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Anche a Bergamo come in tutta la Lombardia gli orti botanici sono pronti a ripartire. Scopri tutti gli orari delle riaperture in sicurezza, per non perdersi un secondo di questa primavera 2021.

Orti botanici di Bergamo: gli orari di apertura

Le due sezioni di Astino e Città Alta dell’Orto botanico «Lorenzo Rota» di Bergamo sono pronte ad accogliere i visitatori per tutto maggio. La visita sarà possibile nelle seguenti fasce orarie: ad Astino, 10-12 e 14-19 nei giorni feriali e 10-19 in quelli festivi. L’orto botanico in Città Alta seguirà invece l’orario continuato dalle 10 alle 19.

Il ritorno della Lombardia in zona gialla, unito al graduale innalzarsi delle temperature, ha portato novità e voglia di ripartenza nelle oasi verdi della Rete degli orti botanici della Lombardia che riaprono le porte al pubblico in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. 

Riprendono quindi le visite guidate, i percorsi tematici e i progetti che erano stati messi in stand-by nel periodo di chiusura. L’obiettivo è dare una continuazione pratica alle numerose attività botaniche a distanza, che fin dai mesi più critici della pandemia hanno accompagnato adulti e bambini alla scoperta virtuale della natura, di piante e fiori. Ogni orto botanico della Rete si appresta a riaprire con tempistiche e modalità differenti.

In tutte le sedi gli ingressi saranno contingentati per garantire la sicurezza dei visitatori e del personale. Fortemente consigliata, prima della visita, la consultazione del sito dell’orto di riferimento e del sito della Rete www.reteortibotanicilombardia.it. Si potrà qui verificare appuntamenti in programma, eventuali variazioni di orario, costi d’ingresso e modalità di prenotazione, se previsti.

Orti botanici lombardi: la parola a Martin Kater

“L’obiettivo primario che lega tutti i progetti della Rete è sicuramente quello di tornare alla scoperta della natura il prima possibile”. A spiegarlo ha spiegato Martin Kater, presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia. “Il bisogno di normalità e di riprendere i contatti con l’elemento naturale, venuti meno nell’ultimo anno, rappresentano una necessità urgente, alla quale ognuno di noi è chiamato a dare ascolto. È proprio a questa esigenza che la Rete degli orti botanici, con svariate iniziative, cerca di trovare risposta e soluzione. Fin dai mesi più critici della pandemia, gli orti hanno cercato di coinvolgere pubblici di diverse età proponendo attività di botanica a distanza. Ora, grazie alle riaperture, ci viene data l’opportunità di tornare a immergerci fisicamente negli spazi verdi, toccando con mano le meraviglie che la natura ci offre. Solo con l’esperienza diretta delle piante e dei fiori possiamo davvero capire l’importanza della tutela dell’ambiente”.

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