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E’ in circolazione da così tanto tempo che pare impossibile non conoscerla. La storia di Hillary Clinton, tra intrighi politici e drammi personali, è un romanzo raccontato tante volte.

Il nuovo libro di Oliviero Bergamini

Eppure Hillary Clinton, candidata democratica in corsa per la Casa Bianca contro Donald Trump, resta un enigma. Chi è veramente questa già first lady di 68 anni? Una “question” che il giornalista bergamasco Oliviero Bergamini (caporedattore della Redazione Esteri del Tg1) pone a titolo del suo nuovo libro edito da “Ombre corte” in libreria dal 20 ottobre. “Un enigma americano” fa da sottotitolo e, oltre a sintetizzare una prima possibile risposta, apre un’aspettativa di comprensione che le pagine successive, con profondità analitica e lontane da una scontata prurigine gossippara, soddisfano pienamente. “La Clinton – spiega – è un personaggio interessante che ha attraversato decenni di politica e storia americana. Racchiude in sé tanti pregi e tanti difetti di come funzionano gli States. Per paradosso è una persona conosciutissima, ma criticata per ragioni opposte sia da destra che da sinistra. Da destra l’accusano di essere una pericolosa estremista di sinistra che vuole l’aborto libero pronta a inondare l’America di socialismo. Da destra la considerano il braccio armato dell’establishment finanziario e economico americano che intrallazza col potere”.

Una ambivalenza di giudizi

Un po’ Lady Macbeth, un po’ Giovanna d’Arco come ha registrato Rebecca Traister sul New York Magazine nel decifrare questa ambivalenza di giudizi. “Politicamente – continua Bergamini – Hillary Clinton è una donna centrista, moderata che ha un’ottima retorica progressista, affezionata al tema dei diritti civili. Sul piano morale ci troviamo di fronte un personaggio che ha una concezione di sè dove l’idea di far del bene al paese e si fonde con la convinzione che può essere solo lei a determinarlo. Quindi, per raggiungere lo scopo, sono legittimi tutti i mezzi compreso l’occultamento della verità e soluzioni discutibili”. Comunque Bergamini precisa chiaramente che le tante indagini approfondite sulla vita pubblica e privata della Clinton (il movente politico è indubbio) non hanno finora mostrato tutte quelle nefandezze di cui la destra l’ha accusata. La copertina del libro sfoggia una foto “strepitosa” della Clinton: vestito rosso, fare volitivo con una marcatura aggressiva e sullo sfondo la Stars and Stripes.

Simbolo di un’America che ingrange i suoi tabù

La storia di Hillary Clinton – conclude Bergamini – non potrebbe avvenire se non negli Stati Uniti, un paese capace di infrangere i suoi tabù”. Ricordiamo che quando Hillary Clinton è nata (1947) non c’erano donne al Senato. Certamente, l’ascesa politica della Clinton è dovuta ad una componente caratteriale forgiata fin dall’infanzia”. Il libro, infatti, inizia con episodio dove si racconta che la piccola Hillary torna a casa sconsolata dalla mamma per essere stata rifiutata nei giochi da un’amichetta di quartiere. La risposta di sua madre è diventata per lei un mantra: “Torna fuori e fatti valere perché in questa casa non c’è posto per i codardi”. (Bruno Silini)

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