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Il mercato dell’automobile è come diviso in due tendenze principali. Da una parte c’è un grande fermento legato all’innovazione, all’elettrificazione e alla digitalizzazione, dall’altro è costretto ad una stagnazione delle vendite. Quest’ultimo fatto è causato dai vari problemi legati all’approvvigionamento di materie prime, di alcune componenti provenienti dall’Estremo Oriente, dalla crisi dei microchip. Tutto ciò fa impennare i prezzi delle auto, che hanno raggiunto un record mai visto prima, a questo certo va aggiunto una sempre più presente tecnologia che alza i prezzi. Le auto in passato, infatti, avevano molto meno digitale e non disponevano di tutte le specifiche oggi necessarie per la sicurezza, come il cruise control o altre soluzioni legate alla sicurezza, come ad esempio tutto ciò che riguarda lo spazio di frenatura. Vediamo insieme quali sono le 4 tendenze del mercato automotive.

1. Connettività

Lo sappiamo, le auto di oggi sono sempre più connesse e digitali. Dai sistemi infotainment alle tecnologie legate alla sicurezza, così come all’ottimizzazione dei consumi, le nuove autovetture sono dei veri e propri computer. Non è un caso che lo studio di software per automobili stia diventando importante non solo per le case automobilistiche, ma anche per i grandi player del mercato hi-tech. Apple, Google, Samsung e Microsoft stanno studiando modalità nuove di sviluppo, non solo per l’infotainment, in particolare per soluzioni già presenti come CarPlay di Apple o Android Auto di Google, ma anche per l’interfaccia del computer di bordo. Gli strumenti software, legati a una struttura hardware spesso mossa da processori avanzati con celle a più nuclei, hanno oggi potenzialità infinite che rendono la guida molto più semplice e intuitiva. Le auto di oggi, in particolare le elettriche, utilizzano il software per ottimizzare consumi e autonomia, ma non solo. L’auto si comporta in maniera diversa quando si trova di fronte a diversi tipi di strada: dall’asfalto al cemento, dalla ghiaia al fango per i fuoristrada. La presenza di software così avanzati permette di inviare notizie sullo stato di salute dell’auto al proprietario ed eventualmente al concessionario, in modo tale da favorire il corretto funzionamento del veicolo e il suo potenziale utilizzo al top delle sue capacità. Le auto di oggi, infatti, hanno sensori più stabili e molto più connessi, capaci di darci uno stile di guida non solo soddisfacente, ma anche personalizzato.

2. Elettrificazione

È notizia di poche settimane fa che l’Unione Europea ha deciso di vietare, dal 2035, la vendita di auto nuove a combustione all’interno dei propri stati membri. È un punto di svolta per una continua ricerca di raggiungimento degli standard di emissioni zero, necessaria per una transizione ecologica che non sia impattante dal punto di vista ambientale. La spinta verso l’elettrico è un dato di fatto, da cui non si può più tornare indietro e ormai la tecnologia, nonostante i suoi prezzi siano superiori rispetto alle auto a combustione, è diventata più economica. Con una vendita più ampia i prezzi di ibride ed elettrico diventeranno gradualmente più idonei al mercato dei consumatori. Per il momento, soprattutto a seguito di alcune scelte delle amministrazioni locali che vietano la circolazione dei veicoli più inquinanti, tra i quali i diesel fino all’Euro 4 o all’Euro 5, i governi hanno utilizzato due tipi di finanziamento per accompagnare il mercato verso questo sviluppo. Alcuni, come quello italiano, hanno in particolare spinto verso la creazione di bonus per l’acquisto di auto non inquinanti, mentre altri, ad esempio il governo francese, hanno incentivato sullo sviluppo dell’elettrico per le case automobilistiche. È un fatto, però, che le auto ibride, ad oggi, sono la soluzione più lungimirante. Le Full Electric non hanno molta autonomia e richiedono una ricarica lunga delle batterie. Non sono quindi adatte a chi vive in periferia, un fatto, questo, che in un paese come l’Italia è più rilevante che altrove. Alcune novità sul mercato, come le auto a celle a combustibile a idrogeno, potrebbero essere una soluzione, ma ancora la loro commercializzazione al grande pubblico risulta difficile per la mancanza di una infrastruttura di rifornimento.

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3. Mobilità condivisa

I costi alti dell’acquisto di un’auto nuova spingono il settore automobilistico a riorganizzarsi. Il mercato delle usate è in forte espansione e crescita, sia per il fattore costo, sia perché è più facile ottenere l’auto a breve termine. Ma non solo. Oggi, soprattutto per chi vive in città, l’acquisto di un’auto non è una priorità. Esistono, infatti, modalità condivise innovative come il carsharing o il ride-sharing. È, possibile, quindi, che anche le case automobilistiche spingeranno verso nuove modalità di acquisto, come il noleggio a lungo termine, oppure attraverso la multiproprietà. Non solo, sono nate tante startup che offrono servizi di carpooling come Bla Bla Car, o altre soluzioni come Uber. Nel futuro vedremo molte più possibilità di questo tipo, anche per una nuova consapevolezza ambientale.

4. Guida autonoma

La guida autonoma non è ancora realtà. O meglio, non lo è la guida completamente autonoma. Come abbiamo già detto, i grandi player dell’hi-tech stanno studiando da anni la guida autonoma delle auto grazie all’intelligenza artificiale, a software sempre più potenti e intelligenti, a sensori sempre più precisi. Tuttavia, ancora c’è molto lavoro da fare, ma si sta arrivando a una situazione in cui la guida è diventata sempre più sicura e l’auto ci offre possibilità di quasi-autonomia che non potevamo immaginare. Sono due i problemi principali legati alla guida autonoma: la sicurezza e la legislazione. In particolare, si nota ancora una carenza di regolamento per auto di questo tipo e ciò non permette una sperimentazione per strada né, al momento, una sua commercializzazione.

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