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L’affermazione del buddismo rappresentò un punto di rottura radicale con il brahmanesimo (che poi diventerà induismo) e con l’ortodossia religiosa dell’epoca. Le differenze principali tra la filosofia buddista e il brahmanesimo riguardano:

  1. Il concetto di Dio: Il buddismo non ha un concetto di Dio, mentre il brahmanesimo crede in un Dio supremo che è responsabile della creazione, della conservazione e della distruzione del mondo.
  2. La reincarnazione: Il buddismo e il brahmanesimo hanno approcci molto diversi riguardo alla reincarnazione. Nel buddismo, il concetto di reincarnazione (chiamato anche rinascita) è strettamente legato alla legge del karma. Secondo questa legge, ogni azione ha una conseguenza, e le conseguenze delle azioni compiute in questa vita influenzeranno ciò che accadrà nella vita successiva. La reincarnazione nel buddismo viene vista come un processo continuo di nascita, morte e rinascita, e l’obiettivo principale che si ottiene con l’illuminazione è quello di rompere questo ciclo. Nel brahmanesimo, invece, la reincarnazione (chiamata anche metempsicosi) viene vista più come un processo di evoluzione spirituale, in cui l’anima (o Atman) passa attraverso diversi incarnazioni per raggiungere la conoscenza ultima. Nel brahmanesimo, l’obiettivo è quello di unirsi al Brahman (l’essenza divina universale) e raggiungere la liberazione finale.
  3. Il sistema di caste: Il brahmanesimo ha un sistema di caste ben definito, in cui la posizione nella società è determinata dalla nascita, mentre il buddismo rifiuta il sistema delle caste e crede nella uguaglianza di tutti gli esseri umani.
  4. Il Buddha: Il buddismo crede che il Buddha Gautama sia il liberatore dell’umanità e la guida spirituale suprema, mentre il brahmanesimo ha molte divinità importanti, come Brahma, Vishnu e Shiva.
  5. I riti religiosi: Il brahmanesimo è noto per le cerimonie elaborate e i riti, mentre il buddismo è più focalizzato sulla meditazione e la pratica personale.
  6. L’obiettivo finale: Il buddismo mira alla liberazione dal dolore e dal ciclo di reincarnazione attraverso la realizzazione dell’illuminazione, mentre il brahmanesimo mira alla realizzazione dell’unione con Dio.

In generale, possiamo affermare che il buddismo è più laico e incentrato sull’individuo, mentre il brahmanesimo è più religioso e incentrato sulla comunità. In entrambi i casi, tuttavia, si cerca la realizzazione spirituale e la felicità attraverso la comprensione della natura della realtà e dell’essere umano.


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Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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