreti, attesi – in alcuni casi – addirittura da decenni. In soli 5 anni, di cui peraltro 1 anno e mezzo fortemente condizionato dalla pandemia e nonostante le innumerevoli difficoltà burocratiche, sono stati numerosi gli interventi realizzati per rinnovare le infrastrutture, potenziare i servizi e migliorare Ponte San Pietro con tutti i suoi quartieri e frazioni: tanto è stato fatto e tanto resta ancora da fare.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Passione per il bene comune; competenze in ambito amministrativo; esperienza decennale.

Cosa manca al paese che il candidato sindaco Matteo Macoli si impegnerà a concretizzare?
Abbiamo individuato nel nostro programma alcuni grandi progetti principali per la Ponte San Pietro del futuro: completare la riqualificazione dell’area Ex Legler con la convenzione Comune-Aruba (e anche un nuovo auditorium da 500 posti); completare il rifacimento e ampliamento dell’illuminazione a led in tutto il paese; riqualificare l’incrocio “Zecchetti”, il principale snodo viabilistico cittadino; tutelare e proseguire negli interventi per vivere il nostro grande polmone verde dell’Isolotto con la nuova passerella ciclopedonale, sistemazione dei sentieri e un nuovo ingresso al parco; riqualificare e mettere in sicurezza il ponte della Briantea sul fiume Brembo; pedonalizzare Piazza della Libertà, nella parte compresa tra il Municipio e le due colonne, dopo aver realizzato i nuovi parcheggi in zona Stadio e zona Fanfani e aver creato una connessione ciclopedonale diretta Centro-Briolo.

C’è un ruolo strategico che il paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Oggi Ponte San Pietro ha il ruolo di guida del Sistema Bibliotecario Nord-Ovest della Provincia di Bergamo, del Distretto del Commercio “Torri e Ville dell’Isola”, dell’ambito di zona del Centro per l’Impiego e del Sistema abitativo pubblico dell’Isola Bergamasca, oltre a un preminente ruolo in ambito culturale, sportivo e tecnologico. Due progetti inseriti nel nostro programma si collocano in un’ottica chiaramente sovracomunale per i prossimi anni: 1) la conclusione della progettazione e l’avvio dei cantieri per il raddoppio ferroviario Ponte-Bergamo (più treni, più corse, migliorie alla stazione con due nuovi binari e il sottopasso); 2) la forte richiesta a nome dell’intera comunità all’Azienda Socio Sanitaria di Treviglio, proprietaria degli ex ambulatori di Piazza della Libertà, affinché si finanzi attraverso i fondi europei, nazionali e regionali del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la riqualificazione dello stabile abbandonato al fine di creare una “Casa della Comunità” rendendolo un centro servizi socio-sanitario per i 120.000 abitanti dell’Isola Bergamasca.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Una suggestiva Città adagiata sulle sponde del fiume Brembo con un grande passato e in costante ricerca delle sue reali potenzialità e del suo ruolo per il futuro.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Lungaggini burocratiche, rischi enormi connessi alla responsabilità personale, poteri limitati.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
I servizi alla persona, a 360°, sono stati centrali nell’azione amministrativa intrapresa negli ultimi anni con cospicui stanziamenti di bilancio in continuo aumento in tutti i settori specifici (minori, giovani, adulti, anziani e disabili). L’obiettivo è quello di mantenere, e laddove possibile migliorare, gli elevati standard di qualità dei nostri servizi di assistenza in caso di bisogno e fragilità in rete e sinergia tra Uffici Comunali, Azienda Isola, ATS, Casa di Riposo e il prezioso mondo del volontariato e del terzo settore.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Alcide De Gasperi: un nome, una garanzia.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, quando andremo alle urne per determinare la nuova Amministrazione Comunale di Ponte San Pietro, si tratterà di una scelta importante: per ripartire dopo il lungo periodo della pandemia, infatti, occorrono unità e serietà, non abbiamo bisogno di candidature divisive mosse dall’arroganza o dall’invidia. Sarà una scelta tra uno stile di governo responsabile, da una parte, e chi invece provoca con attacchi personali. Sarà una scelta tra la concretezza delle opere realizzate, da una parte, e chi invece sa dire solo “NO”. Sarà una scelta tra la continuità dei progetti in corso e il rischio invece di bloccare tutto con il ritorno alla vecchia politica inconcludente del passato. Con il voto alla lista “Matteo Macoli Sindaco” scegliamo di andare avanti, non di tornare indietro, scegliamo di andare avanti insieme.

Vedi le altre interviste:
Elezioni 2021 in provincia di Bergamo con 38 Comuni al voto e 79 candidati sindaci

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