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Qualche anno fa è uscito un cortometraggio sociale davvero bello e commuovente dal titolo Cuore Blu che trova la sua origine nella sensibilità umana e artistica della scrittrice e registra Violeta Birla. Protagonista della pellicola è Maia Morgenstern (vedi foto di copertina) attrice nota anche per il ruolo di Maria nel film di Mel GibsonLa Passione di Cristo”.

Chiediamo a Violeta Birla (nella foto sotto) di aiutarci a conoscere di più questo film ponendo alcune domande

Qual è la trama di Cuore Blu?

La trama del mio film e la storia di una donna, mamma e figlia anche lei alla sua volta. Laura è costretta a lasciare la Romania per offrire un futuro migliore ai suoi due bambini. È un film che trafigge il cuore di chiunque. È una giustizia sociale per le donne e per le mamme. Racconta infatti il coraggio, la sofferenza di tutte quelle donne che hanno dovuto emigrare per esigenze sia economiche e purtroppo in tanti altri casi non solo. Il finale del film e spettacolare anche se è pur sempre drammatico è un bel finale per la nostra protagonista.

Da dove nasce l’idea di questa storia?

L’idea di questa storia nasce dal desiderio della mia comunità. Noi siamo una grande comunità in Italia e in varie occasioni e incontri si avvicinavano a me persone che mi chiedevano di dare a loro voce in un mio nuovo film. E come facevo ad essere indifferente, a non ascoltare quelle anime che parlano la mia stessa lingua, che vivono i miei stessi sentimenti. L’ho realizzato il film senza pensarci due volte. Sono davvero felice di aver raccontato al mondo questa storia profonda e soprattutto di averlo dedicato ha tutti i con loro che si ritrovano in totalità o in parte alla storia del film.

Il titolo Cuore blu è enigmatico e stimolante al tempo stesso. Spiegaci la genesi del titolo?

In realtà se cerchiamo il significato della frase cuore blu troviamo un misto di idea che alla fine significa la stessa cosa, dolore, malinconia, sofferenza. Ecco perché cuore blu. Perché è dipinto in parte di blu il cuore di chi è lontano dalle proprie radici e i propri cari.

Hai in programma altri progetti con tematiche sociali?

Sto lavorando a due bei film con tematiche sociale e anche ad una bella commedia teatrale. Quindi non aspetto altro che rivederci presto alle riprese dei prossimi film. Ho scelto il sociale perché io vengo dal sociale, chi meglio di me vi può entrare nel cuore e nelle case raccontandovi storie di vita e la realtà di ciò che vivono gran parte del mondo. Penso che ci voglia un gran cuore per farlo, tanta sensibilità, vocazione e soprattutto riuscire trasmettere nello stesso tempo un messaggio o più messaggi positivi a casa. Per me è importante raccontare bene un film ma soprattutto è molto fondamentale riuscire a trasmettere oltre l’emozione le basi per far riflettere le persone. I miei film sono educativi. Li porto spesso nelle scuole. E la mia soddisfazione più grande e vedere il mio pubblico commosso e nello stesso tempo vedere dai loro volti che hanno riflettuto e ha distanza del tempo ancora riflettono … e il massimo per un creatore di film. Io non ho mai fatto un film commerciale! E sai perché? Perché non è importante per me quanti soldi mi entrano in tasca, è importante rimanere nella storia del cinema. Io voglio rimanere nella storia.

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Autore

Alessandro Grazioli

Marito e papà di 4 bambini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, Business Unit Eticapro, Consigliere Comunale, scrittore di libri per l'infanzia, divulgatore e influencer sociale su Socialbg

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